Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Una parolina natalizia a certi medici rinnegati mentre fanno festa

Rubrica satirica  "Due chiacchiere del giornalaio" di Renzo Ronca -

Si ricorda che le storie raccontate sono di pura fantasia

 20-12-09

 

 

Scusate se sono agitato, sono scappato alla redazione de “Il Ritorno” perché devo gridare qualche insulto e loro dicono che non è cristiano; ho poco tempo perché mi inseguono dicendomi di stare zitto, lo dico svelto svelto, si tratta di questo: una stretta parente[1], già sofferente per due battaglie contro il cancro, vinte entrambe a prezzi di grossi sacrifici e grandi sofferenze, ha sentito di un altro sospetto al fegato. Immaginate come si possa essere sentita! E’ corsa dai medici di fiducia ed è ricominciata la solita trafila: radiologo, oncologo, primario…  alla fine il barone-primario decide che l’analisi ordinata dal radiologo con “mezzo di contrasto”, deve essere fatta “senza mezzo di contrasto”. Ma la struttura pubblica come si sa ha i suoi tempi lunghi (per la povera gente), allora come fare? C’è sempre qualche brava struttura privata che speculando come gli avvoltoi ti fa le cose subito, se paghi…  Così la povera donna ci va. Il medico però non c’era; gliela avrebbero fatta lo stesso, ma senza referto (cosa inutile); una volta a casa la richiamano, improvvisamente il medico è comparso. Prezzo 130 Euro. Ritorna, fai l’analisi. Prima di consegnargliela cambiano versione: se la vuoi è aumentata, sono 250 Euro! La poveretta è sola, non ha vicino nessuno che possa difenderla e preoccupata com’è per la sua salute è costretta ad accettare. La risposta del referto? “Impossibile valutare. Si consiglia di fare la stessa analisi con mezzo di contrasto”.  Piangendo di rabbia la poveretta adesso è costretta ad aspettare i tempi della struttura pubblica, sperando che non ci sia già una male che stia progredendo. Aspettate lasciatemi parlare! Ho ancora da dire! Vorrei augurare a quella clinica speculatrice sui malati di tumore e all’ignorante barone primario tronfio, gli auguri di buone feste! Gliele darei io le buone feste! Ma lasciatemi dire! Lo so che non è cristiano! No, non auguro la morte (tra l’altro non credo che se mettessero la pena di morte, sarebbero condannati colpevoli ricchi , i condannati sono sempre i poveretti), no, vorrei invece che la giustizia vera facesse loro passare le feste come meritano!!! E comunque, vorrei dire a questi schifosi proprio il giorno di Natale o la sera del primo dell’anno, mentre si abbuffano di robe costose e di champagne e scartano i regali comprati sulle spalle di chi ha il cancro, che del loro operato ne dovranno rendere conto davanti a Dio! Può darsi che il boccone gli vada di traverso come mi auguro! Ecco l’ho detto, lo so che non è stato cristiano, ho finito, adesso fatela finita di farmi i gesti di tacere!

Un saluto dal vostro giornalaio


 

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[1] Il fatto, pure se presentato in maniera bizzarra è vero, ed è avvenuto in questi giorni tra Pozzuoli e Napoli.

 

 

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