IL VIAGGIO DELL’UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO - 12 parte

 

(Tratto da: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri - SEME, RADICE DELL'UOMO: "IMPRINTING DI DIO"  - di Renzo Ronca - 3^ edizione genn. 2015 (PDF 900 Kb - pg 115  -   Riflessioni abbastanza approfondite sulla nostra crescita personale e di gruppo)

 

 

 

(segue)

Ne' l'uomo e' stato già portato in cielo ne' la Chiesa e' stata già rapita al suo luogo. Gli uomini che hanno creduto e sono stati battezzati hanno ricevuto solo un anticipo, una caparra dello Spirito.[1]

      Allora si tratta di dover vivere con la croce assieme allo Spirito.

      Infatti, se dobbiamo vivere sulla terra fino a che tornerà il Signore, dobbiamo ricordarci che siamo anche terreni, limitati, sottoposti alle leggi terrene, morte e peccato compresi. Se da una parte dunque, una volta rinati in Cristo, il peccato non deve più abitare in noi,[2] e' anche vero che questo il nostro corpo attuale pecca continuamente perché segue le leggi terrene. Occorre di nuovo, allora, equilibrare le due tendenze ricordandoci, con molta umiltà che in quanto terreni siamo ancora sottoposti alla legge del decalogo nella sua interezza. Come esseri spirituali, nella mente rinnovata dall'opera dello Spirito di Dio[3] invece dobbiamo pensare a come se non lo fossimo.

      La novità consiste nel fatto che la situazione non e' un equilibrio statico, fermo; e' uno spazio che si trasforma continuamente. Pure se siamo limitati e terreni, lentamente ma decisamente lo Spirito ci trasforma ci costruisce, ci crea dandoci conoscenza, amore e ci distacca sempre di più da ciò che e' terreno. Ma e' una cosa che gestisce più lo Spirito che noi. Sono passaggi studiati da una Perfezione così elevata che noi non ci arriviamo. Questo disegno salvifico e' particolare per ognuno di noi e se lo lasceremo svolgere secondo la volontà di Dio, conosceremo il significato della rivelazione e delle provvidenza.

      Niente scorciatoie dunque, niente super-cristiani; cerchiamo invece di avere un modesto concetto di noi stessi,[4] senza aspirare alle cose troppo elevate o andare a metterci sempre ai primi posti.[5] Chi sente di avere qualche dono in più sappia allora che deve dare di più nel servire, nell'essere ancora più umile degli altri.[6]

      Lo stesso dicasi per le chiese: se i cristiani devono essere così, su indicazione del Signore Gesù, a maggior ragione dovranno esserlo i gruppi di cristiani davanti a Lui. Grande responsabilità dunque per gli anziani, i pastori delle comunità.  Compito dell'amministratore e' essere fedele[7] e di portare quanti il Signore gli manderà alla giusta conoscenza, al discernimento di ciò che e' sacro da ciò che e' profano.[8]

(continua)

 


 

[1] 2 Cor. 1:22 : il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori

[2] Giov 3:9 : Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?».

[3] Rom 12:1-2 : Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio.  E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio.

[4] Rom 12:3 :Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.

[5] Luca 14:7-11 :  Ora, notando come essi sceglievano i primi posti a tavola, propose agli invitati questa parabola, dicendo:  «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché quel tale potrebbe aver invitato un altro più importante di te, e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: "Cedi il posto a questi". E allora tu, pieno di vergogna, non vada ad occupare l'ultimo posto.  Ma quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto affinché, venendo chi ti ha invitato, ti dica: "Amico, sali più su". Allora ne avrai onore davanti a coloro che sono a tavola con te.  Perché chiunque si innalza sarà abbassato, e chi si abbassa sarà innalzato».

[6] Matt 20:25-28 : E Gesù, chiamatili a sé, disse: «Voi sapete che i sovrani delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano il potere su di esse,  ma tra di voi non sarà così; anzi chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo;  e chiunque tra di voi vorrà essere primo sia vostro schiavo.  Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti».
 

[7] 1 Cor 4:2 : Ma del resto dagli amministratori si richiede che ciascuno sia trovato fedele

[8] Ezec 44:23 : Insegneranno al mio popolo a distinguere il sacro dal profano e gli faranno conoscere la differenza tra ciò che è impuro e ciò che è puro.

 

 

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