Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

SCHEDA APPROFONDIMENTO: DEFINIZIONE di ANORESSIA e BULIMIA

 

tratto dal sitohttp://www.epicentro.iss.it/problemi/anoressia/anoressia.asp)   - scheda allegata a: I DISTURBI ALIMENTARI  (ANORESSIA e BULIMIA) - di Gabriella Ciampi, Psicologa, Psicoterapeuta.

 

 

 

ANORESSIA NERVOSA

Una persona diventa anoressica quando, riducendo o interrompendo la propria consueta alimentazione, scende sotto l’85% del peso normale per la propria età, sesso e altezza. L’anoressia è conseguente al rifiuto ad assumere cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso o diventare grassi, anche quando si è sottopeso. Spesso, una persona anoressica comincia con l’evitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su alimenti ‘sani’ e poco calorici, con una attenzione ossessiva al contenuto calorico e alla composizione dei cibi e alla bilancia. Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con estrema lentezza, rimuginando a lungo su ogni boccone ingerito. Il corpo viene percepito e vissuto in modo alterato, con un eccesso di attenzione alla forma e con il rifiuto frequente ad ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.

 

BULIMIA NERVOSA

Una persona bulimica si abbuffa in modo molto diverso da quello che avviene quando normalmente si mangia troppo. Le caratteristiche tipiche del comportamento bulimico sono:

·         ingestione di una quantità eccessiva di cibo, a volte per un totale di diverse migliaia di calorie, in un arco di tempo molto stretto, per esempio nel giro di due ore, e solitamente di nascosto da altri

·         la sensazione di non poter smettere di mangiare e di non poter controllare il proprio comportamento

·         l’abbuffata è preceduta e seguita da uno stress emotivo molto forte

Dopo aver mangiato in modo così eccessivo, la persona bulimica generalmente si sente in colpa e tende a punirsi vomitando, ingerendo pillole diuretiche e lassativi con l’intento di dimagrire.

Se questo comportamento diventa ripetitivo, ad esempio si manifesta due volte alla settimana per tre mesi, si è di fronte a un chiaro segnale di disordine alimentare. Raramente, i pazienti bulimici non si infliggono alcuna punizione.

A lungo andare, un soggetto bulimico entra in una fase di depressione e di disgusto verso se stesso e cerca di occultare il proprio comportamento agli altri, anche se la propria forma e apparenza fisica finiscono con il diventare una ossessione permanente e con l’avere forti ripercussioni sulla propria autostima. Una persona bulimica può essere di peso normale, sottopeso o sovrappeso, diversamente da una anoressica che è sempre sotto peso.

Il paziente affetto da bulimia in uno stadio avanzato può avere sintomi come: sete - ritenzione idrica -disidratazione - edemi (gonfiore di braccia e gambe) - ipertrofia delle ghiandole salivari - piaghe, cicatrici sulle nocche – vertigini - spasmi e tic - debolezza ed apatia- aritmie- erosioni dentali, carie - mal di gola e raucedine - irregolarità mestruali - disturbi dell'alvo - ansia, sintomi depressivi

 

Torna a:  I DISTURBI ALIMENTARI  (ANORESSIA e BULIMIA)

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE