«Ho cancellato le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati come una nuvola; torna a me, perché io ti ho redento». (Isaia 44:22)

Come può una persona tornare libera se non si rende conto di essere stata liberata? E come se ne renderà conto se non crederà ai messaggeri che parlano di salvezza? Il problema di chi vive in uno stato di prigionia troppo a lungo è che poi quello stato diventa come quotidianità del vivere, una realtà radicata come fosse normale. Noi abbiamo perso la nostra dignità di figli di Dio e consideriamo normale vivere attratti dalle passioni e negli istinti. Questi istinti vengono coperti da filosofie o da una vernice opaca che chiamiamo “progresso”, ma la verità è che senza Dio non distinguiamo più il bene dal male ed andiamo incontro alla morte anziché alla vita. Per ritrovare noi stessi abbiamo solo un mezzo: aprirci all’amore di Dio, il quale ci farà tornare in mente le nostre origini, quando Lui stesso ci formò. Gesù ha già pagato ogni nostro errore col sangue, la strada è aperta, torniamo!

R.R.

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