“L’intelligenza” del polpo

 Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio" di Renzo Ronca

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

- 8-6-11

In città, dove ho la mia edicola, ero troppo nauseato nel toccare e distribuire  giornali  che contenevano la strafottenza le corruzioni e le liti dei nostri politici; probabilmente questo senso di schifo era fin troppo evidente al pubblico, perché un uomo dell’est, una mattina, mentre andava a cercare lavoro mi disse:

 -Si, io capisce te, è sporco lavoro quello tuo, ma qualcuno deve fare sporchi lavori… in mio paese io visto di peggio…-

Così ci ho lasciato lui nella mia edicola.  L’ho assunto per una stagione  e mi sono preso un periodo di vacanza in una zona di mare. La pesca del polpo mi sembrava ideale. Nessuno stress, giornate in acque calme e trasparenti, la pace di una barchetta….  Per questo non mi avete sentito; volevo disintossicarmi.

Eh già.. facile a dirsi… Temo di essere ormai talmente condizionato dal sistema che mi vengono dei dubbi persino sui polpi. Ora vi spiego: dicono tutti che il polpo è un animale molto intelligente: per esempio sa aprire un barattolo di vetro per prendere la preda dentro, sa imparare dall’esperienza e dall’osservazione dei suoi simili,[1]

però..  non so…. se è così intelligente, perché basta un altro barattolo di latta vuoto per pescarlo? Metti i recipienti sul fondo e lui ci va dentro volontariamente; la mattina passi, tiri su i barattoli e lui è dentro, bello che pescato![2]

In questa settimana mi son divertito a pescarli e poi a ributtarli in mare, sperando che imparassero a non entrare più nei barattoli dei pelati che avevo messo. Invece, macché! Io li pesco li butto, poi il giorno dopo sono di nuovo là dentro che si fanno pescare stupidamente. Allora ho pensato che forse erano solo quei quattro o cinque ad essere poco svegli; così li ho buttati in mare molto lontano. Ma stamattina è successa la stessa cosa: ce n’erano degli altri! Non erano quelli di prima perché le dimensioni erano cambiate, ma erano sempre così scemi da farsi pescare allo stesso modo! Siccome devo trovare sempre le ragioni delle cose, per cercare di capire il perché di tanta stupidità  ho pensato di cambiare tipo di recipienti, chissà, magari era una attrazione dovuta solo ai pelati. Ho provato con barattoli di vetro, di plastica, di terracotta… niente da fare! Appena vedono un recipiente ci si mettono dentro e chiunque li può pescare. Ora ne sto osservando uno che ho tirato su dalla barca… è molle, un poco schifoso e sciocco…  quasi quasi mi fa pena…. Questo qui è addirittura entrato in un cilindro di plastica che serviva a mettere i dischetti DVD. C’è ancora l’etichetta della pubblicità… Web, Facebook….  Ma che strano… i polpi che ho pescato stamattina hanno un che di umano… sembrano volti di persone…  persone davanti ad un computer collegato in internet….. sono su una pagina di facebook e stanno inserendo i loro dati… Oh no!! Sarà il sole! Che incubo!! Li butto tutti a mare e ne prendo degli altri più avanti. Li osservo da vicino…  noo! Anche loro sembrano persone collegate a Twitter, Facebook… pure loro compilano delle pagine: stanno digitando nome, cognome, età, città, indirizzo, cellulare, gli studi che hanno fatto, la scuola dove hanno preso la maturità, la musica che ascoltano, le frasi che preferiscono, i giornali che leggono, i loro commenti sui fatti della cronaca, raccontano non solo i fatti personali, ma anche le cose private dei parenti, degli amici, con tanto di foto…….   Rimango allibito. Stanno facendo volontariamente un questionario di dati personali che un “grande fratello” qualsiasi può consultare![3]

Basta che uno si appropri dell’accesso a questa banca dati che sanno subito cosa pensi, dove sei, cosa farai domani! Mi sa che la vacanza è bella che rovinata! E io che consideravo stupidi i polpi! Noi lo siamo più di loro.

Un saluto dal vostro giornalaio.