Domande in adolescenza

di Stefania psicologa – 9-1-15-

 


 

Tu che hai un età né bambina né adulta.

Tu che con i tuoi sogni da bambino cominci a fronteggiare le sfide di un uomo.

Vedi che molti eludono per sempre quelle sfide.

Ma per te adesso sono pressanti e vuoi capire: chi sono io? Dove sto andando?

Intorno a te idee confuse, adulti che non ti fanno da modello e anziani che non hanno nulla da insegnarti.

Trionfo di immagini e pubblicità, mode da cavalcare che ti disarcionano subito per consegnarti ad altre mode; gruppi di coetanei che ti applaudono o ti guardano di sbieco a seconda che tu sia o meno come loro, e che odi o meno quelli che loro odiano.

Sfrontatezza dovunque, sguardi che sarebbero dovuti essere timidi e invece vedi sfrontati e ti disorientano. Generazione senza futuro ti dicono, e ti descrivono gli orrori di cui l'uomo è capace fin nei minimi dettagli. Scappa ti dicono, vai lontano. Ma dove?

Ti accusano di perderti nel tuo mondo parallelo virtuale. Che cosa cerchi lì dentro? L'hai trovata una risposta?

A che cosa ti conformerai? Chi servirai? Che cosa risponderai alle tue domande? Le ignorerai per sempre cercando di restare un ragazzo per tutta la vita?

Troppi ragazzi con i capelli bianchi intorno a te, e nessuno che ti risponda o che si mostri sereno.

Beato te ti dicono, e rimpiangono la giovinezza.

Adesso che le illusioni infantili stanno cadendo, leggi l'amarezza negli occhi dei grandi, intuisci l'insensatezza di tutto questo correre.

Che cosa farai, correrai con loro o cercherai di prolungare l'illusione con tutte le tue forze?

Resta nelle tue domande invece, cammina piano, osserva con attenzione, che la tua strada non si perda in questo labirinto.

Cerca le tue risposte e non credere a chi vuole toglierti ogni speranza.

Cerca le tue risposte.

 

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