Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, togliendola dalla casa di Abinadab; Uzza e Aio conducevano il carro[...] Quando furono giunti all'aia di Chidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perché i buoi la facevano inclinare. […]  e il SIGNORE lo colpì per avere steso la mano sull'arca; e là Uzza morì davanti a Dio. (1 Cron 13:7-10)

Il significato di questo passo non sta certo nella “magìa” dell’arca di Dio, che in se stessa non ha alcun potere intrinseco,  ma nell’errore del trasporto. L’arca rappresenta il centro delle fede di Israele, il luogo della presenza di Dio da cui poi si irraggia la vita. Dio aveva spiegato con molti particolari il modo di spostarla (c’erano delle stanghe e degli anelli) e chi doveva farlo (leviti);  qui invece Davide si regola a modo suo, per questo muore un uomo. Il Signore ci vuol far capire che uno spirito di indipendenza e di autonomia verso le cose di Dio provoca la Sua disapprovazione. Evitiamo dunque di seguire il Signore “a modo nostro” e ricordiamo sempre che i suoi pensieri e i suoi piani sono infinitesimamente più grandi e migliori dei nostri; c’è una Bibbia, ci sono insegnamenti, ci sarà un motivo, che ci costa seguirli come ci è stato detto?

R.R

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