Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

Come realizzare una passeggiata "full immersion" per ascoltare Dio nella natura

di Renzo Ronca - (18-12-12)-19-12-15 - h.9- (Livello 1 su 5)

 

 

 

(segue)

Dopo esserci assicurati di avere: 1) una Bibbia in tasca o nello zainetto; 2) il nostro quaderno con la penna; 3) la macchinetta fotografica con batterie cariche; possiamo  iniziare la nostra passeggiata.

Scegliamo un posto bello: in campagna, al mare d’inverno, in un parco della città… insomma un posto tranquillo, quieto, piacevole.

Da soli o in compagnia? Io sono sempre andato da solo perché così so vivere più intimamente la spiritualità e perché penso che i momenti di preghiera siano molto personali, però immagino che possano esistere coppie in grado di condividere queste percezioni, pur sapendosi momentaneamente isolare quando il loro cuore è vicino a Dio. Se così fosse sarebbe una bella cosa. Consiglierei se si è più di uno, di camminare comunque da soli, non distanti ma da soli, in un prezioso silenzio ricco di pace interiore. Accortezza per le donne sole: per motivi di sicurezza non è consigliabile che una donna da sola vada in posti isolati, a meno che non si tratti di luoghi recintati e garantiti da una qualche struttura.

Come camminare

Nessuna fretta! Passi normali e lenti. Non viene spontaneo essere calmi a chi come noi è abituato a correre per il lavoro, per il bus, per gli appuntamenti… si ha sempre paura di non fare in tempo. Invece in questa passeggiata non abbiamo alcuna premura. Camminiamo piano, indugiando, fermandoci spesso davanti ad un fiore, ad un oggetto curioso, un albero rigoglioso… Camminando sentite il piede sulla terra che affonda e poi si solleva, prima uno, poi l’altro… il corpo si sposta… sentite il corpo come fluido,  caldo, elastico.

Come respirare

Respiri regolari, abbastanza lunghi, senza spezzettarli. Ogni tanto riempite d’aria i polmoni trattenendola qualche secondo, poi lasciatela uscire piano.. Provate a percepire il battito del cuore… un battito regolare e tranquillo.

I sensi: i profumi

Ogni luogo ha un suo profumo particolare: l’umidità salata dello scirocco al mare, l’odore della terra bagnata, piante d’alloro, finocchi selvatici… è bello fermarsi e sentire questi odori.. E’ come essere più completi.

I sensi: la vista

C’è un colpo d’occhio inziale appena iniziamo la passeggiata: è come uno sguardo che abbraccia tutto. Facciamo in modo di gustarlo appieno questo sguardo totale, perché subito ci fa essere parte dell’insieme.

Poi camminando facciamo in modo di lasciare libera le percezione dei colori degli oggetti dei movimenti… quel colore di quei fiori… quei rami che il vento fa muovere.. quegli uccelli che volano…

I sensi: udire

Se il posto è ben scelto non ci saranno rumori fastidiosi: il vento, il mare, un canto di gabbiani o il garrire delle rondini… immergiamoci in questi suoni.. portandoli alla coscienza: ecco questo è il vento, è debole, è forte, sussurra, urla, accarezza…

Ed ora ricapitoliamo unendo tutte le percezioni nella ricerca dell’armonia

Siamo scesi dalla macchina, le nostra scarpe da ginnastica sono sulla terra… è asciutta, sabbiosa, bagnata, è un prato, sono dei sassolini… provare a percepirli

Camminiamo lentamente ed intanto osserviamo questo cielo azzurro… c’è una nuvola bianca laggiù..  sembra una mucca che sta pascolando.. il verde, quanti tipi di verde hanno queste piante… il verde dei prati, quello degli alberi… i rami più giovani e flessibili, quelli più vecchi e robusti…

Tra i rami soffia una brezza mattutina fresca e gradevole, sembra dire “ciaaaaoooooo…”

Margherite gialle e bianche bellissime… e vicino dei fiorellini piccoli piccoli, e questa pianta profumata….

Due uccelli lontani volano insieme…

Ed io Signore sono qui con Te…

Camminiamo ancora un po’…  Una pianta bellissima con una farfalla colorata… apriamo la macchinetta fotografica…. Click! E questa vicino che profuma di menta…  Click!

Una specie di capanno costruito con assi di legno… Click!

Ecco un posto che sembra comodo e riparato dal sole e dal vento.. sediamoci qui.

Prendiamo la nostra Bibbia e mentre l’apriamo, lodiamo e ringraziamo il Signore per questo bel momento che ci ha donato….

Scorriamo lentamente sulla Scrittura così come camminavamo prima,  leggeri in questo posto quieto… ecco la vista d’insieme della pagina, ecco il suono della voce di Dio, ecco il profumo e la tranquillità… e il nostro cuore è come toccato da questo ascolto della natura di fuori e dallo Spirito nella profondità.

Soffermiamoci su quel passo particolare come abbiamo sostato in quel cespuglio di fiori…

Scriviamolo sul quaderno.

Restiamo silenziosi e quieti per qualche minuto, senza fare niente. Osserviamo. Ma non rimaniamo nei pensieri di sempre…  Osserviamo coscienti di osservare, valutando mentalmente ciò che vediamo.. c’è un piccolo cane che fa le feste alla sua padroncina saltando e abbaiando… un aereo nel cielo… quel signore che fa footing…

Lasciamo posare tutto questo…

Alziamo il nostro pensiero verso Dio…

In modi misteriosi, non catalogabili, lo Spirito di Dio saprà scendere nei nostri cuori e comunicare le espressioni di Dio. Le espressioni di Dio che abbiamo letto, quelle che abbiamo visto nella natura, quelle che il Signore aveva già sospinto nel nostro cuore durante la notte e non riuscivamo a capire bene… Ecco, tutto questo viene “macinato” insieme come i chicchi di grano, poi con l’acqua dello Spirito di Dio viene impastato e comincia a lievitare…

Scriviamo sul quaderno i pensieri che ci vengono in mente. Come appunti, come fossero “pensierini” brevi.

Nel corso della giornata, o quando Dio vuole, ecco che “il pane” è pronto e possiamo mangiarlo. I significati che erano sospesi nell’aria, nella mente, assumono una forma precisa e una comunicazione precisa che in qualche modo meraviglioso solo noi possiamo cogliere, perché quel pane santo si è adattato alla nostra natura, alla nostra limitatezza. E seppure limitati, “mangiandolo”, assaporando i messaggi del Signore, ecco che siamo trasformati nella Sua sostanza; e pure noi siamo pane quando ci capita di dividere quel cibo con altri.

(continua)

 

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