L’USO MALIGNO DEL TRANSFERT -

"...il suscitare volontariamente emozioni particolari in una persona ed il guidare tali emozioni per rendere la persona succube e manovrabile, è la base del condizionamento diretto anche mediatico, attuale..." - QUARTO LIVELLO DI VERITA' – IL CONTATTO DEL SERPENTE - 6 - Dalla raccolta “Che cos’è verità?”- n.13

-di Renzo Ronca – 22-2-11

 

[Imm H.Bosch Tentaz. Adamo ed Eva]

 

 

 

(seguito)

La volta precente abbiamo accennato al fenomeno del “transfert” come avviene tra paziente ed analista. Oggi vediamo l’uso gestito in maniera maligna di questa relazione emotiva inconscia.

Non si pensi ad un fatto particolare o che interessa solo gli intellettuali. Parlando in senso generale, il suscitare volontariamente emozioni particolari in una persona ed il guidare tali emozioni per rendere la persona succube e manovrabile, è la base del condizionamento diretto anche mediatico, attuale; dunque sarà molto utile a tutti noi riflettere su queste cose. Infatti Sappiamo che il transfert è “largamente inconscio”, per cui questo fenomeno di essere fatalmente attratti da un persona con un certo carisma, tanto da non vederne più i difetti ed esserne manipolati, può essere capitato e capitare a ciascuno di noi senza che ce ne rendiamo conto.

 

Abbiamo visto che, se la seconda persona a cui è diretto il transfert, è uno psicanalista, questi è perfettamente cosciente di questa traslazione emotiva; egli sa che in seguito al transfert del paziente, potrebbe svilupparsi in lui un “controtransfert”[1] e sa come affrontare il tutto. Egli osserva il paziente e osserva se stesso, mantenendo la propria persona abbastanza vicina a lui, ma senza essere coinvolta in sentimenti forti come amore e odio. In questo modo l’analista aiuta l’individuazione e la rimozione degli aspetti negativi del paziente con grande equilibrio ed obiettività.

 

Ma non sempre avviene così. Questa seconda può non essere un analista e può non sapere/volere mantenere un rapporto equilibrato: 

 “Secondo l'interpretazione jungiana il controtransfert e ovviamente anche il transfert non si manifestano solamente nel rapporto tra lo psicoterapeuta ed il paziente, ma anche nelle relazioni sociali e interpersonali, come quelle tra maestro e allievo, tra sacerdote e adepto, tra genitore e figli.” (wikipedia)

 

Cosa c’è di più importante di un padre, di una madre? Per tutta la vita noi saremo condizionati dalla loro personalità, ci saranno continui confronti psicologici con quei sentimenti ed emozioni scaturiti da loro che abbiamo introiettato nella nostra persona. Quasi certamente la scelta di una compagna, per un uomo, sarà determinata da alcune caratteristiche (belle o brutte) della madre che lo hanno influenzato inconsapevolmente. Anche la figura ideale di uomo, per una donna, risentirà (nel bene e nel male) di quella che avrà percepito da parte del padre.

Il padre e la madre, per loro natura, hanno a cuore il bene dei figli. Darebbero la vita per loro. Eppure, quando ero educatore, ricordo alcuni casi in cui un padre si comportò in maniera così indegna e contro natura verso la figlia che non è qui il caso di specificare. Esiste una morale, io credo, stampigliata nella coscienza dell’uomo; un residuo dell’immagine di Dio acquisita nella creazione. Tuttavia esiste un condizionamento immorale che può soffocare gli insegnamenti di Dio.

 

Prendiamo il caso tra sacerdote-maestro e credente-discepolo.

Nelle sètte vi è quasi sempre una persona che usa il suo carisma personale sugli altri al fine di manipolarli. E’ come un plagio[2]. E’ una specie di padre-padrone che priva i suoi discepoli di ogni forma di libertà mentale e fisica. Non sono rari episodi a sfondo di seduzione o violenza sessuale mascherati da altre cose.

 

Ma apriamo il concetto ad esempi di tipo religioso più comuni: Ogni prete, ogni pastore, ogni anziano di chiesa, sa o dovrebbe sapere che rappresenta qualcosa in più di un semplice uomo nei confronti dei credenti. Non dovrebbe esporsi alla idealizzazione dei discepoli e se questo accade dovrebbe correre subito ai ripari. Ma quanti casi ci sono stati in cui un uomo di Dio approfitta del suo ruolo per condizionare la volontà del credente?

Si comincia dicendo che è bene convincere di una certa dottrina i fedeli che ascoltano e si finisce per indicare loro come devono votare. Si comincia dicendo che è bene manifestare amore, dolcezza, comprensione, affetti, abbracci a tutti, anche a quelli di sesso diverso, sempre in nome di Dio, ma si finisce per provocare innamoramenti umani sempre a sfondo sessuale. Si accolgono con carezze i bambini, ma non sono stati rari i casi di orribile pedofilia.

Che dire di un uomo di chiesa che approfitta del suo ascendente spirituale per appropriarsi della volontà dei fedeli per tutti i suoi scopi, siano essi dottrinali, politici, morali o sessuali? Quale giudizio gli riserverà il Signore?

 

Ora noi che abbiamo preso il transfert come esempio, come mezzo per un discorso più generico, proviamo a pensare quello che succede quando una persona dotata di un forte carisma personale o solo di un ruolo importante che riveste, approfitta della sua situazione per estorcere, per condizionare, plasmare, sfruttare, controllare pensieri e comportamenti altrui! Un medico che approfittando del camice che indossa ti convince a prendere una certa medicina inutile, un dentista che ti fa prendere come necessario un impianto dentale costosissimo, un finanziere (come qualsiasi ufficiale indivisa) che approfittando del timore che incute fa in modo di ricevere dei soldi….  Non c’è fine agli esempi.

 

Tutto ha origine in Lucifero che, facendosi passare per “portatore di luce”, si è avvicinato all’uomo appena creato e facendo una voce paterna ha indotto in lui sentimenti filiali di fiducia, che poi ha saputo manovrare. Così fece all’inizio e così continua a fare oggi.[3]

 

Se l’induzione[4] di uno stato d’animo in un altro è un fenomeno generale relativamente  controllabile, il transfert ha la caratteristica di essere inconscio per la personalità più debole; dunque non avvertibile, non controllabile, del tutto inconsapevole per chi lo attua. Questo è pericolosissimo perché una persona dotata di grande intelligenza perversa, sfruttando malignamente questo transfert, può formare degli “schiavi” perfetti, ovvero persone condizionate senza sapere di esserlo.

 

Detto in parole povere, con un banale esempio estremo, il l’uso maligno del transfert avviene così:

 

-mettiamo che un sacerdote[5] si accorge del transfert positivo di una ragazza su di lui,

-cioè il sacerdote vede che lei, trasportando inconsapevolmente su di lui sentimenti di amore-dipendenza, che nutriva verso il padre, ha come un innamoramento, una idealizzazione e prova una dedizione molto forte,

-il sacerdote non fa nulla per tirarsi fuori da questa immagine che lei si è creata, anzi sfrutta la situazione e approfittando di questo ascendente che ha sulla mente della ragazza, le fa accettare le idee (di qualsiasi tipo) che lui vuole.

 

Se adesso collegate l’uso maligno di questa traslazione psicologica con tutti i discorsi precedenti che abbiamo fatto nel campo della manipolazione[6], e se vi aggiungete i cambiamenti esponenziali[7] che avvengono nel mondo, vi renderete conto di quanto sia difficile oggi essere liberi e normali e di quanto sia indispensabile una consacrazione continua.

 

(continua)

 

 

 


 


[1] Il transfert dell’analista sul paziente è comunemente denominato “controtransfert” (“Psicologia” di U.Galimberti)

[2] Nel diritto moderno, figura criminosa consistente nel sottoporre un individuo al proprio volere, esercitando su di lui un particolare ascendente intellettuale e morale in modo da ridurlo in totale stato di soggezione, annientandone volontà e personalità (Treccani)

[3] 2Corinzi 11:14 - Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce.

 

[4] Spiegammo già questo fenomeno in chiave cristiana in https://www.ilritorno.it/studi_bibl/120_cambiare-natura-terrena-3.htm

[5] Abbiamo usato il “sacerdote” perché è nel campo della fede che più ci interessa, ma potremmo citare qualsiasi persona che può suscitare sentimenti analoghi (un anziano, un medico, un dirigente, un politico, un militare, un regista, un attore importante, uno con un carisma particolare..)

 

 

 

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