TOLLERANZA ED USO DEL CERVELLO - Parte 4 - di Renzo Ronca - 17-5-17

 

 

 

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Allora si arriva ad un limite della tolleranza. Nonostante la buona volontà ci sarà un punto in cui non potremo più essere tolleranti. Non occorre essere violenti aggredire o fare le guerre ai “diversi” come facevano i crociati o come fanno gli islamisti estremi; basta semplicemente dire di no a quelle azioni che sono contro l’uomo e contro Dio. Ma questo è un punto difficile che merita un’attenta riflessione.

Una legge “buona” può degenerare e diventare pericolosa?

Niente di più facile, basti vedere il decalogo (che pure è una legge molto buona visto che  viene direttamente da Dio). Quando lo “spirito della legge” non viene capito, si finisce per essere esecutori senza cuore della legge stessa. Quindi una regolamentazione come il decalogo, offerta da Dio per il nostro bene, diventa mezzo di esagerazione, coercizione e giudizio ingiusto nelle mani di chi non sa avvicinarsi alla misericordia divina.

Le leggi, tutte le leggi di tutti i governi del mondo, anche quelle delle costituzioni democratiche più avanzate, possono essere usate male da chi le usa per fini personali o senza la coscienza rinnovata che viene da Dio.

La nazione americana per es è stata fondata su princìpi evangelici, che per noi occidentali erano e sono princìpi “sani”, ma c’è stata un degenerazione: prendiamo la salvaguardia della libertà: questa è diventata difesa di OGNI genere di libertà, anche di quella che è sopraffazione o ingiustizia. Proprio oggi vedevo un telefilm americano (di quelli polizieschi con cui ci nutriamo regolarmente), ebbene alcuni assassini avevano dei tatuaggi nazisti sul corpo o simboli di incitamento a quel genere di razzismo ariano tipo “SS”. A parte la trama della storia, resta il fatto che viene tutelata ogni forma di espressione, anche quella di proclamarsi nazisti. Questo per molti è un vanto, una conquista della libertà d’espressione. Ora da quel poco che so, certi principi ariani portarono genocidi, esperimenti sui corpi degli ebrei, modifiche genetiche, forni crematori, gas ed abomini che non è bene nemmeno pronunciare; a questo punto ci si può domandare: se quel genere di fanatismo portò queste cose abominevoli, è davvero bene nelle democrazie lasciare la libertà, a chiunque lo desideri, di formare di nuovo il nazismo o inneggiare ad esso? Ora il nazismo è solo un esempio, ma che dire del Ku Lux Klan, del satanismo o della libertà di diffondere giochi mediatici che in 50 lezioni ti spingono al suicidio come il “blue whole” o centinaia di altri prodotti perversi che sospingono a droghe al satanismo violento ecc. ecc.? Non ci si dovrebbe proteggere da queste cose? Invece con un falso valore diffuso come quello del “fatti valere” “devi essere un vincente il n.1”, c’è solo l’incitamento alla competizione sempre più priva di scrupoli. Chi usa la coscienza (che ovviamene genera dei dubbi su certe discutibili libertà),  viene visto come un debole e come tale è considerato un “perdente” che deve sparire perché vince il più forte. Al di là dei princìpi inziali evangelici negli USA, vedete che oggi viene esaltato il più prepotente, quello che pur di imporsi sa lottare con TUTTI i mezzi; che non solo sa vincere ma (e questo è il vero male) riesce ad OBBLIGARE GLI ALTRI A FARE SECONDO LA SUA VOLONTÀ. Questa in fondo è la definizione dell’ideale di uomo forte da imitare di oggi. Non sarà che ci stiamo dimenticando del Signore?

Forse allora dovremmo interrogarci se questi esempi così reclamizzati nelle democrazie avanzate come quella americana, siano da seguire oppure no. Io starei attento prima di fare copia-incolla nella nostra società.

Faccio un altro esempio: ci fu un periodo in cui io e la mia famiglia avevamo aperto la casa a chiunque lo desiderasse per delle riunioni edificanti di preghiera cristiana interconfessionale. Fu una bellissima esperienza, ma ci furono degli “infiltrati” sgraditi, ne cito solo uno: un uomo di una certa età accompagnava la moglie; mentre questa partecipava agli incontri, lui stava fuori a giocare coi bambini. Quando i nostri figli ci rivelarono le “attenzioni particolari” che questo uomo prestava loro, lo cacciammo. Capii da questo che era necessaria una maggiore vigilanza da parte mia su chi entrava o usciva dalla mia casa, perché ero responsabile della mia famiglia e anche di quelle degli altri. Un discorso simile lo fanno normalmente anche i pastori nelle chiese: spetta a loro riconoscere i lupi travestiti da pecore, siano essi pedofili o falsi profeti. Per cui TOLLERANZA va di pari passo con VIGILANZA.

I valori cambiano in peggio nella nostra società occidentale perché certe spinte globali cambiano le nostre coscienze in peggio. Quante persone hanno perso la vita per conquistare la libertà e la fede! Adesso queste due parole “libertà” e “fede”, portate all’estremo in tutti i significarti possibili anche quelli immorali, vengono usate paradossalmente per distruggere proprio la vera libertà e fede che non abbiamo saputo proteggere.

L’uomo continua ad essere ingannato come la prima volta nell’Eden. Il sacrificio di Gesù Cristo, che ha permesso all’uomo di poter avere la libertà di scegliere tra vita e morte, è ridicolizzato, soffocato da un surplus di “diritti”, tutti dello stesso peso senza più distinzione tra moralità o immoralità cristiana: la morte o la vita sembrano due strade simili, come il bene ed il male, come Dio e Satana. In qs modo il nostro Dio è abbassato ad una scelta ideologica, come scegliere un partito o un altro, non è più un Essere vivente che ci sta salvando dall’autodistruzione.

Che fare allora in conclusione?

Non lasciamo la fede senza la ragione e la ragione senza la fede! Ragioniamo, non seguiamo più le tendenze! Modifichiamo l’inclinazione “cristiana buonista” che ci hanno propagandato e diventiamo più attenti a ciò che entra e a ciò che esce dal nostro cuore. Lasciamo fuori le cose ambigue.  Stabiliamo dei paletti, dei limiti, non accettiamo proprio tutto. Chiediamoci ciò che davanti a Dio non è buono. Non smettiamo mai di pregare e lo Spirito Santo ci aprirà la mente.

Credo che già RESTARE FEDELI AL SIGNORE, nei tempi che vengono, sia tanto. Questa fedeltà ci porterà a vivere secondo i Suoi insegnamenti, non secondo certi insegnamenti religiosi riveduti e corretti da alcune chiese-organizzazioni apostate. Forse significa che ci ritroveremo in minoranza, che dovremo farci forza, che nella nostra debolezza dovremo appoggiarci solo al Signore. Può sembrare difficile, invece sarà la nostra forza: confidare solo in Dio! Cosa c’è di più bello? Beato chi arriverà a questo risultato! E’ questo il mezzo che Dio ha scelto per provare la nostra fede. Seppure ci sentiremo alle volte molto soli, in realtà non lo saremo, perché lo stesso Dio che ci manda la buona prova ci fornirà i mezzi per superarla. Non ci abbandonerà mai e realizzerà tutte le Sue promesse che costituiscono la base della nostra fede.

 

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