Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

“E VOI, CHI DITE CHE IO SIA?”

(Matteo 6:15) 

Dall'incontro a Vetralla dell' 1 Novembre 2001. (Tratto da il Ritorno 13/I)

 

LA SINTESI CHE RIPORTIAMO ovviamente è solo un accenno brevissimo di quanto si è detto nella prima parte dell’intensa e piacevole giornata che abbiamo passato assieme. Ringraziamo di cuore tutti quelli che hanno partecipato. Ci scusiamo coi fratelli che sono intervenuti  se non fossimo riusciti a cogliere la completezza dei loro interventi di cui daremo appresso un breve  riassunto. Per capire, immaginiamo che la domanda di Gesù “e voi, chi dite che io sia?” sia rivolta, oggi, a noi stessi. Ad ognuno di noi singolarmente Gesù chiede: “Ma tu chi pensi che io sia?”. Sono domande che mettono alla prova la nostra fede per chiarirci il pensiero sul Signore, per educarci. Scriveteci pure cari amici.

 

 

Renzo:. Per me Gesù è una persona viva. Il mio personale salvatore. Non ho dubbi in proposito: se penso a Lui rivedo il momento in cui per immeritata grazia mi si rivelò, nel 1977. Non è possibile spiegare a parole la gloria e la rivelazione. Io confidando solo nella mia forza ero riuscito solo ad accumulare delusioni ed insuccessi, dolori, peccati, fino al punto in cui desideravo solo morire. Eppure così lontano da Dio, il Signore venne a ridarmi la vita. Fui salvato così. Un rinascere vero. Gesù è un persona viva e si fa trovare. Non è stata un’esperienza solo mia: Egli è vicino a quanti lo cercano e si fa trovare. L’esperienza di questo incontro è quella che lega i cristiani. Non necessariamente ci sono conversioni così improvvise: il Signore può entrare con gradualità, in tanti modi.. tuttavia quello che ci fa cristiani (ed in questo riporto anche il pensiero di Massimo, che condivido) è il credere razionalmente in una fede, e nemmeno il credere nelle stesse parole della Bibbia, quanto invece la comune esperienza dell’incontro personale col Signore Gesù. Allora quando parliamo di Lui, tra fratelli, sappiamo di Chi parliamo; e tutte le differenze si dissolvono e tutti siamo davvero fratelli, perché figli dello stesso Dio per i merito di Gesù. Vorrei incoraggiare tutti sottolineando che questa Persona, il Signore Gesù, è davvero vicino, ci ama davvero e si fa trovare da quanti lo cercano con cuore sincero. Vorrei per concludere leggere un breve passo in merito preso da Geremia cap. 20 versetti 11-14: “Poiché io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudirò. Mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore. Io mi farò trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi farò tornare dalla vostra cattività; vi raccoglierò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattività”.

 

Eugenio: Per me Gesù è “il Figlio di Dio”. Molti possono parlare e dire tante belle cose. Grandi profeti, grandi uomini… ma le parole che dice il Figlio di Dio hanno una profondità ed una verità che non è paragonabile con nessun’altra parola. Un conto è dirlo ed un conto è sentirlo nel cuore. Solo se uno crede che Gesù è figlio di Dio può credere nelle cose che Gesù faceva o diceva. Prendiamo ad esempio “amate anche i vostri nemici”: assistiamo a guerre più o meno “giuste”, ma dov’è l’insegnamento di Gesù? Ciò che ha detto Gesù come Figlio di Dio non ha lo stesso peso di parole dette da qualsiasi altro. Allora qual è, dov’è la risposta che uno dovrebbe avere davanti alle parole che dice Gesù? Non dovremmo forse soffermarci e dare molta più importanza a quanto dice? Egli è il Figlio di Dio.

 

Angelo: La domanda che Gesù pone ai suoi discepoli aveva un senso, infatti fatti storici dimostrano sostanzialmente che Gesù allora non fu capito (gli zeloti aspettavano da lui un segno per una rivolta politica, altri lo vedevano come guaritore, altri come un profeta, ecc.). Le aspettative della gente fanno vedere in Gesù quello che essi vogliono vedere. Allora non c’è più rapporto vero con la persona, ma con l’idea di quella persona. La piena conoscenza di Gesù i discepoli l’avranno in un primo momento alla resurrezione ed in un secondo momento alla discesa dello Spirito Santo. La conoscenza di Gesù si può avere solo attraverso lo Spirito Santo. Con il Suo sacrificio in croce, la più alta espressione d’amore, Gesù ha cambiato l’ottica della mia vita. Un Gesù come Dio ha voluto che fosse, non per l’idea che noi possiamo farci di Lui.

 

Liliana: Per me Gesù è la risposta di Dio al mio bisogno di essere amata. Tutti abbiamo questo bisogno profondo d’amore perché siamo il frutto del distacco da Dio. Gesù, come dice in Giovanni 1 è “La Parola fatta carne”, è l’Amore che si dà. Come un cibo che viene mangiato e poi assimilato da tutte le parti dell’organismo le parole di Gesù entrano in me e così posso compiere il Suo piano. Perché questo possa compiersi è necessario togliere il nostro “io”, morire a noi stessi, affinché Gesù possa crescere.

 

Carmela: Gesù è per me Colui che mi aiuta a mantenere le promesse che io faccio a Dio. Gesù è la chiave che apre la porta del mio cuore affinché l’opera di Dio in me sia completa.

 

Mirano: Leggendo le parole di Gesù lo Spirito mi ha trasformato, Gesù diviene esperienza diretta, diviene il Signore. Scopro andando avanti che la mia fede è sempre poca rispetto a quella che vorrei avere. Non basta mai nemmeno il continuo venire di Gesù  a me, tanta è il mio desiderio di Lui. Sento che devo dare un risposta al Signore ed essere un Suo testimone nella vita che vivo.

 

UN FRATELLO DEL “GRUPPO CRISTIANO CARCERE PRATO” – Sintesi della sua lettera[1]

 

Ciao carissimo R. e tutti voi con lui riuniti. Per me Gesù è sicuramente il Figlio di Dio, incarnatosi uomo, morto e risorto per la nostra salvezza.  E’ dal “cuore” che si può credere in Gesù, non con la mente. Per me Gesù è l’amico fidato, il rifugio sicuro dove posso far riposare un poco l’anima mia, anima sempre convulsamente presa da ogni tipo di pensiero peccaminoso e non. Gesù è Colui che mi ha permesso e mi permette di parlare a Dio, grazie al Suo Sacro Sangue ed alla Sua morte. Senza di Lui sarei dovuto rimanere eternamente lontano da Dio!! Gesù luce del mondo, luce del mondo interiore di ognuno di noi. Luce che piano piano ci fa vedere parti di noi, della nostra personalità dove regnava il buio e che noi possiamo conoscere e rimuovere. Rinnovare le nostre menti (Rom. 12:2) per spogliarci dell’uomo vecchio e rivestirci dell’uomo nuovo.

 

 

 

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[1] Anche se la gradita lettera è arrivata il giorno dopo la riunione, l’abbiamo comunque letta alla maggioranza nella forma completa; gli altri la leggeranno ora in forma sintetica. Ringraziamo il fratello per suo centrato ed utile intervento.

 

 

 

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