PERCHÉ DIO NON INTERVIENE SEMPRE CONTRO GLI INGANNI DI SATANA? - Riflessioni ampie a partire dalla lettera di Giuda p.3- di Renzo Ronca – 18-9-18

 

 

La volta scorsa ci eravamo lasciati con un intrigante interrogativo:  “ma se è Satana che manipola l’uomo inserendo nelle religioni o nelle denominazioni elementi distorti di fede, come mai Dio non è intervenuto o non interviene?”

 

In realtà la domanda posta così non è corretta: non è vero infatti che Dio non è intervenuto e non interviene, Egli è stato sempre accanto all’uomo e ha sempre cercato di rivelarsi  in varie forme via via più evidenti; Dio c’era e c’è; è intervenuto ed interviene; se mai c’è da capire COME interviene oggi e SE CONTINUA AD INTERVENIRE PER TUTTI allo stesso modo e FINO A QUANDO interverrà. La questione allora è più complessa. Per svilupparla dobbiamo suddividerla in alcune riflessioni separate e concatenate;

 

a) Non dobbiamo mai dimenticare che Dio agisce in base ad un Suo progetto (che possiamo chiamare “progetto-salvezza”) per l’uomo terreno e questo progetto -seppure nell’arco di millenni- ha un inizio, una evoluzione ed una fine. Questo significa che l’Eterno non agisce in base ai NOSTRI progetti egocentrici, per quanto logici e avanzati ci possano sembrare. Il Suo piano è quello di darci la possibilità di staccarci da questo sistema di cose corrotto (“santificazione” “mettere a parte” tutti i credenti), in modo per poter accogliere il secondo avvento di Gesù con tutto il nostro essere (spirito anima e corpo: “Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” 1Tessalonicesi 5:23)

 

b) Questo progetto di salvezza (salvezza da un mondo destinato a finire) che ci porta alla vita eterna per i meriti di Gesù, ci viene proposto come recupero di un errore passato dell’uomo (il peccato originale nell’Eden), come una scelta nel nostro presente, non siamo obbligati a seguirlo. Tale proposta, venendo da Dio, esprime ovviamente quella che chiamiamo la verità di Dio, ma sappiamo che di verità nel mondo ce ne sono tante, spetta a noi valutare e scegliere quella in cui crediamo. Su questa scelta ci giochiamo la possibile vita eterna, quindi non è il caso di essere superficiali. Il progetto di Dio rivolto all’uomo potrebbe essere semplificato in questo modo, come se ci dicesse: «ti sei cacciato in una realtà terrena in cui tutto è destinato a morire, questo non si può cambiare perché la terra così com’è, è sottoposta alla morte. Cambierà dopo, quando farò terra nuova e cieli nuovi. Adesso hai la possibilità di fare la tua scelta e di cominciare a predisporti –per fede- a tornare a me, per fiducia, se vuoi tornare. Poi questa fede in me diventerà trasformazione vera e propria di tutto il tuo essere ed avrai un corpo adatto alla nuova creazione che sta per avvenire ed entrerai in quella che chiami “eternità”, dove sono anche Io. Per poterlo fare però devi decontaminarti da tutte le estraneità che la tua persona ha accumulato, perché queste estraneità, che puoi chiamare “peccato”, non potranno entrare nel nuovo sistema di cose che sto per fare. Fai la tua scelta e, se accogli il mio progetto di ritorno, rimani coerente ad esso senza deviare; rimani fermo per tutto il tempo che ci vorrà. C’è un tempo stabilito infatti perché tu possa fare le tue scelte e questo tempo volge al termine»

 

Da questa proposta di salvezza possiamo riflettere su molti punti. Uno ad esempio è che il tempo non appartiene all’uomo, ma a Dio. Se è vero quello che Lui dice infatti, questo sistema di cose che ci sembra “la realtà”, non è altro che uno spazio provvisorio, relativo, in cui la terra è solo un luogo di “quarantena” per le anime, per dare modo di salvarsi a chi vuole essere salvato, portato via, nella casa di Dio; e questo prima che tutto venga distrutto dal virus mortale del peccato che lo sta consumando.

Certo nel mondo esistono tante verità come dicevamo. Questa è quella di Dio; e tutti noi, chi in un modo chi nell’altro, siamo di fronte alla scelta.

 

c) Dio continuerà a perdonare per sempre? No. Proprio perché l’uomo è in uno stato di trasformazione maturazione e crescita spirituale, finalizzata ad un obiettivo (salvezza-eternità) da una parte, e di degrado fisico morale e spirituale dall’altra, questo stato è in movimento e non durerà sempre.  La fase terrena dell’uomo rientra in un periodo preciso di tempo, oltre il quale non si potrà più andare, perché questo sistema di cose è destinato a finire: “quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perché la figura di questo mondo passa” (1Corinzi 7:31), cioè «Sta per sparire come una visione fuggevole che passa innanzi agli occhi, «la figura di questo mondo» (gr. lo schema), ossia tutto quello che dà al mondo attuale ed alla vita terrestre i suoi lineamenti, la sua fisionomia distintiva. “Ma noi aspettiamo, secondo le sue promesse, dei nuovi cieli ed una nuova terra, ove abita giustizia” 2Pietro 3:10-13; Apocalisse 21.» (1) In pratica, per dirla in modo semplice, i tempi di Dio maturano e dividono già le persone (2); ci sarà presto un momento in cui o si è “dentro” o si è “fuori”, senza appello.

 

d) E adesso, Dio perdona tutto? No. Vi è un limite per i peccati commessi in base alla nostra maturità e consapevolezza; uno in particolare non può più essere perdonato: quello contro lo Spirito Santo (Matt 12:31; Marco 3:28-30; Luca 12:10);  e questo non perché Dio sia ingiusto o perché non sia in grado di farlo, ma semplicemente perché così ha stabilito. Dovremmo finalmente renderci conto della bontà e della severità di Dio (3). che Dio sia buono è vero, ma è anche un Dio Giusto e la sua giustizia si basa su un preciso modo di vedere il bene e di giudicare il male. Tra bene e male non ci possono essere compromessi perché nella nuova creazione non esisterà più il male. Noi dobbiamo prendere molto seriamente tutto questo perché possiamo trovarci, in base alle nostre libere scelte, da una parte o dall’altra e dobbiamo essere consapevoli di cosa questo comporti.

Cerchiamo di spiegare in estrema sintesi cosa si intende per “imperdonabile bestemmia contro lo Spirito Santo”: Dio Spirito Santo può guidare correggere esortare consolare l’uomo in modi sublimi. Ma l’uomo può consapevolmente soffocare escludere rifiutare questi “pungoli” (che a volte ci mandano in crisi perché ci costringono a metterci in discussione). Questa esclusione dello Spirito Santo volontaria e consapevole da parte dell’uomo, può raffigurarsi in un peccato non più sanabile.  «semplificando al massimo, l’offesa al “Dio Padre Legislatore”  (1 Persona) può  essere perdonata per i meriti di “Dio Figlio Conciliatore” (2 Persona).  Coloro hanno offeso ripudiato Dio Figlio, possono essere perdonati con Dio Spirito Santo  (3 Persona) che, lottando dentro di noi e "pungolandoci", cercherà di ricondurre la grazia nell’anima. Ma se una persona, consapevolmente e volutamente, non smetterà di lottare e contrastare lo Spirito Santo, anzi si inacerbirà sempre più contro di Lui, chi potrà più perdonarlo? A quanto ne sappiamo non ci è data una Quarta Persona.» (4)

 

Allora in conclusione agli interrogativi inziali sul perché Dio non interviene contro l’ingannatore, possiamo dire che Dio è sempre intervenuto con potenza nella storia dell’uomo ed in diversi modi: Nell’AT testamento con i profeti e la Legge, con Cristo nella riconciliazione, con lo Spirito Santo nell’attuale periodo di grazia…. Ma primo: il periodo di grazia ha un termine, non durerà per sempre; lo stesso Spirito Santo verrà ritirato dalle terra dopo il rapimento; secondo: ogni persona nell’arco della sua vita ha o ha avuto o avrà l’aiuto necessario per capire e convertirsi, ma non è detto che il pentimento a cui potrebbe arrivare tramite lo Spirito Santo possa essere per l’uomo sempre accessibile: la nostra durezza potrebbe a un certo punto stancare Dio o soffocare o “spegnere lo Spirito Santo” (1 Tess 5:19) già prima della fine della nostra vita terrena. Ed in quel caso preferisco non pensare a cosa ci potrebbe succedere senza più questo Intercessore divino.

 

Se tutto questo ci ricorda il “timor di Dio” (5) è un bene. Tuttavia ritornando alla nostra prima domanda: “Perché non abbiamo ascoltato gli avvertimenti biblici contro l’apostasia?” dobbiamo accennare ad un altro motivo che potrebbe impedire la comprensione di alcuni….  Potrebbero certe persone non capire gli avvertimenti biblici, perché Dio stesso potrebbe aver chiuso quella mente per un qualche motivo, affinché non si convertano?

(continua)

 

 

 

 

 NOTE

(1) Tratto da Le Epistole di S. Paolo ai Corinzi Traduzione e commentario E. Bosio (Ristampa della Edizione originale 1900) Torre Pellice, Libreria Editrice Claudiana, 1938. (versione on line laparola.net)

 

(2) Matteo 10:32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 34 Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. 35 Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; 36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. (Una brevissima ns spiegazione di qs passo è in GESU’ PACE E DIVISIONE )

 

(3) Le predicazioni attuali sono basate su un Dio “buonista” che ama e perdona tutti a prescindere. Ricordo che Dio è anche quello del giudizio. “Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso”. Romani 11:22

 

(4) Tratto dalla nostra pagina:  PERCHÈ IL PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO NON PUO’ ESSERE PERDONATO E IN COSA CONSISTE?

 

(5) Il “timor di Dio” non è il “terrore di Dio”. Per approfondire può aiutare una ns pagina: TIMORE DI DIO -

 

 

 

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