Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morirà. (Ezechiele 18:4)

Appartenere a Dio significa soprattutto “essere parte di Dio” “riguardare Dio”. Questo è un dato di fatto sia che noi crediamo o non crediamo; prescinde dalla nostra volontà. Noi non nasciamo completi ma come “espressione di Dio” “appendice dell’Eterno” in via di formazione. Per vivere abbiamo bisogno della Sua acqua del Suo latte, del cibo che viene dalla Sua sapienza. Solo rispecchiandoci nello Spirito Suo possiamo vederci come siamo e come saremo. Allontanarci da questa sorgente di vita equivale a peccare e l’assenza di cibo vitale produce solo la morte dell’anima. Per questo dobbiamo sforzarci di vivere di Dio, di ogni Sua Parola, di ogni Suo raggio benefico.

R.R.

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