L'UOMO VUOLE GESTIRE, MA UNA VOLTA ERA LO SPIRITO SANTO A GUIDARCI - 3 -

(Tratto da: IL VIAGGIO DELL'UOMO E DELLA CHIESA VERSO DIO nella relativita' delle nostre azioni limitate e dei nostri piccoli pensieri - SEME, RADICE DELL'UOMO: "IMPRINTING DI DIO"  - di Renzo Ronca - 3^ edizione genn. 2015 (PDF 900 Kb - pg 115  -   Riflessioni abbastanza approfondite sulla nostra crescita personale e di gruppo)

 

 

(segue)

Il sovraccaricare di significato una frase della Scrittura[1] sembra niente ma poi su quella si costruisce pericolosamente come un palazzo nel vuoto; così dal piccolo squilibrio nasce una grande frattura. E' come una piccola radice di un albero, che entra in una crepa del muro, per quanto il muro possa essere solido, prima o poi lo fa crollare. Infatti se un uomo si trova in trasgressione, di fatto e' un poco più lontano dalla presenza di Dio, avendo commesso un atto contro la Sua volontà. Questa "piccola" lontananza, se non risolta subito, produce un allontanamento anche dalla grazia: cioè l'uomo si allontana dalla protezione di Dio.[2]

      Dunque lo Spirito Santo che doveva guidare i cristiani, la Chiesa nella verità, e' stato offuscato, represso; a volte sostituito. Ma se "sulla cattedra di Mose'"[3] siedono anche oggi persone ipocrite che amano solo esibire se stesse e difendere un potere vuoto, allora che cosa sono oggi le chiese che dicono tutte di essere guidate dallo stesso Spirito di Dio?

      Per capire il concetto di "Chiesa" bisogna allora ripartire da zero: dimenticarci di queste brutte organizzazioni umane che chiamiamo erroneamente chiese; occorre ritornare indietro nel tempo, cercare, per quanto ci sarà possibile, di capire quali potevano essere le parole e le intenzioni di Gesù.

      Egli intendeva parlare di Chiesa come di un rimanente di fedeli sulla terra, che con la potenza del suo Spirito avrebbe protetto, radunato e guidato fino al suo ritorno, quando finalmente l'avrebbe preso definitivamente con sé, come una sposa.[4]  E' sproporzionata l'importanza dell'uomo per la costruzione e il mantenimento delle chiese come strutture fisiche, o come associazioni o come organizzazioni politiche ; scopo dell'uomo che crede in Cristo e' divenire cristiano, cioè credere in Gesù, fare la sua volontà e restargli fedele; non solo costituire una denominazione.

Il fatto che l'uomo sia nella Chiesa di Cristo e' la logica conseguenza del suo essere cristiano; non e' la sua aspirazione diretta.

Infatti nel momento che crediamo, preghiamo, operiamo ed aspettiamo nel nome di Gesù, allora siamo  cristiani e siamo Chiesa, ovvero parte dell'insieme di Cristo, del suo Corpo, del disegno di Dio per la salvezza di chi avrà mantenuto la fede; parte di questo rimanente messianico che e' appunto la Chiesa sulla terra che cammina nel deserto, che viaggia nel tempo alla ricerca della terra promessa in una purificazione continua.

(continua)

 

 


 

[1] Ad esempio il prendere una frase che riguarda la predestinazione, oppure un’altra che riguarda il dono delle lingue alla Pentecoste, o ancora quando parla del battesimo e dei morti, o peggio ancora il non considerare uno dei comandamenti del decalogo biblico… ecc ecc.

[2] Questo  è infatti il senso del decalogo: l'accordo, il patto, che unisce Dio e l'uomo e li vincola per libera scelta in  una mutua  fedeltà La presenza di Dio è garanzia di protezione e di benessere. La sua assenza (rottura del "contratto" d'amore,  di fedeltà) espone l'uomo al mondo, privo di protezione divina.

[3] Mat. 23:2 e segg. “«Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè….”

[4]Il termine “chiesa” nel NT rende il greco “ekklesia” che designa una congregazione locale di credenti e mai un edificio. […] Sebbene ciascuna congregazione locale sia la “chiesa di Dio” (1 Cor 1:2) Paolo non usa mai questo termina in relazione alla dottrina della giustificazione e della salvezza [..] nelle lettere che scrisse successivamente Colossesi e Efesini, Paolo al contrario generalizza il concetto di “chiesa” dandole un significato spirituale ed ultraterreno, dandole un significato non ecumenico, bensì ciascun singolo “corpo” che ha Cristo come suo “capo” e per mezzo del quale Dio mostra la sua infinta sapienza, mediante la creazione di un “uomo nuovo” che prescinde da ogni distinzione di razza e classe sociale. Nel piano di Dio esiste una sola chiesa, un unnico insieme, formato da tutti coloro che hanno Cristo come loro “capo”, sebbene sulla terra essa sia multiforme e si manifesta ogni qualvolta due o tre sono radunati nel suo nome. […]   [Dizionario Biblico GBU]