Memoria di guerre e prigionìe - Memoria dell'uomo

 

Oggi si parla di guerra mondiale con troppa superficialità – Questa generazione non sa cosa significa -  L’esempio di un pezzo di memoria presa dal dimenticato campo di concentramento di Vetralla (VT)

di Renzo Ronca - 4-9-13-

 

 

 

 

[fotoPIC – Una immagine di uno dei 13 edifici del  dimenticato campo di concentramento di Vetralla (VT); terzo in Italia per importanza e capienza, attivo nel 1942-43, in grado di ospitare 4000 prigionieri. Vedi imm ingrandita]

 

 

 

 

Le nazioni potenti parlando di democrazia da esportare finiscono purtroppo per diffondere solo guerre.

 

In questi anni abbiamo assistito a diversi interventi  militari congiunti, gli ultimi nell’area mediterranea. Altri interventi congiunti (a torto o a ragione) vengono oggi ipotizzati  dalle nazioni,  anche a rischio di guerre mondiali.

 

Da quando fu scritta questa pagina  (4-9-2013) ad oggi (30-4-2019) le cose sono molto peggiorate. Attualmente è in atto una specie di guerra civile in Libia con sovvenzioni aiuti ed interessi nemmeno tanto nascosti di grosse nazioni importanti. Inoltre le corruzioni e gli egoismi personali di molti politici di governi recenti hanno favorito l'insicurezza, la violenza, il ritorno a regimi razzisti dimenticati. Le scuole che non sanno educare all'uso delle pericolose tecniche mediatiche di comunicazione e non sanno insegnare la storia, sono senza dubbio tra le cause  principali sociali del nostro degrado, unito alla incapacità dei politici. Le chiese purtroppo non aiutano il ricordo della nostra memoria biblica, per cui inevitabilmente andiamo tutti alla deriva. Solo ritrovando Dio potremo ritrovare le motivazioni e la speranza del vivere, "ma quando il Figlio dell'uomo verrà, troverà la fede sulla terra?" (Luca 18:8b) [RR]

 

Guerra “preventiva”, guerra “in difesa dei diritti dell’uomo”, “guerra per la pace”.. a volte certi termini ci lasciano perplessi per le loro contraddizioni.  

Eppure, anche studiando le profezie bibliche, noi è in quella direzione che ci stiamo avviando: verso la guerra.

 

Forse sarà ineluttabile il futuro della terra, ma noi cristiani abbiamo diverse possibilità di affrontare la cosa; la prima è capire.

 

Ma come si fa a capire in senso cristiano? 

La base per capire sta nella memoria, nel ricordare gli errori passati e nello studiare le profezie bibliche  che riguardano il nostro futuro.

 

Prima di tutto l’uomo dovrebbe ricordare cos’è una guerra. Ma in questa epoca dove l’insegnamento della storia viene diminuito persino nelle scuole pubbliche, è davvero difficile capire cos’è la guerra. L’apprendiamo in via mediatica dalla TV o da internet, dove la ricerca del sensazionalismo giornalistico ti fa apparire le cose atroci come se invece fossero normali, come un giochetto da fare al computer.

 

“..la polvere, il sangue, le mosche, l’ odore.. e tu, tu la chiami guerra e non sai che cos’è, e tu, tu la chiami guerra e non ti spieghi il perché” diceva una canzone. (1)

 

La guerra è morte, ingiustizia, dolore, prigionìa…

 

C’è un meccanismo subdolo e sottile che vuole l’uomo senza memoria, lo vuole stupido e ingenuo.

“Stupido” perché senza ricordare non c’è passato, senza passato non c’è esperienza, e senza esperienza non c’è saggezza nelle decisioni. L’uomo che non ha cura del suo vissuto dunque non mostra di essere intelligente.

“Ingenuo” nel senso negativo, cioè con nessuna difesa o vigilanza verso gli inganni, perché essendo condizionato dai mass media, l’uomo viene condotto al guinzaglio da chi ha il potere; egli arriva così a fidarsi più di queste persone che di Dio.

 

Questo meccanismo nasconde le fonti del ricordo e alla fine l’uomo è convinto non ci sia più nulla da ricordare.

Che decisioni può dunque elaborare se non ha nulla in memoria? L’uomo ha sempre più una mente vuota di significati e allo stesso tempo piena invece di inutili “effetti speciali”.  

 

L’uomo ha dimenticato la guerra ed il passato perché è stato vinto e chi lo ha vinto lo vuole mantenere così.

Se un potere maligno mantiene così l’uomo è perché così l’uomo è più docile e fa quanto viene sollecitato a fare dal mondo, che a sua volta è controllato dal diavolo. (Luca 4:5-6)

 

La schiavitù è l’eredità dei vinti, sia essa fisica o morale.

 

Noi abbiamo dimenticato l’Egitto di Mosè. In un certo senso noi tutti che crediamo in Dio fummo schiavi in Egitto. 

La liberazione divina non fu capita se non dopo molto tempo. Ancora oggi non si sa quante persone siano realmente libere e quante altre inesorabilmente prigioniere del peccato senza che se ne rendano conto

 

Ci riflettevo in questi giorni quando passando in una zona del mio paese ho rivisto le rimanenze di un grande campo di concentramento in uso durante la seconda guerra mondiale, rimasto nell’oblio fino a pochi anni fa.

 

Molto ci sarebbe da dire su questo “oscuramento storico” e sulle sue responsabilità; resta il fatto che le generazioni del dopoguerra, diciamo dal 1950 in poi, non sapevano nulla di questo campo di concentramento. Solo recentemente, nel 2009, una paio di studiosi ricercatori hanno comprovato la sua esistenza al mondo (2) 

 

Se una scolaresca venisse oggi a visitarlo (se facessero in tempo prima del degrado e dello sciacallaggio edilizio attuale) gli studenti vedrebbero dal vivo gi ambienti dove sono vissuti i prigionieri.  Vederli, visitarli, entrarci dentro toccare con mano è diverso dal sentire parole.

 

Quegli studenti sentendo poi parlare di guerre con tanta superficialità dai giovani politici, forse avrebbero qualcosa da obiettare. Forse non sarebbero passivi perché nella loro memoria si è acceso un ricordo, un vissuto dei loro genitori che adesso fa parte anche di loro stessi.

 

La Bibbia è la stessa cosa. C’è un tentativo di affossarla, lasciarla dimenticata tra rovi, fichi selvatici e lucertole.

 

Cerchiamo di non dimenticare mai il nostro passato, quando “fummo schiavi in Egitto”, quando Dio ci liberò.

 

Questo ricordo dell'uomo prigioniero che può essere liberato, è fondamentale per capire ed aspettare il rapimento prossimo di quelli che il Signore salverà.

 

NOTE

 (1) Canzone dall’album di Fabrizio De André “Tutti morimmo a stento” del 1967.

 (2) “Il campo sorgeva su una superificie di 4-5 ettari e attualmente sono rimasti in piedi, alcuni in buone condizioni, altri diroccati, 13 edifici. Il campo poteva ospitare 4.000 prigionieri, militari e sottufficiali catturati dai nazifascisti. I lavori, eseguiti dal Genio Militare, inziarono nell'aprile 1942. Il 1° luglio il campo spalancò le sue porte ai primi 250 prigionieri inglesi. Nel novembre successivo se ne aggiunsero altri 1.656 ma il lager arrivò a contenere circa 3.300 detenuti, probabilmente tutti britannici. In quel momento risultava essere il terzo in Italia e il primo nel Lazio per numero di prigionieri. La struttura, soppressa il 22 dicembre 1942, fu chiusa il 3 gennaio 1943, di fronte alla temuta invasione nemica.” (tratto da http://www.forzearmate.eu/dblog/articolo.asp?articolo=282)  - Altre fonti:

A) www.campifascisti.it/scheda_campo.php?id_campo=359;    

B)www.ilmessaggero.it/home_roma/regione/vetralla_scoperti_documenti_su_campo_di_concentramento_reclusi_3300_militari/notizie/40409.shtml;   

C) http://www.youtube.com/watch?v=U2eTRYCeDA4   

 

CORRELAZIONI

POTERE E CONDIZIONAMENTO TELEVISIVO

La Bibbia: memoria dell'uomo da riscoprire

 

 

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