Neemia 3:1 «Eliasib, sommo sacerdote, si mise al lavoro con i suoi fratelli sacerdoti e insieme costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i battenti; … 2 Accanto a Eliasib lavorarono gli uomini di Gerico, e accanto a loro lavorò Zaccur, … 3 I figli di Senaa costruirono la porta dei Pesci, … 4 Accanto a loro lavorò alle riparazioni Meremot, figlio di Uria, figlio di Accos; accanto a loro lavorò alle riparazioni Mesullam, figlio di Berechia, figlio di Mesezabeel;   …..  

 Quando per la prima volta il Signore si rivelò al mio cuore, attraverso la Scrittura mi fece capire che anche io dovevo ricostruire un tempio, ma non sapevo cosa volesse dire. Mi fece poi capire che si trattava del mio corpo, della mia persona che era come crollata. Un poco alla volta, lentamente, mi indicava come restaurare in me quello spazio a Lui riservato, quella città santa che poi la Sua presenza avrebbe abitato.

Il capitolo 3 di Neemia apparentemente sembra solo un lungo elenco di persone che lavorarono per ricostruire le mura di una città distrutta. Sembra solo un elenco pignolo esagerato con tutti i nomi di tutti gli operai per tutti i lavori di riedificazione. Penso che il significato sia che Dio ha scritto per sempre i loro nomi, in modo preciso, molto preciso, affinché non si possano confondere con altri. Quelle persone che hanno lavorato per riedificare Gerusalemme, simbolo della città di Dio, saranno da Lui ricordate per sempre. COSÌ ANCHE NOI, che oggi riedifichiamo i nostri cuori sulla forma che Dio ci ha dato, non passiamo inosservati, non siamo dimenticati davanti al Signore. Ci conosce uno ad uno e non scorderà il nostro lavoro.

R.R.

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