Gioventù spensierata? ANALISI di una ADOLESCENTE -

(Scritto toccante di una 14enne che ci giunse nell’aprile del 2000) - 9-1-15-

 

Molte volte mi capita di sentir dire che l’età adolescenziale è quella più bella perché si fanno le prime esperienze, le amicizie più importanti, comitive, fidanzamenti, le prime uscite con i ragazzi e tante altre belle cose: magari per molti è così, ma per tanti altri no, ed io son tra queste persone. Secondo me, questa è l’età in cui si soffre di più, ci sono migliaia di complessi e di paure  perché incominci a vivere le cose più profondamente: capita spesse volte di on essere accettati dagli amici, di essere emarginati soltanto perché non porti roba firmata, vai bene a scuola, non sei mai stata con un ragazzo ecc…  quindi fai di tutto per essere accettata: vai contro la volontà dei tuoi genitori, fai una forzatura al tuo carattere; insomma è tutto uno sforzo per avere qualche amico.

Magari la mia amica viene guardata da un ragazzo mentre io no, allora nascono i complessi per la propria persona , incominci a porti domande del tipo: “sono troppo bassa/alta? Ho il naso troppo grosso? Ho le orecchi a sventolino? Vesto male?..”  ma quella più tormentante è: “sono troppo grassa?, ho il sedere troppo grande!?” Così cominci a non voler più mangiare, odi a morte il tuo corpo, la tua persona, vorresti essere come tizia, caia, ecc.. e non ti accetti assolutamente e quindi soffri a morte!

Ovviamente con i complessi nascono le paure, paure che diventano tormenti: esci col terrore di essere presa in giro, umiliata, di fare sbagli, allora ti chiudi in casa a contatto solo con i genitori, che tra l’altro cominci ad odiare perché pensi che on ti comprendono, che è colpa loro perché mi hanno fatto nascere così brutta. Essi credono di poter comprendere tutto quello che provi, ma in realtà non sanno nulla, nulla! Sembra che tutto il mondo ti casca addosso: sei brutta, non hai amici, sei una secchiona, stai sempre coi tuoi genitori e cominci a pensare che sarà sempre così. Ti fai una visione del futuro tutta nera.

Così l’unica cosa che ti rimane è lo studio e ti ci “butti a pesce” immaginando di diventare chissà chi, speri di avere nuovi scambi, più fortuna e vai avanti con questa speranza ma come se non bastasse “capita” che una tua odiata rivale che ti ha fatto soffrire prenda la tua stessa scuola, allora ogni tua speranza si infrange perché hai paura di dover subire un’altra volta quello che hai già passato o meglio che stai passando e così cadi in una profonda tristezza e non riesci ad uscirne da sola.

Io vorrei che tutti gli adulti prima di aprire bocca e dire che questa è l’età più bella riflettano, riflettano e riflettano!

 

Correlazioni

Domande in adolescenza - di Stefania psicologa –

 

 

 

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