Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

QUANTE BELLE COSE DALL’AMERICA!

La fine del “bancario consumistico sogno americano” e dell’Occidente costruito a sua immagine

di Renzo Ronca - 9-12-11 - h20,15

[Toro di bronzo di Wall Street]

 

Aiuti economici nel dopoguerra (assieme alle basi militari), chewingum, rock and roll, carne in scatola, capitalismo, western… sono tutti simboli degli USA; ma a questi regali possiamo aggiungere anche l’inizio della crisi economica mondiale che stiamo vivendo adesso, come riprenderemo alla fine dello scritto.

 

 

L’America è sempre stata la prima nel mondo su tutto!

Io sono nato nel 1950 ed ho visto in Italia il progredire dell’interesse verso questo grande Paese e la sua influenza verso noi. Parlavamo tra ragazzi dei primati importanti che loro ottenevano, erano i nostri eroi esagerati più dei Tre moschettieri o del Gatto con gli stivali: avevano macchine così grandi e comode che per testarle mettevano una sigaretta verticale sul cruscotto e la cenere non doveva cadere nonostante le buche; avevano missili così precisi che potevano colpire un passero in Sud Africa;  avevano la bomba H che era come cento bombe atomiche. Avevano tanti soldi, tanti. Chiunque aveva uno zio in America sicuramente aveva i milioni, e chiunque andava in America sicuramente faceva i milioni (la parola miliardi non si usava perché nessuno sapeva come scriverla). Mike Bongiorno che correvamo a vedere ogni sabato sera in "Lascia o raddoppia" veniva dall’America. Ti pare niente? I turisti americani a Roma erano adorati per le loro grosse mance. Con la TV e i fumetti ci siamo nutriti di “pane e America”: Micky Mouse, Paperino, Lassie, Nembo Kid (l’attuale Superman), Tex Willer, Gary Cooper, John Wayne, gli indiani, i nordisti, i sudisti…

Poi negli ultimi venti anni per mano di cinici “spin doctors”[1]

 

l’Italia pare abbia addirittura “superato il maestro”, ponendo la popolazione sotto un martellante esperimento mediatico che non ha avuto eguali in Europa.[2]

 

Infatti con l’avvento al potere del signor B., abilissimo comunicatore mediatico, il flusso discreto americaneggiante è diventato una fiumana di fango che ci ha travolto il cervello: tonnellate di film-spazzatura di “americanate”[3]

 

con violenza e sesso; programmi-spazzatura studiati ad arte per svuotare la testa e non farci pensare, come i vari “grande fratello” o i vari “saranno famosi”; poi telegiornali ammaestrati, giochi sempre più idioti con sempre più soldi, monopolio di musiche americane, storie di serial killer, di mostri sempre più cattivi, ricerche di emozioni sempre più forti, di stupidi primati estremi….  E dietro questo, altre mode che ci hanno portato ad essere mezzi americani pure noi[4]

 

i Blujeans, le scarpe da ginnastica, giacconi alla Fonzie, Marlboro, video giochi che presto sono diventati come un’arma letale per la mente dei nostri giovani; ideali stereotipati di miss mondo identiche alla ricca e snob Barbie con mister Jim ecc. Magari non sapevamo se crollavano i ponti sulle nostre strade però sapevamo se il Presidente USA aveva giocato a tennis nel fine settimana.

 

Ma il vero grande sogno americano all’inizio non era così, non quello che è adesso, non era “mordi la grande mela di N.Y”, “Vai a fatti valere! Puoi ottenere quello che vuoi! Confida solo in te stesso! Tu puoi essere il numero uno !!”.[5]

 

No. All’inizio quando l'America prendeva forma c’erano pellegrini evangelici che credevano davvero nella Bibbia e ne prendevano spunto per formare le loro leggi; costruivano città e strade ricalcando questi principi evangelici e democratici come William Penn.[6]

 

Da questo si! che avremmo potuto e dovuto tutti imparare!

 

Ma oggi persino una parte delle chiese evangeliche americane e una gran parte della Chiesa Cattolica, hanno dimenticato il significato di ciò che predicano. “Chiese”, se ancora vogliamo chiamarle così,  che hanno apostatato, mischiandosi con la politica ed il denaro.

 

I popoli occidentali subiscono una pressione psicologica distorta che non viene dal Signore: uniformità intesa come massa senza vita, come “piattume” senza originalità, come parole senza più pensiero; questo ci è stato dato, non la libertà di pensare, ma “la libertà” di comprare tutte le cose inutili che ci vogliono vendere.

 

Perché tutto questo? Per l’idolo degli idoli: il dio-denaro, il dio-potere.

 

Tutto questo accumulare denaro, questo capitalismo chiamato erroneamente “libertà” cos’è se non egoismo? 

-Che me ne importa se gli altri non hanno nemmeno l’assistenza sociale e muoiono per strada? Si vede che se lo meritavano! Io invece ho lavorato! Mi son dato da fare, io sono “arrivato”, ho raggiunto il successo, sono ricco, sono libero, me lo merito, mi son fatto da me! Che me ne importa degli altri? Potevano darsi da fare pure loro!- Ecco a cosa si è ridotta l’America ed il resto del mondo: pensare solo a se stessi, come una jungla dove si salva solo chi è più furbo e prepotente.

 

Eppure è proprio da questo idolo del denaro che è iniziata la fine.  Dall’America come abbiamo detto inizia tutto, ma lì è anche iniziata la crepa che poi sta facendo crollare il mondo:

 “La crisi economica del 2008-2011, originatasi negli Stati Uniti con la crisi dei subprime[7],

 

ha avuto luogo dai primi mesi del 2008 in tutto il mondo.” (Wikipedia)  

 

Le Banche governano, lo vediamo bene adesso in Europa,  ma le banche che uniscono gli Stati formeranno un colosso d’argilla che reggerà qualche ora, poi crollerà sotto il suo stesso peso.

Non a caso il simbolo di questo potere globale a New York è un possente toro di bronzo piazzato proprio di fronte alla sede della borsa di Wall Street. Nulla da dire sulla bravura dell’artista, qui ci riferiamo a ciò che potrebbe significare la sua immagine oggi per noi: soldi, banche, borse, interessi, ricchezza di pochissimi succhiata alla povera gente. Sparirà ciò che simboleggia questo toro possente, come sparì il toro nel deserto degli Israeliti, i quali, appena liberati dagli Egiziani, subito rinnegarono le leggi di Dio.

 

Molti di noi, seguendo l’insegnamento distorto americano del “saranno famosi” cercano “l’occasione della vita”. Ad essa sacrificano il loro tempo, la famiglia, i figli… per essa modificano il loro corpo e la loro morale. File di ragazze laureate cercano di faresi notare "costi quello che costi” -fosse anche la prostituzione- pur di avere una particina in qualche  squallido balletto.

Ma vale la pena?

 

No! L’occasione vera della tua vita è la possibilità che hai di credere in Dio e mettere al sicuro la tua anima, non il tuo portafogli.

 

Forse quanto detto è banale, ma questa è la semplice realtà di noi credenti. E chi crede, non lo fa solo a domenica mattina, ma cerca di mettere in pratica sempre quello che Cristo ci ha insegnato, esattamente come fecero i primi pellegrini americani.

Questo si, che poteva essere il regalo più bella dell’America al mondo!

 

Ma se l’America ci diede allora un inizio, un esempio di rettitudine con Vangelo e libertà, la stessa America ha oggi anticipato la fine sua e nostra. Un crollo del mondo finanziario per aver mangiato troppo.

L’America, con le sue strapotenti lobbies, ha corrotto il sogno americano facendolo diventare “Io-mangio-più-di-te”; e a furia di riempirsi la pancia impoverendo gli altri, è stata la prima a scoppiare per indigestione, dando il via alla crisi economica più grande dei nostri tempi.

 

Così, giustamente, finisce anche il mondo occidentale costruito a immagine degli "States", come fossimo tutti insieme un toro di bronzo schiacciato da se stesso, che agonizza, senza più vigore.

 

Ma un rimanente c'è sempre. Un popolo amato da Dio che ha mantenuto una fede sincera, non passiva, non piatta, e nemmeno disordinata con gente che strilla e si agita. Persone che credono in Gesù Cristo e mettono in pratica l'amore per Lui e per il prossimo aspettando il Suo ritorno. Queste persone, anche se oggi soffrono per il loro isolamento, sono quelle che vedranno realizzate tutte le promesse del Vangelo. Coraggio dunque! Americano i Italiani o di dovunque siate! Non è invano mantenersi onesti e tenere  la fede cristiana lontana dalla politica o dagli interessi. Il Signore si ricorderà di ognuno di noi e quando tornerà a liberarci ci chiamerà per nome, uno per uno.

Allora si vedrà chi è veramente ricco.

 

 

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[1]

Spin doctors sono i cinici manipolatori mediatici. Vedi il nostro MECCANISMI DI CONDIZIONAMENTO DEI MEDIA

 

[2]

Secondo quanto viene pubblicato dal "New York Timeson line il 26-1-11  dal titolo “Decadenza e democrazia” (www.nytimes.com/roomfordebate/2011/01/26/decadence-and-democracy-in-italy),   sarebbe in atto in Italia un esperimento sociale-politico-mediatico che non ha precedenti, a cui le altre nazioni guardano con interesse. L’articolo è stato ripreso e tradotto dal quotidiano “La Repubblica” il 27-1-11 (www.repubblica.it/politica/2011/01/27/news/berlusconi_new_york_times-11708629/?ref=HREA-1). Vedi anche il nostro ITALIA UN PRIMATO INQUIETANTE.

 

[3]

Americanata: Il termine entrò presto nel nostro vocabolario proprio per le esagerazioni e le immagini assurde degli eroi americani  “Americanata s. f. [der. di americano]. – Azione da americano; per lo più scherz., riferito a cosa o impresa eccentrica, sorprendente, esagerata e talvolta un po’ pacchiana, in base all’immagine stereotipata dei modi e delle manifestazioni in uso negli Stati Uniti d’America. (Dizionario Treccani)”

 

[4]

Emblematici di questa nostra ispirazione americana  negli anni 50-60 sono la canzone di Carosone “Tu vo fa l’americano” e il personaggio del giovane americano di Sordi (che alla fine però finisce par mangiare gli spaghetti italiani).

 

[5]

Vedi anche il nostro “Sogno americano?  No grazie

 

[6]

William Penn (Londra 1644 - Buckinghamshire 1718), quacchero inglese, fondatore della colonia della Pennsylvania […]  Nel settembre del 1682, fondò la città di Philadelphia e governò la colonia per due anni in modo saggio e democratico […] stipulò un trattato di pace con le tribù indiane e diede alla colonia un ordinamento democratico […] tra i suoi interventi principali ci furono la soppressione della pirateria e la promulgazione di una Carta dei privilegi che garantiva la libertà di culto in tutta la colonia. (Enc Encarta)

 

[7]

Subprime (Subprime lending), B-Paper, near-prime o second chance sono termini della lingua inglese che indicano quei prestiti che, nel contesto finanziario statunitense, vengono concessi ad un soggetto che non può accedere ai tassi di interesse di mercato, in quanto ha avuto problemi pregressi nella sua storia di debitore. I prestiti subprime sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, vista la pericolosa combinazione di alti tassi di interesse, cattiva storia creditizia del debitore e situazioni finanziarie poco chiare o difficilmente documentabili, associate a coloro che hanno accesso a questo tipo di credito. Il termine, in particolare il prefisso "sub-", fa riferimento alle condizioni inferiori a quelle ottimali del prime loan, considerando il maggior grado di rischio, del rapporto di obbligazione. (Wikipedia)

 

 

 

 

 

 

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