Tu l'hai già visto; è colui che parla con te, è lui
“Gesù udì che lo avevano cacciato fuori; e, trovatolo, gli disse: «Credi nel Figlio dell'uomo?» Quegli rispose: «Chi è, Signore, perché io creda in lui?» Gesù gli disse: «Tu l'hai già visto; è colui che parla con te, è lui». Egli disse: «Signore, io credo». E l'adorò. Gesù disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi». " (Giovanni 9:35-39)
Il carattere di questo uomo nato cieco e poi guarito da Gesù è molto interessante: egli non bada a tante dottrine; per lui chi l’ha guarito viene certamente da Dio altrimenti Dio non l’avrebbe esaudito (vv.30-33); e non si spaventa davanti ai sacerdoti e scribi, anzi risponde loro con decisione ed ironia, in maniera forte corretta e decisa, difendendo Gesù pure se non lo conosceva. Il tono dell’uomo cambia completamente davanti a Gesù e diventa riconoscente e rispettoso, e quando il Signore gli rivela la Sua natura divina, egli con semplicità crede e l’adora. Questo uomo è il prototipo del cristiano “nato di nuovo” a cui il Signore si rivela. Riflettiamo su tutto l’episodio dove i ciechi sono proprio scribi farisei, cioè alcuni di quelli delle gerarchie del potere religioso.
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