Come è arrivato nell'uomo il pensiero di Satana?

-QUARTO LIVELLO DI VERITA' – IL CONTATTO DEL SERPENTE - 4

-Dalla raccolta “Che cos’è verità?”- n.11

di Renzo Ronca - 17-2-11

 

 

(seguito)

 

Ma se l’uomo è stato creato libero, come è arrivato in lui questo indurimento mentale che lo schiavizza suo malgrado? Come si è indotta nella sua mente questa radice sotterranea tendente alla ribellione e all’odio?

 

Proviamo a ragionarci, credo che prendere coscienza di certi meccanismi, vedendoli in prospettive diverse, ci potrebbe aiutare a ritrovare quella libertà che abbiamo perduto.

 

Il senso del possesso e la ricerca del potere non hanno mai fatto parte del modo di essere e di ragionare di Gesù; dunque se questa ricerca del possesso e del potere è in noi, significa che è presente qualcosa di estraneo al cristianesimo.

E se sappiamo che è estraneo, allora, visto che noi siamo ciò che conteniamo, abbiamo la responsabilità ed il dovere di allontanare ciò che è estraneo alla nostra natura.

Se non lo facciamo è evidente che abbiamo dimenticato la nostra prima natura o peggio che abbiamo assunto una personalità ibrida, mista, inquinata da elementi anticristiani, anti-Dio.

 

Se uno ha fatto una scelta consapevole e si ritrova volutamente in questa natura senza Dio, allora pazienza, incontrerà il frutto della sue scelte, belle o brutte che siano. Non mi metto a discutere, accetto e rispetto questa scelta, chiara e limpida, seppure opposta alla mia.

Tuttavia, se uno non è consapevole di tutte queste lotte che si agitano in lui e di dove lo stanno portando, allora possiamo fare ancora qualcosa per aprirgli gli occhi. Ecco dunque il perché di questo scritto: responsabilità per poter ancora scegliere la vita.

 

Un modo ardito di immaginare l’origine

 

Immaginate degli esseri creati da Dio in varie parti dello spazio e del tempo; Immaginate le creature create sulla terra (il genere umano) e delle creature aliene (=non della terra), che chiamiamo angeli create sempre da Dio, ma a Lui ribelli (chiamati "angeli caduti").

L’uomo di allora (uomo o donna, per ora non facciamo distinzione, pensiamo all’uomo come un insieme di creature giovani, create da poco in un ambiente interiore ed esteriore tutto da scoprire) era probabilmente come un bambino che si avventura da solo per strada… Avete presente quando i genitori dicono: “mi raccomando non ti muovere da qui! Non scendere in cortile!” ed invece il bambino, distratto dai suoni, dai colori, fa tutto il contrario? Ecco me lo immagino così l’uomo: curioso, ingenuo e disubbidiente. Lo straniero, come un pedofilo in agguato, sa come mostrare le caramelle ed attrarre questo  bambino.

Quando questa creatura aliena, che chiamiamo Lucifero, si accosta all’uomo per condizionarlo, non lo fa solo mettendogli paura, ma lo fa in maniera accattivante, attraente, affascinante. Ha dei doni, delle “caramelle” da dargli. Satana sa come attrarre l’uomo-bambino per circuirlo psicologicamente, per possedere la chiave delle sue scelte, al fine di guidarlo secondo la sua perversa volontà.

 

Il primo “dono” che implicitamente trasmette all’uomo è una “familiarità paterna”; una confidenza apparentemente piena di saggezza e sapienza. Di fronte ad una personalità forte e decisa, che si approccia sorniona nel modo giusto, non c’è motivo di opporre resistenza. Lui ti sta “aiutando” ed è pure uno che sa tante cose più di te. E’ uno “grande” è “importante”.

 

Creata l’atmosfera giusta tra l’uomo e la creatura aliena, ecco la chiave di tutto: avviene una specie di “transfert”. L’alieno Lucifero ha saputo sfruttare questo meccanismo e lo sfrutta ancora oggi come manipolazione mentale dell’uomo per renderlo dipendente da sé.

 

E qui è necessario fermarci e spiegare meglio. Almeno ci proviamo.

 

(continua)

 

Pagina precedente  - Pag successiva Indice "pensare... usa la testa!"  -   home