SCADENZE INDEROGABILI POI FINISCE IL TEMPO TERRENO  - Parte 5

da "SPERIMENTARE GLI IDEALI E’ POSSIBILE? COME SOLLEVARSI DAL QUOTIDIANO PER CONOSCERLI VERAMENTE" -  di Renzo Ronca - 3-7-19

 

 

 

 

 

 

(segue)

Ora per tutti quelli vorrebbero dare fiducia al Signore, vorrei approfondire un punto importante, generalmente non considerato, che può lasciarci perplessi: Dio ha già stabilito le date degli avvenimenti futuri decisivi per l’uomo e per la terra.

 

 

Daniele 11:35

E di quei saggi alcuni cadranno per essere affinati, purificati, resi candidi fino al tempo della fine, perché questa non avverrà che al tempo stabilito.

 

Ebrei 9:27

Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio,

 

Atti 17:31

perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia per mezzo dell'uomo ch'egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti.

 

 

O volenti o nolenti ci troviamo di fronte a delle “scadenze” che avverranno con o senza il nostro consenso. Forse allora sarebbe bene considerare con attenzione queste scadenze che, a leggere le profezie bibliche, si riferiscono a fatti universali che accadranno comunque inderogabilmente.

 

Sarà vero, sarà esagerato? Beh chi si avvicina a questo Essere misterioso, multiforme e complesso che chiamiamo Dio, penso avrà già capito, per quanto abbiamo detto in precedenza, che lui è situato fuori dal nostro contenitore di vetro che chiamiamo anche Terra.[1]

 

Se la Sua natura è esterna, allora anche i Suoi parametri esistenziali sono diversi. Tra questi parametri ci sono le differenze dimensionali, che noi terreni conosciamo pochissimo, tra cui lo spazio il tempo ecc. Se ci soffermiamo sul “tempo”, troviamo un enorme ostacolo a capire i tempi di Dio (che probabilmente si espandono in una spirale in espansione verso l’esterno) in rapporto a quelli nostri terreni (che sono lineari, cioè disposti su una linea retta dove c’è solo passato e futuro).

l’Essere Dio che ci si rivela, conoscendo i tempi del futuro e volendo salvare dalla morte attuale quante più persone possibile, sa dirci anche come fare per sfuggire questa morte che, come una condanna, sovrasta ogni cosa della terra: “Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati” (Giov. 8:24).

Da un punto di vista di logica cristiana dunque, è molto semplice: Gesù è la porta (Giov. 10:7,9) attraverso cui possiamo trovare la salvezza, la via d’uscita. Per usare un esempio fantascientifico Gesù è lo “stargate” (=”porta delle stelle”) che ci permette di passare da questo sistema di cose destinato alla distruzione, ad un altro, stabile e duraturo.

 

Che certi eventi (come il rapimento, il ritorno di Gesù, il giudizio delle nazioni, il millennio, il giudizio finale, la Gerusalemme celeste con cui scenderà lo stesso Dio) siano stabiliti, cioè già decisi, può sconcertarci, ma anche aiutarci. Se uno si mette a ridere e non ci crede ha già fatto la sua scelta. Ma se uno dice che vuole credere in Dio, allora deve ponderare bene la cosa: se l’Essere Dio ci dice che i tempi maturano e ci troviamo già nei pressi di grandi sconvolgimenti su vari fronti, allora non sarà il caso di credergli? Il credente può smettere di credere a Dio? Può credere solo in una parte di quello che ha detto Dio, tralasciando quelle parti che non gli sembrano possibili?

Si certo, può farlo, può fare una infinità di cose, anche credere che la somma di tutto ciò che è inspiegabile sia il suo dio personale, o che l’uomo stesso sia dio, ma sarà proprio la scelta che lui stesso opererà che determinerà poi il famoso “giudizio”, che verrà attuato dal Signore alla fine dei tempi.

Neanche a dirlo c’è anche qui una derivazione di dottrina che afferma che Dio è troppo buono per giudicare e condannare e salverà tutti indistintamente. Ma è alquanto sospetto questo ipotetico dio senza Bibbia costruito in base ai comodi umani, attingendo un po’ da qui e un po’ da lì.

In conclusione ci starei attento.

Nel mio modo fin troppo semplice di ragionare io credo in Dio e ritengo che la Bibbia canonica sia l’espressione dei suoi insegnamenti. E’ un tutt'uno che non voglio affatto frantumare, ma che mi sforzo di conoscere, studiare, meditare, rapportare al mio tempo, accostare ai miei pensieri e al mio cuore.

 

Se i tempi sono davvero stabiliti significa che vi sarà un momento in cui non sarà più possibile posticipare, mediare, “tirare a campare”; un momento che sta giungendo di gran carriera in cui “chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori”, perché come ci è stato rivelato, avverrà tutto come un lampo, come ai tempi di Noè.

Da diversi “segni” molti studiosi pensano che questo momento sia davvero vicino. Molto vicino.

Fanno malissimo le chiese a non parlarne o ad accennarlo di sfuggita, come se tutto dovesse continuare così per sempre.

 

Possiamo concludere le nostre 5 puntate con tre punti riassuntivi:

 

1)  C’è la possibilità di una scelta personale riguardo al nostro destino terreno: possiamo uscire dalla condanna o restare imprigionati nella morte a seconda se decidiamo di credere agli insegnamenti di Gesù oppure no;

2)  Qualcuno di questi avventi profetizzati (rapimento dei credenti e ritorno di Gesù) avverrà presto;

3) Praticamente nessuno, quando sarà giudicato alla fine dei tempi potrà dire “io non sapevo”.

 

 

 

 

 


 


[1] Giov. 8: 23 Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo.

 

 

 

pag precedente   -  Indice "pensare... usa la testa!"   -   Home