Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

APPROFONDIAMO LA TRASFORMAZIONE SPIRITUALE E CARATTERIALE DI NOI STESSI – esempio dell’”induzione elettromagnetica”

CAMBIARE LA NOSTRA NATURA TERRENA  ATTRAVERSO L'UNIONE CON DIO - 3

di Renzo Ronca - 18-10-10

 

(segue)

Noi sappiamo che già in questa vita terrena, su una base di fede, per la grazia di Dio, inizia un primo processo di trasformazione spirituale e caratteriale della nostra natura, secondo come è scritto:

E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito. (2Corinzi 3:18)

Abbiamo presentato esempi molto concreti per una prima comprensione dell’avvenimento servendoci di un innesto tra due rami e di una trasfusione di sangue tra due persone.

Adesso cerchiamo di dare, per quanto possibile, un esempio più complesso che ci avvicina di più alla comprensione. L’esempio tecnico potrà sembrare complicato, ma vedrete che poi alla fine le conclusioni saranno semplici, alla portata di tutti.

 

Parleremo dell’induzione elettromagnetica:

Quando la corrente[1] percorre un filo elettrico, attorno a questo filo si genera un alone di forza che si chiama “campo magnetico”, lo potete vedere nella figura sottostante. La linea orizzontale nera che è il conduttore (filo elettrico), la corrente (I) che scorre (freccetta verso destra) e tre cerchi concentrici che rappresentano il flusso magnetico.

 

Questo campo magnetico non è visibile ad occhio nudo, ma certe volte in giornate parecchio umide, nei fili dell’alta tensione, in alto tra i tralicci accanto alle strade, si può vedere una specie di alone colorato.

 

 

 

Il fenomeno dell’induzione elettromagnetica si ha quando, messo un altro conduttore vicino al primo filo, pur senza toccarlo, la corrente riesce a passare dal primo al secondo.

 

Nella figura vedete il primo conduttore G, dove passa una certa corrente I. Poi c’è un secondo filo (circuito) accanto al primo. Tra i due circuiti, se sono sufficientemente vicini e concatenati, pur senza toccarsi, viene indotta una nuova corrente che si può misurare nei punti A e B.

 

 

 

Nella figura sottostante si può vedere meglio l’applicazione di questo principio in un trasformatore. A sinistra vedete il primo circuito (primario) in cui “entra” (input) una certa tensione, per esempio di 110 volts; nel secondo circuito (secondario) “esce” (output) una tensione di 40 volts. Tra il circuito primario e il secondario, vedete, c’è una specie di “O”, che è un anello metallico che concatena il flusso magnetico.

 

Ora prendiamo questo interessante esempio e riportiamolo (con tutti i suoi limiti) al nostro discorso sulla trasformazione spirituale.

 

Se il primo circuito, quello primario che fa entrare la corrente, rappresentasse il Signore, noi potremmo essere come il circuito secondario, quello in cui la corrente viene indotta (anche senza toccarlo direttamente). Finché siamo sulla terra, avviene un fenomeno simile a questo: tanto più siamo vicini e concatenati a Cristo, tanto più la sua corrente (vita spirituale) entra in noi e può anche trasmettersi, seppure in modo più attenuato, al mondo circostante. L’anello che lega Gesù alla nostra anima è la grazia per fede; è l’amore di Dio, che se lo accettiamo, ci incatena a Sé con un vincolo d'amore, come un sigillo prezioso.

Lo Spirito di Dio è tutto questo rapportarsi di forze che tra loro diventano compatibili. Senza lo Spirito Santo che fa da tramite tra noi e Dio, la Sua potenza ci brucerebbe come in un corto circuito, come quando si abbatte un fulmine.

Ecco allora che nel cammino di fede, noi, dopo il battesimo, cominciamo a provare a “camminare” con Dio. Per meglio dire, i nostri pensieri ed il nostro spirito si innalzano sempre più, attirati dalla forza del Signore[2]. Anche il nostro comportamento, di conseguenza, cambierà in meglio, eliminando sempre più il peccato. In questo innalzamento, che è la nostra consacrazione, avviene continuamente un flusso di “induzione” da parte del Signore che entra nel nostro cuore, come nell’esempio che abbiamo fatto sopra. La Sapienza di Dio, la sua Fortezza, l’Intelligenza, l’Amore, vengono indotti nella nostra persona un poco alla volta, sempre di più.

Conclusione: non basta credere in Gesù Cristo perché avvenga la nostra consacrazione/trasformazione; occorre starGli “concatenati”, cioè molto vicini, come fossimo legati a Lui da un anello d’amore. Questa vicinanza non è teorica ma concreta: ogni giorno dovremo dedicarGli del tempo in preghiera.

La preghiera, come dice un caro fratello, non è da intendere solo come una richiesta di ottenimento di una qualche grazia, ma soprattutto indica un rapporto d’amore continuo.

Più tempo passiamo vicino a Lui (tempo reale, di quello passato in ginocchio o nel raccoglimento o nella meditazione della Sua Parola) e più avverrà questa “induzione” del carattere di Dio in noi.

 

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[1] Ci riferiamo in questo caso alla corrente alternata, simile a quella che è nelle prese di corrente delle nostre case.

[2] Giovanni 12:32 “e io [Gesù], quando sarò innalzato dalla terra, attirerò tutti a me».

 

 

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