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CHI SONO I “TRANS”? Piccola scheda informativa di ausilio allo scritto “Trans e fede – 1” “trans-“ “Prefisso che indica attraversamento, mutamento, passaggio da un luogo a un altro o da una condizione a un'altra; si trova spec. in lemmi dotti o scientifici (transcodificare) e quasi sempre quando il secondo elemento inizia per vocale (transalpino); negli altri casi è stato modernamente sostituito dal pref. tras- (transportare-trasportare)” [dizion. sabatini-coletti] Transessuale anche abbr. “trans” è detto “ Di chi tende ad assumere comportamenti e tratti tipici del sesso opposto a quello cui appartiene per nascita, anche mediante la modificazione delle proprie caratteristiche anatomiche e fisiologiche” [dizion. sabatini-coletti] Il termine transgender ha assunto nella lingua italiana diversi significati a seconda degli ambiti in cui è usato. La sua origine è da identificarsi all'interno del movimento LGBT, nato negli Stati Uniti d'America intorno ai primi Anni '80, per indicare un movimento politico che contesta la logica eterosessista e genderista secondo la quale i sessi dell'essere umano sono solo due, che l'identità di genere di una persona debba necessariamente combaciare con il sesso biologico e che il tutto debba restare immodificabile dagli esseri umani. Il termine "transgender", quindi, nasce come termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo "stereotipo di genere" normalmente identificato come "maschile" e "femminile". (wikipedia) Il transgenderismo sostiene che l'identità di genere di una persona non è una realtà duale "maschio/femmina", ma un continuum di identità ai cui estremi vi sono i concetti di "maschio" e "femmina".In questo senso il transgenderismo è da considerarsi come un movimento politico/culturale che propone una visione dei sessi e dei generi fluida e che rivendica il diritto di ogni persona di situarsi in qualsiasi posizione intermedia fra gli estremi "maschio/femmina" stereotipati senza per questo dover subire stigma sociale o discriminazione.Da questo punto di vista sotto il termine "ombrello" di "transgender" possono identificarsi:
Nel tempo e nella trasposizione del termine nella cultura italiana la parola transgender ha assunto diversi ed altri significati che poco hanno a che vedere con l'origine del termine inteso come "movimento politico culturale". Questa seconda accezione è ormai diventata più popolare di quella originale. La traduzione italiana di transgender sarebbe transgenere, ma questo termine non si è radicato nell'uso comune nella nostra lingua e quindi un termine "importato" dall'inglese e lasciato in prevalenza immutato. Nella terminologia psicologica, psichiatrica, endocrinologica e legale il termine "transgender" viene utilizzato in termini semplificativi per indicare una persona transessuale non operata ai genitali. […] Un’altra accezione del termine "transgender" è quella che sostituisce il termine "transessuale", sovrapponendosi ad esso. La ragione, anch'essa nata all'interno del movimento LGBT o GLBT è da trovarsi nel fatto che il termine "transessuale" è di per sé impreciso, se non errato dal punto di vista clinico. In realtà qualsiasi persona operi una transizione sessuale, agisce sul "gender", sul genere sessuale e non sul sesso che, allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, è e resta immutabile. Quindi transgender può anche essere usato al posto di transessuale, peraltro cancellando la dicotomia fra "operati" e non operati che poco interessa il "gender" ma molto invece interessa il "sesso" di una persona. [wikipedia] torna allo scritto “Trans e fede – 1” - vai alla home
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