LA SPADA DELLO SPIRITO CHE E’ LA PAROLA DI DIO (parte 1)

- Da "L'armatura del cristiano" -  Efesini 6:10-18 - di Renzo Ronca - (19-5-15) - 6-4-21

 

 

 

 

 

“Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio;” (Efes 6:17)

 

Il nostro è il Dio dell’amore ma anche il Dio degli eserciti, non ci meravigliamo dunque se in questa similitudine dell’armatura del cristiano che usa Paolo, la Parola di Dio è vista anche come una spada, un’arma invincibile da usare contro il nemico, da impugnare, da usare. Infatti se il cristiano dovesse solo difendersi, passerebbe tutta la vita in un stato passivo osservando le mosse del nemico, senza iniziative, con il timore continuo di un attacco; in una maniera o nell’altra il nemico lo terrebbe comunque sotto controllo, cioè in stato di inattività. Ma non per questo ci ha risvegliati il Signore. Dopo l’acutezza della vigilanza e la stabilità di una difesa per la fede, dobbiamo contrattaccare per vincere, perché il nostro Signore è uno che ha lottato contro forze inimmaginabili ed ha  vinto.

 

Nel combattimento, se la salvezza è come un elmo che protegge la parte “superiore” del nostro essere (l’intelletto, dove si formano i pensieri e le scelte consapevoli, dove si mantiene l’integrità di una scelta), l’arma che qui ci viene raccomandata è la spada dello Spirito Santo, vale dire come dice Paolo stesso, la parola di Dio.

Dio Spirito Santo infatti ci fornisce i mezzi per combattere e vincere per mezzo della Sua Parola che è nella Bibbia.

 

Ma come si usa questa spada, come si impugna? Lo vediamo subito dopo, nel versetto 18: Pregando in ogni tempo con vigilanza e perseveranza.

 

La Parola di Dio si apprende anche con la perseveranza nella lettura giornaliera della Bibbia, che ci permette di avere familiarità con quanto vi è scritto.

 

Leggendo, ascoltando, elaborando ogni giorno gli insegnamenti della Scrittura biblica noi ci formiamo e cresciamo gradatamente, fino a poter richiamare alla mente questi insegnamenti per difenderci da ogni insidia e per vedere il nostro futuro radioso in modo da ricavarne speranza e consolazione.

 

C’è un esempio biblico di combattimento (Gesù tentato dal diavolo nel deserto)  in cui viene usata la Parola di Dio sia da Gesù che da Satana in Matteo 4:1-12. (1)

Studiando a fondo questo episodio si vede che la vittoria di Gesù non sta solo nella conoscenza a memoria della scrittura (cosa che anche Satana ha) ma nella sapienza e potenza dell’uso che deriva da una grande maturità di fede. (2)

 

Tale maturità si acquista in un ascolto continuo della Parola del Signore elaborata dallo spirito nostro e dallo Sp stesso di Dio che trovano una risultante nella coscienza di essere.

La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio. (Romani 10:17)

 

La spada-parola-di-Dio non è solo una raccolta di insegnamenti, è molto di più, ed è difficilissimo esprimerlo con le nostre povere parole umane: “Parola di Dio” non è solo un suono, una comunicazione, una forma verbale, ma è molto di più: È UNA ESTENSIONE DINAMICA DI DIO STESSO. “La parola di Dio infatti è vivente ed efficace” come dice in Ebrei 4:12-13  La parola di Dio infatti è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed è in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore.  E non vi è alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.” (vedi anche “La Parola di Dio è vivente ed efficace” )

 La spada in questione, come il “gladio romano”, era un’arma efficientissima: maneggevole e veloce incideva con la punta, penetrava e poteva tagliare in alto e in basso (a due tagli).

 

Così la Parola di Dio penetra ovunque come il bisturi affilatissimo di un chirurgo e recide perfettamente la parte malata lasciando la parte sana in modo che possa rimarginarsi e crescere. Essa agisce in due tagli verso l’alto e verso il basso, nei luoghi terreni e nei luoghi spirituali cioè in maniera conscia consapevole e in maniera inconscia inconsapevole.

 

La maniera conscia si ha normalmente quando magari siamo attratti verso un comportamento che la coscienza riconosce come estraneo a Dio, cioè come “peccato”. In questo caso attiviamo da soli, con la nostra buona volontà, la preghiera per il conforto nella parola del Signore.

 

La maniera inconscia è quando la Parola stessa si fa protagonista e si presenta per darci soccorso.

Faccio un esempio: Non molto tempo fa ero gravemente appesantito fisicamente e moralmente per vari motivi; il perdurare di questo stato -che non ho saputo prevenire- mi ha portato una notte a provare una forte disperazione dentro al mio cuore. Dentro di me ho gridato al Signore la mia amarezza come può fare uno che si sente abbattuto. E’ stata una nottata molto difficile piena di conflitti spirituali interiori. Verso l’alba un breve sogno molto intenso, quasi una visione, si è messa in risalto su tutto: era come se una parola mi arrivasse, nitida, breve, efficace fino alle mie profondità dei pensieri più nascosti; la parola mi diceva. “Confida nell’Eterno in ogni tempo”.  Nella mattinata, appena sveglio, sono andato subito a ricercare questa parola nella Bibbia trovando più di una conferma. Quello che mi ha colpito è stato quel “in ogni tempo”; la Parola stessa dunque, in maniera inconscia era penetrata “viva” dentro al mio essere fino a dividere il bene dal male: “Infatti la parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore”. (Ebrei 4:12). La Parola di Dio Spirito Santo in pratica –visto che io ero caduto nell’errore e non riuscivo a raggiungerLa- era arrivata a me scavalcando il peccato della disperazione, insegnandomi che anche nel tempo più brutto che ci sia, io devo continuare a confidare nell’Eterno. Lode a Dio che ci fornisce la grazia di una Parola viva!

 

(continua) 

 

  

 NOTE

(1) “1 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. 2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. 3 E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». 4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"». 5 Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, 6 e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: "Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo, ed essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti con il piede contro una pietra"». 7 Gesù gli rispose: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». 8 Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendogli: 9 «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». 10 Allora Gesù gli disse: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"». 11 Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.” (Matteo 4:1-12)

 

(2) Non sempre è bene accettare combattimenti verbali con chi ha dottrine diverse. Ci sono spiriti e persone che usano questo sistema per distoglierci dall’essenzialità biblica e portarci a fare disquisizioni inutili su dottrine fuorvianti. Recentemente ad esempio una persona mi ha contattato più volte per indurmi a discutere sui “nomi di Dio”. Dopo un paio di garbati avvisi ho preferito interrompere sul nascere una quesitone che non sarebbe finita più e ci avrebbe portati fuori dalla centralità del messaggio cristiano che è la salvezza ed il prossimo ritorno del Signore.

 

 

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