“Un uomo piantò una vigna, la affidò a dei vignaiuoli…" [questi poi cacciarono e picchiarono tre suoi servitori] “allora manderò mio amato figlio” ma essi l’uccisero per impossessarsi della vigna  (Luca 20:9-16)

Il padrone della vigna di questa parabola è Dio e la vigna è la Sua  casa di preghiera che doveva portare frutto «Sta scritto: "La mia casa sarà una casa di preghiera", ma voi ne avete fatto un covo di ladri» (Luca 19:46). I vignaioli sono i lavoratori del Signore a cui Lui ha a affidato la Chiesa, cioè la cura del Suo popolo, l’amministrazione della Sua Parola, le attività del Tempio dei nostri cuori, dove c’è la rivelazione dell’Eterno. Purtroppo queste persone invece di continuare il loro lavoro per il Signore hanno cominciato a voler possedere le anime, il tempio stesso, la Bibbia stessa. Questo appropriarsi della Parola e gestire le persone per un arricchimento personale ha causato l’ira dell’Eterno che comincerà proprio dalla Sua Chiesa a riportare la giustizia. Come Gesù nella sua prima venuta per prima cosa cacciò i mercanti dal tempio, così anche ora il Signore per prima cosa sta purificando la Sua Chiesa. La Chiesa infatti non appartiene a nessun uomo ma è la vigna di Dio e noi siamo quelli che porteranno molto frutto. Guai ai pastori e ai preti che si sono appropriati delle anime e della Parola per esaltare se stessi! Il Signore sta per cacciarli fuori prima del rapimento dei credenti.

R.R

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