SOLO CINQUE ANNI PRIMA

Nel ricordo della bomba atomica sul Giappone, riflessione sugli avvenimenti storici e sugli inganni della propaganda - non sappiamo ricordare - prospettiva nella maturazione dei tempi messianici - di Renzo Ronca - 9-8-15 - h 11,15- (livello 3 su 5)

 

 

quello che rimase di Hiroshima

 

 

 

Ieri sera ho visto una parte di trasmissione in cui si parlava della vergognosa prima e seconda bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. A parte l’orrore (nella seconda bomba quella al plutonio nessuno considerò le migliaia e migliaia di morti civili che aveva causato la prima) e la discutibile scelta americana (secondo gli storici chi comandava in Giappone era già da tempo pronto ad arrendersi ed aveva mandato segnali in proposito, bastava trovare una forma dignitosa per non perdere la faccia di fronte al suo popolo) mi ha colpito la data: proprio in questi giorni del 1945.

Ho sempre considerato questo avvenimento ed altri della seconda guerra mondiale come lontani nel tempo: i Romani, il Risorgimento, la prima guerra mondiale, la seconda… poi c’era la mia vita in un presente sicuro, inattaccabile da queste storie del passato che in fondo erano solo sui libri.

Poi in un attimo ieri sera mi ha colpito quella data: 1945. Io sono nato nel 1950. Solo 5 anni di differenza da quel terribile bombardamento atomico, non su soldati o obiettivi militari, ma su civili vecchi donne e bambini di due grandi città, unico nella storia, che non si è più ripetuto, ma che ha messo l’uomo nella vergogna per sempre.

Solo 5 anni prima che io nascessi! A me era sembrata sempre un’eternità lontana nel passato invece erano solo 5 anni!

Se penso adesso 2015, al 2010 o anche al 2005, mi sembra un presente continuo.. cinque anni indietro non sono niente per una persona che ne ha 65.

 

Noi dimentichiamo troppo facilmente.

 

Da giovane con degli amici imbarcandoci a Bari attraversammo in macchina quasi tutta la Jugoslavia. Poi anche lì ci fu la guerra. Una guerra molto violenta, piena di odio; un odio che non si è ancora placato. Oggi siamo abituati a considerare i nuovi stati: Serbia, Croazia, Bosnia, Slovenia.. e della ex-Jugoslavia nessuno si ricorda più.

 

Anche il nord Africa anch’esso tanto vicino: Egitto, Tunisia, Libia, Marocco… sta cambiando sotto i nostri occhi con guerre continue.

 

La straordinaria ed inquietante offensiva dell’ISIS…

 

Israele…

 

La Grecia…

 

Le nostre grandi potenti nazioni occidentali non buttano più le bombe atomiche ma il loro cinismo non è cambiato: così come fanno le astutissime banche, le superpotenze occidentali indebitano, impoveriscono, riducono sul lastrico, e poi comprano a quattro soldi quello che può essere utile al loro potere alla loro ricchezza disonorevole.

 

Forse i giovani pensano che la maggior parte di questi fatti siano di un lontano passato, ma se ci si pensa bene magari sono solo “cinque” anni!

 

Più guardiamo le cose dall’alto, in maniera globale, e più ci rendiamo conto di quanto l’uomo sia ingenuo e di quanto il potere sia indifferente e spietato.

 

Con una campagna di stampa basata sull’attacco subìto dagli americani a Pearl Harbor, alimentando al massimo odio e rancore, il potere riuscì a convincere tutti che era bene il massacro di due città: tutti erano indifferenti al bombardamento atomico, anzi lo consideravano la giusta vendetta.

 

L’odio e il rancore assieme ad altri sentimenti facilmente gestibili dal potere sopravvivono al tempo che passa e sono facilmente “richiamabili” con appropriate campagne si stampa.

 

L’uomo non è obiettivo né per ricordare né per conoscere le verità.

 

Soprattutto in questa epoca, dominata dai sistemi mediatici, quasi nessuno riesce a pensare con la propria testa. Chi lo fa viene isolato e spesso rischia molto.

 

Nelle religioni non c’è differenza: l’uomo tende a fidarsi, a seguire, come un gregario. Basta che qualcuno senza scrupoli usi le prole giuste (molto simili a quelle della Scrittura) e ci sposta come mandrie di pecoroni in una direzione o nell’altra.  Ci sono chiese che sfruttano la semplicità e la buona fede di tante brave persone e le conducono “in nome di Dio” ad odiare il diverso, a “difendersi dal nemico”. Nemico che spesso poi è composto da altre persone a loro volta in buona fede che credono di agire “in nome di Dio”. Non esiste un dio che ci carica di odio! Il nostro nemico non è un altro uomo, ma l’ingannatore che semina malvagità travestita da giustizia.

 

Allora non ascoltiamo solo i commenti dei giornalisti (che sono quasi sempre pagati da qualche politico per i suoi fini) ma vediamo gli avvenimenti in una prospettiva più ampia, studiamo i fatti secondo le vicende storiche degli ultimi anni.  Sentiamoci partecipi della storia, perché per quanto ci possa sembrare retorico e banale, la storia la facciamo noi. Se la gente fosse più attenta alle verità rimaneggiate dai notiziari non succederebbero tante atrocità.

 

Barabba fu liberato con un’abile propaganda del potere giudaico che serviva solo a condannare Gesù. E’ stato provato che i Giudei non la pensavano come il sinedrio ed erano a favore di Gesù, ma l’inganno fomentato dai sacerdoti, che facevano leva sulla legge male interpretata e sull’odio contro i Romani,  corruppe e condizionò molti.

 

Non importa se siamo solo una minoranza: davanti al Padre è importantissimo il nostro pensiero e le nostre scelte. Il Signore sta per tornare, dunque schieriamoci dalla parte giusta: la parte giusta sta nel contenuto del Vangelo, non nella lettera della legge religiosa o politica-sociale.

 

C’è una volontà maligna che da Caino in poi ci ha sempre spinto all’odio, ad uccidere per invidia o per una falsa idea di giustizia. C’è un anticristo che manipolerà le nostre opinioni in modo che quando lui dice “guerra, odio” noi percepiamo “pace, giustizia”. Vigiliamo, svegliamoci perché l’odio “giusto” che approvò la bomba atomica, in fondo potrebbe essere solo di “cinque anni fa”.

 

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