Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

L’uomo saggio

(Rubrica satirica "Due chiacchiere de giornalaio")

 


Mi hanno convinto ad andare ad un culto di una chiesa strana. C’è stata una testimonianza veramente profonda di cui vi volevo parlare: una giovane credente, chiamata “Sono-brava-sono-bella” ci stava parlando del suo nuovo anello sul naso, quando è entrata in polemica con un’altra, chiamata “Io-di-più”. “Io-di-più” sosteneva che non si può evangelizzare con l’anello al naso, che la gente non è ancora pronta a recepire certe verità; al massimo si poteva portare un piccolo "piercing" brillante, a calamita… ma “Sono-brava-sono-bella” non si convinceva ed i toni si facevano più aspri. La comunità era indignata. Una sorella anziana di nome “Tutto-io” fece tacere le ragazze e disse stizzita: -Ma insomma piantatela! Queste sono sciocchezze! Non vi vergognate a parlare di anelli al naso? Non avete frequentato i miei studi serali?- Poi aggiunse cambiando tono e rivolgendosi dolcemente alla comunità:  -Lo sanno tutti che l’importante, oggi, è un tatuaggio sulla spalla!-

Meno male che un uomo saggio (infatti si chiamava “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio”) disse saggiamente: -Secondo me stiamo perdendo di vista le cose importanti…- Si fece un gran silenzio. -Lasciamo perdere gli orecchini e i tatuaggi….- La platea era muta in attesa della rivelazione saggia…. -.. e pensiamo alle cose sagge-  Ci furono ben due secondi di riflessione, e poi si sedette.

La comunità dopo circa quaranta minuti d’attesa, si rese improvvisamente conto che “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” aveva finito, e i fedeli guardandosi l’uno con l’altro annuirono gravemente. “Io-di-più” muoveva le labbra facendo capire che pronunciava –amen- ma senza turbare il silenzio solenne della saggezza.

L’unica che parlò di nuovo fu “Sono-brava-sono-bella” che, dopo aver alzato la mano e fatto roteare il braccialetto pieno di luccichini, disse: -E quali sono queste cose sagge?-  Poi lisciandosi i capelli di vari colori si sedette soddisfatta dell’effetto della sua bella voce.

Tutte le persone un poco alla volta fissarono gli sguardi su “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” che non potendo guardare a sua volta nessun altro, in evidente imbarazzo, dopo essersi schiarito la voce con un  incerto -ehm… ehm…-, si alzò di nuovo, e si mise a  guardare in alto, come in attesa di un’ispirazione.

Siccome il tempo passava e “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” continuava a guardare in alto senza decidersi a parlare, scese uno da una poltrona più alta (notai che aveva un cartello appeso al collo con scritto “Io-sono-il-conduttore” con la traduzione sotto in un francese leggermente sospetto: “Je-sui-le-conductor”) si mise al centro della sala e dopo aver fatto un gesto con la mano aprì la bocca per parlare…

Ma tutti gli fecero -SSSST!- e tornarono a guardare “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” che guardava in alto. “Io-sono-il-conduttore” tornò a testa bassa al suo seggio elevato.

Dopo la prima mezz’ora, “Sono-brava-sono-bella” osservando la direzione dello sguardo (molto saggio) di “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” si mise anche lei a contemplare in alto saggiamente… “Io-di-più” la seguì;  anzi, sembrava che lei vedesse davvero qualche particolare nascosto agli altri, su in alto… Alzò la testa anche “Tutto-io” ed aprì anche le braccia in una posa ieratica come di chi ha compreso il perché dell’esistenza. Gli altri la imitarono e dopo un’ora tutta la comunità guardava in alto con le braccia spalancate.

Era ormai tramontato il sole quando “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio” ci profetizzò: -Fratelli…-

Non si sentiva volare una mosca; persino “Sono-brava-sono-bella” posò lo specchietto.

-… fratelli…- riprese “Scusate-se-sono-l’uomo-saggio”:  - …è giunto il momento di accendere la luce.-

Tornammo tutti in silenzio alle nostre case, consapevoli che certe verità hanno bisogno di tempo per essere vissute fino in fondo.

 

Un (saggio) saluto dal vostro giornalaio

 

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