DONO DELLA SCELTA - di Gabriella Ciampi - 20-7-21

 

 

Ci ritroviamo a volte in momenti in cui dobbiamo fare delle scelte difficili. Possono essere situazioni particolari, importanti, oppure situazioni comuni, di ordinaria amministrazione, ma sono comunque bivi che per qualche motivo, ci mettono in crisi. Per esempio quando dobbiamo decidere se dare il permesso o no a un figlio adolescente di andare con gli amici al mare, oppure se cambiare lavoro o continuare con quello che abbiamo ma che non soddisfa; a volte può essere dover decidere se fare o non fare qualcosa che ci mette ansia; altre volte si tratta di casi di coscienza, come per esempio quando restiamo bloccati sul fare o no la cosa giusta perché farla significherebbe sacrificare qualcosa a cui teniamo.

Scelte. Bivi. Siamo combattuti e fermi al bivio e ci sentiamo male.

La sensazione è di stare con le spalle al muro, in uno stato di conflitto quindi di disagio, di malessere. Ci rattristiamo, ci ribelliamo, vorremmo scappare per non dover decidere. E preghiamo Dio che ci aiuti a scegliere.

In realtà quasi sempre abbiamo già nella mente oppure nel cuore - dipende dal tipo di decisione, dalla situazione - la risposta. La scelta giusta generalmente è quella giusta secondo la nostra legge morale, secondo i valori in cui crediamo; per chi ha fede è la legge di Dio (le Dieci Parole, i comandamenti). E’ certamente quella che, una volta presa, porta la calma nell’animo e ci fa sentire apposto, in pace con tutto. Non che arrivi facilmente e velocemente, arriva gradualmente e si renderà via via più nitida quanto più ci ancoriamo a ciò in cui crediamo.

Quello che però qui voglio sottolineare è il grande dono che riceviamo ogni volta che ci troviamo davanti ad un bivio.

Il fatto stesso che dobbiamo scegliere in realtà ci vede in una posizione privilegiata: possiamo scegliere. Quanto peggiore è la condizione di chi non può scegliere ma ha soltanto una unica possibilità!

Cerchiamo di guardare così la realtà, i momenti in cui stiamo male perché costretti a decidere cosa fare.

Allora scegliere se dare il permesso o no al figlio adolescente, è già meglio che ritrovarsi con un figlio che a nostra insaputa scappa da qualche parte e ci nasconde i suoi movimenti; decidere se cambiare lavoro o no è un lusso, rispetto a chi lo perde o a chi deve per forza farsi andar bene quello che ha. Lo stesso è scegliere la cosa giusta che ci costa tanto: quella strada potrebbe arrivare in modo imposto, come una necessità, nel momento peggiore per noi e all’improvviso.

Insomma, avere il dono di poter decidere e scegliere significa aver il tempo per pensare ed accettare la realtà che dobbiamo affrontare. Farlo con un atteggiamento positivo ci predispone meglio, ci permette di ragionare più lucidamente, ci rende più responsabili e testimoni migliori della nostra fede.

 

 

 

 

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