Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 


LA RAGIONE CERCA DIO

di Stefania - 26-3-15- h.7,45 - (livello 4 su 5)

 

 

 

 

 

Credo di aver cercato Dio tutta la vita, anche quando non sapevo di cercarlo.

In adolescenza frequentavo l'Azione Cattolica, andavo a messa, recitavo scrupolosamente le preghiere, mi sforzavo di essere una buona cristiana.

Ma non ne capivo il senso.

Per me è molto importante capire, utilizzo molto la razionalità.

Avevo capito che Gesù Cristo è morto per salvarci dal peccato. Ma che cosa fosse il peccato non riuscivo a comprenderlo, né riuscivo a spiegarmi perché mai avremmo dovuto essere salvati.

Tutto l'impegno e il fervore che mettevo nella mia vita religiosa, all'improvviso cessarono. Ero giunta alla conclusione che Dio non esiste, che la religione è una favola, peraltro incoerente e nebulosa, che gli uomini hanno inventato. L'argomentazione che più di tutte mi portò all'ateismo fu questa: mi dicono che Dio è buono e onnipotente, ma io vedo che il mondo è pieno di malvagità. E quindi se Dio è buono, non può essere onnipotente, altrimenti fermerebbe subito il male. Se invece è onnipotente, non può essere buono, perché pur potendo, non impedisce il male.

La sola logica aveva fatto a pezzi la mia immatura fede.

Ho sempre letto tantissimo, e in quel periodo mi nutrivo di filosofia e non facevo che confermare la mia triste convinzione. Dio non c'è, rassegniamoci, facciamocene una ragione.

Andata via da casa, però, incontrai le mie prime grandi difficoltà, e con il cuore carico di delusione e amarezza, mi ritrovai nella più completa disperazione.

Mi venne spontaneo guardare di nuovo in alto e pregare quel Dio in cui non credevo più.

Lui mi aiutò, da quel momento risalii dalla disperazione e, dal punto in cui mi trovo adesso, sono convinta che per tutti gli anni successivi Lui mi abbia guidata, sbarrandomi il passo quando deviavo su strade pericolose, ricoprendomi di benedizioni. Ma allora non potevo saperlo.

La mia fede era di nuovo viva, ma l'Oggetto della mia fede non era chiaro. Non pronunciavo mai il nome di Dio, parlavo di un Qualcuno, un Qualcosa.

Così, mi venne naturale avvicinarmi alle religioni e dottrine orientali, che riconoscono la divinità in ognuno di noi, ed in tutte le cose.

Varie volte ho provato a meditare, ho anche cercato di praticare lo yoga, senza riuscirci.

A livello razionale, il pensiero orientale mi sembrava un pochino più coerente, perché non imponeva dogmi e prometteva un'esperienza diretta del rapporto con il divino.

Ma, sebbene le mie nuove conoscenze soddisfacessero maggiormente il mio bisogno di razionalizzare, non trovavo pace, il mio cuore era angosciato.

Nel frattempo mi ero sposata ed ero diventata mamma, e le ansie materne mi soffocavano, perché sentivo il mio nido spaventosamente minacciato dalle brutture del mondo. Meditare, scavare in me stessa non serviva.

E allora, di nuovo, ho alzato gli occhi al cielo, chiedendo stavolta di poter avere fede.

Volevo sentirmi al sicuro, volevo potermi rivolgere a Qualcuno di più grande.

Pensavo che avrei dovuto tornare a frequentare la chiesa cattolica. E l'ho fatto. Ma sentivo sempre lo stesso tormento, quello di ripetere parole, celebrare riti, e restare vuota dentro. In più la confusione aumentava, perché, cercando di informarmi meglio su internet per trovare il bandolo della matassa e capire che cosa fosse davvero la fede cristiana, mi imbattevo in storie di apparizioni, profezie minacciose, miracoli inquietanti, pellegrinaggi di massa, devozioni di ogni tipo. Niente di nuovo per me, la cultura in cui vivo è piena di queste cose, ma potevo crederci anch'io?

Non riuscivo a trovare una strada chiara, indicazioni precise, potevo affidarmi a queste credenze così caotiche e irrazionali senza comprenderle?

Nella confusione di tutte queste informazioni, ho letto in internet degli articoli che mi sembravano molto più coerenti. Si trattava di un sito evangelico, ma io non sapevo nemmeno chi fossero gli evangelici. Le argomentazioni mi sembravano convincenti, chiarificanti, e ruotavano attorno alle pagine della Bibbia. Io non avevo mai letto la Bibbia, io che ho letto un'infinità di libri, non avevo mai letto la Bibbia. E così, alla fine, ne ho comprata una. Pochi mesi fa.

È bastato pochissimo a capire che mi trovavo di fronte a qualcosa di speciale. Non solo la Bibbia mi ha fornito risposte logiche e coerenti a tutte le mie domande esistenziali, Essa mi ha dato anche modo di trovare pace, ha acquietato il mio cuore.

Dio esiste, ne vedo prove dovunque adesso, e ci ha dato una Via per tornare a Lui, che è Gesù Cristo.

Il male prolifera dove si rinnega Dio, il peccato è voler bastare a se stessi, essere dio di se stessi, ma Lui ci chiama indietro, ci ha tracciato un sentiero chiaro e preciso per tornare da Lui, non ci si può sbagliare.

E non sono arrivata a questa convinzione per aver messo da parte la mia parte razionale, Dio mi si è rivelato secondo il mio modo di funzionare, che è prevalentemente razionale, Lui ha parlato alla mia testa, prima di parlare al mio cuore, e io Lo seguo adesso senza altre obiezioni, perché in Lui trovo pace, nell'obbedirGli trovo libertà, nel conoscerLo trovo tutte le spiegazioni di cui ho bisogno.

 

 

 

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