Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

ANNO “NUOVO” ?

Qualche commento di un giornalaio qualunque 

(Rubrica satirica  "Due chiacchiere de giornalaio" di Renzo Ronca)

 

 

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Tanto per cominciare queste feste non le ho mai capite; se vogliamo essere precisi l’anno “davvero nuovo” si ha in primavera, non solo perché lo dice il calendario ebraico (al quale come credenti di Gesù, un Giudeo, dovremmo ogni tanto dare uno sguardo), ma proprio perché intorno a noi in quel periodo, veramente tutto si rinnova a cominciare dalla natura stessa. L’inverno lo vedo come un momento di riflessione statica; le piante all’esterno sono ferme ma muovono le radici sotto terra; le persone dovrebbero pensare al da farsi senza agitarsi troppo sulle piste da sci.

Comunque sia, ora che abbiamo festeggiato e suonato la grancassa del buonismo a tutti i costi, torno a lavorare. Aperta la mia edicola, guardo la strada davanti a me e vedo una via squallida esattamente come era nei giorni scorsi. Le notizie che arrivano poi, le vedo nei pacchi dei giornali legati che sono qui davanti alla porta a vetri, sono sempre le stesse: le scemenze che dicono i politici, i ragazzi che muoiono dopo la discoteca, le violenze che aumentano sulle donne e sugli immigrati, truffe sopra truffe, la borsa, cosa si è mangiato, quanto si è speso, il denaro, il denaro, il denaro, la povertà, le guerre, poi i capi di stato e religiosi che condannano le guerre…  (che banalità! Che ipocrisia queste frasi fatte!)… no sbagliavo! Qualcosa di buono c’è stato sul serio, ed è giusto dirlo: l'arcivescovo cattolico di Milano, Dionigi Tettamanzi, la notte di Natale, nella sua omelia alla Messa in Duomo, ha messo a disposizione un milione di euro per le famiglie bisognose. Spettacolarità a parte, vorrei approvare la decisione senza nessuna ironia ma con sincera stima; è certamente un buon esempio da imitare per chi gestisce poteri e sostanze[1].

Mentre sistemo i giornali in questa via fredda e deserta ripenso alle trasmissioni TV: ore ed ore sull’oroscopo, gare di canto per i giovani… le gare di canto… una volta erano belle, adesso tutto è estremo: sapete quel programma importato dall’america (e ti pareva?) “x-factor”? ecco mi ha colpito una cosa: il trilling da psico-dramma della selezione: “Tu si puoi passare, tu no mi dispiace”… e la telecamera che inquadra le lacrime sulla faccia devastata di questi poveri giovani, che in questa speranza di successo avevano investito tutto. Sembrava come nel giorno del giudizio: la differenza tra condannati a morte e salvati per il paradiso. Ragazzi! Un po’ di dignità e che miseria!!  Come disse una volta Giorgio Gaber ad unno spettacolo: “Ma dai!  Sono canzonette! Nella vita ci son cose più importanti!” Ma è possibile che ci dobbiamo far prendere fino a questo punto? Come mai non si danno mai premi per chi sa costruire meglio un mobile di legno o sa cucire un vestito? Il successo mondano, cari ragazzi, diventa facilmente un idolo che vi prende e vi finisce!  Ragazzi, voi seguite il miraggio del successo, dell’”occasione della vita” che vi fa piangere e disperare e dareste tutto, tutto, per un applauso o per partecipare ai quiz… e intanto vi dimenticate che c’è un Dio che sta per tornare e prendere alcuni di noi! Forse è quella l’occasione da non perdere. Già ma a chi lo dico? Sono così tanti quelli presi dal mondo! In fondo che malinconia questo "nuovo anno" fatto di bolle di sapone! E’ ancora mattina presto, fa freddo; sistemo i giornali mentre il vento fischiando fa correre barcollando un cartoncino vuoto del panettone.

Buon anno dal vostro giornalaio.

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[1] Tettamanzi ha chiesto retoricamente: «può dirsi etica un'economia che non mette al centro l'uomo, ma il profitto da perseguire a ogni costo?». Occorre agire, è la conclusione, e «l'azione ora deve privilegiare chi nei prossimi mesi perderà il lavoro e non sarà più in grado di mantenere dignitosamente sé e la propria famiglia». Per questo, «personalmente costituisco il Fondo famiglia-lavoro per venire incontro a chi sta perdendo l'occupazione».Le risorse per l'avvio del fondo, ha spiegato lo stesso Tettamanzi, proverranno «dall'otto per mille destinato per opere di carità, dalle offerte pervenute in questi giorni "per la carità dell'arcivescovo", da scelte di sobrietà della diocesi e mie personali», che consentiranno all'arcivescovo di mettere «a disposizione la cifra iniziale di un milione di euro». [Tratto da “Il Sole 24 ore.com del 2-1-09”]

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