IL POTERE - SITUAZIONE ATTUALE E RIVOLUZIONE DI GESU’ - PARTE 1 - RR-30-4-20

 

 

Sento le notizie del mondo, come tutti, e spesso rimango deluso dal comportamento di tante persone. Vedo ad esempio come molti politici approfittino di certe situazioni gravi per tentare di sovvertire la poca stabilità che abbiamo. Essi spingono per far crollare tutto nella speranza di poter prendere il potere.

“Il potere”. Pensavo a questa parola. Per molti ha un significato particolare. E’ una specie di droga, di fissazione di cui non possono fare a meno. La loro vista si è ristretta, non riescono a vedere la panoramica del mondo, ma vedono solo ad un metro di distanza, mettono a fuoco solo una porta con scritto “potere” e cercano di buttarla giù a spallate o con i calci. Sono talmente condizionati e dipendenti da questa droga che pur di averla farebbero qualsiasi cosa, costi quello che costi.

Ma queste persone esistono e possono agire solo se hanno consensi. Allora mi chiedo, ma chi è che dà loro tanto consenso?  E questa in fondo è l’amarezza più grande: vedere persone con grandi talenti, così intelligenti che potrebbero capire in pochi minuti la teoria della relatività, che invece di osservare i fatti del mondo in modo obiettivo, si lasciano trascinare da questo fascino perverso dei drogati del potere.

Pilato era un uomo che pensava di possedere un potere su Gesù: “Allora Pilato gli disse: «Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il potere di crocifiggerti?»” (Giovanni 19:10)

Era il potere dell’impero di Roma. Oggi il mondo è pieno di politici che ritengono di possedere il potere “dell’impero”.

Ma il potere del mondo è come le scatole cinesi, come la matrioska russa, come un sipario che apre un altro sipario… c’è sempre uno nascosto che ha più potere di te e ti gestisce tuo malgrado. Le banche e le varie lobby ne sono un esempio.

Gesù ha sempre preso le distanze da questo tipo di potere politico umano. Egli parla di una libertà diversa da quella dei politici o dei fanatici zeloti o dei filosofi. E’ per questo che, quando Pilato nella sua ironia di intellettuale “sapiente” gli domanda: “e che cos’è la verità?” (come a dire “ma che ne sai tu.. la verità è un concetto irraggiungibile di cui tu non sai niente…”) ed esce terminando il dialogo, Gesù nemmeno gli risponde. A che servirebbe? Pilato in quel momento è una delle tante scatolette cinesi vuote.

“La verità” dal punto di vista cristiano è una Persona. L’incontro con questa Persona può riaccendere una visuale ampia. Il potere di cui parlava Gesù parte dalla base: non solo dalla base più popolare (non si è andato a cercare grandi intellettuali o sapienti del mondo, ma pescatori, o persone semplici, che il mondo considerava ignoranti, povere ed umili, e da questi cuori semplici ma attenti alle Sue parole, ha edificato quella Chiesa che non ha quasi nulla a che vedere con le chiese di oggi, che sono organizzazioni di potere, “ammanicate” quasi sempre con chi comanda.

Il potere di Gesù è una rivoluzione del mondo che si manifesta un due fasi: la prima (o primo avvento) è stato un parlare al popolo, in modo che il popolo potesse capire ma il potere no (le parabole): un parlare velato ai “ricchi di sé”, che però rivelava profondità incredibili a chi sapeva ascoltare tra i poveri (tra quelli non condizionati dal sistema mondano). La seconda fase (o secondo avvento) è una manifestazione pratica di potenza al Suo ritorno, dopo che avrà radunato la Sua vera Chiesa, (ovvero quelli che in tutto il mondo Lo hanno ascoltato, a prescindere dalle denominazioni).

Noi è questo tipo di governo di Gesù Cristo che aspettiamo (che chiamiamo millennio); ovvero un governo stabile e forte (dalla “verga di ferro”) in cui quelli che Gesù avrà radunato potranno governare assieme a Lui sul mondo rigenerato, non lasciando più spazio ai corrotti.

Per noi allora il potere, partito dal basso, diventato governo popolare evoluto, si manifesterà appena questo mondo corrotto attuale, governato dal Maligno (l’ultima delle scatole cinesi)  avrà mostrato tutta la sua ferocia e incapacità, così tanto da rischiare di autodistruggersi.  Si, perché così fanno quelli che oggi sono drogati di potere: non solo distruggono se stessi (il che non sarebbe un male) ma coinvolgono nella loro follia anche l’ambiente in cui si trovano e le persone che influenzano.

 

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