TU CHI SEI? – Giov. 1:19-28

- Tratto dalla preghiera  familiare del sabato 12-9-20- di Renzo Ronca -

 

 

IL TESTO

Giov 1:19 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei Leviti per domandargli: «Tu chi sei?» 20 Egli confessò e non negò; confessò dicendo: «Io non sono il Cristo».
21 Essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei Elia?» Egli rispose: «Non lo sono». «Sei tu il profeta?» Egli rispose: «No». 22 Essi dunque gli dissero: «Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?» 23 Egli disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto:
"Raddrizzate la via del Signore", come ha detto il profeta Isaia». 24 Quelli che erano stati mandati da lui erano del gruppo dei farisei; 25 e gli domandarono: «Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?» 26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo in acqua; tra di voi è presente uno che voi non conoscete, 27 colui che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari!»
28 Queste cose avvennero in Betania di là dal Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

 

IL COMMENTO (1)

Giov 1:19 Questa è la testimonianza di Giovanni,…

Specificare Giov Battista, diverso dal Giovanni che invece è l’apostolo evangelista che scrive la lettera.

Giov Batt era di una fam sacerdotale, della tribù di Levi…

 

I leviti sono i membri della tribù israelitica di Levi.

Ad essi, nell'antico Israele, era affidato il compito di sorvegliare il tabernacolo e il Tempio. La linea sacerdotale di Aronne (parte dei leviti e i cui membri erano detti cohanim) si occupava concretamente dei sacrifici rituali mentre gli altri leviti avevano il compito di cantare, di suonare e di assistere. I leviti sono descritti come eredi di Dio, loro "possesso"; la schiera dei leviti trasportava scalza l'arca dell'alleanza: unica tra le dodici tribù, non ottennero alcuna parte della terra d'Israele, poiché servire Dio era la loro eredità. Parallelamente, in battaglia avevano il compito di custodire l'arca, senza partecipare direttamente all'azione di guerra.

Vivevano nelle città levitiche, sparse per tutta Israele, e si sostenevano con le decime. I leviti erano stati scelti per questo speciale ruolo perché, mentre erano in Egitto e poi durante il peccato del vitello d'oro, avevano mantenuto fede alla religione dei loro padri: non avevano adorato il vitello d'oro ed avevano appoggiato Mosè, membro della tribù di Levi. Un Midrash racconta che, durante l'esilio babilonese, essi si rifiutarono di cantare per degli dei di Nabucodonosor. (Wikipedia)

 

Giov Batt era cugino di Gesù, di un paio d’anni più grande. Incontro di Elisabetta e Maria.

 

Giov 1:19 ….quando i Giudei mandarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei Leviti…

Probabilm li mandò il Sinedrio, controllato dalla fam del sommo sac, per controllare l’attività di Giov Batt

 

Giov 1:19 ….per domandargli: «Tu chi sei?»

Questa è per noi la domanda centrale, che svilupperemo.

 

Giov 1:20 Egli confessò e non negò; confessò dicendo: «Io non sono il Cristo».
Alcuni pensavano che Giov Batt fosse il Cristo (Cristo è l’equivalente greco dell’ebraico Messia)

Giov 1:21 Essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei Elia?» Egli rispose: «Non lo sono».

C’erano profezie secondo le quali, (prese alla lettera),  Elia sarebbe venuto prima del Messia.

Giov 1:21 «Sei tu il profeta?» Egli rispose: «No»

E’ un riferim a:

Deuteronomio 18:15 Per te il SIGNORE, il tuo Dio, farà sorgere in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta come me; a lui darete ascolto! 16 Avrai così quello che chiedesti al SIGNORE tuo Dio, in Oreb, il giorno dell'assemblea, quando dicesti: «Che io non oda più la voce del SIGNORE mio Dio, e non veda più questo gran fuoco, affinché io non muoia». 17 Il SIGNORE mi disse: «Quello che hanno detto, sta bene; 18 io farò sorgere per loro un profeta come te in mezzo ai loro fratelli, e metterò le mie parole nella sua bocca ed egli dirà loro tutto quello che io gli comanderò.

…Che secondo alcuni indicava l’avvento di un grande profeta simile a Mosè.

 

Giov 1:22 Essi dunque gli dissero: «Chi sei? affinché diamo una risposta a quelli che ci hanno mandati. Che dici di te stesso?»

Osserviamo la logica delle domande per ordine di importanza espresse in modo abbastanza categorico: Gesù, no. Elia, no. Il profeta, no. Esauriti i riferim biblici danno a Giov Batt la possibilità di risp liberamente. Ma sempre dall’alto della loro carica ufficiale, con attenzione e diffidenza.

 

Giov 1:23 Egli disse: «Io sono la voce di uno che grida nel deserto: "Raddrizzate la via del Signore", come ha detto il profeta Isaia».

Giovanni Batt cita Isaia ma umilmente paragone se stesso a una voce, non a una persona, in modo che tutta l’attenzione venga rivolta al Cristo, a cui preparava una strada di comprensione.

 

Giov 1:24 Quelli che erano stati mandati da lui erano del gruppo dei farisei; 25 e gli domandarono: «Perché dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?»

 

fariseo

Uno dei due principali partiti religiosi dei Giudei ai tempi di Gesù - vedi sadduceo per l'altro. I farisei derivavano da un altro partito che si chiamava 'i leali di Dio', che cercava di mettere in pratica la legge dell'AT. Sotto il governo dei sommi sacerdoti nel secondo secolo a.C. cercò di adempiere i loro scopi attraverso mezzi politici. Circa il 100 a.C. i farisei si separarono dal governo giudeo, ma man mano lo dominarono. Prima della fine del secondo secolo, tutta la loro opposizione sparì, e il giudaismo e l'insegnamento dei farisei si identificarono. I farisei sottolineavano che la vera pratica di religione era l'adempimento della legge da parte di ogni individuo, non il culto e i sacrifici. Alla legge dell'AT aggiunsero delle tradizioni umane, una 'siepe' che faceva sì che la legge non fosse infranta per caso o da ignoranza Mar 7:3-13. Credevano nella risurrezione At 23:8, l'unità di Dio e l'elezione di Israele, ma l'enfasi era sull'etica, non sulla dottrina, per cui erano riconosciuti per la loro pietà Mt 5:20. (laparola.net)

 

I farisei seguendo una perfetta logica oppositiva dicono se non sei quello né quell’altro, e dici di essere solo  “una voce nel deserto”, allora perché battezzi? una voce non può battezzare.

 

 

Giov 1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo in acqua; tra di voi è presente uno che voi non conoscete, 27 colui che viene dopo di me, al quale io non sono degno di sciogliere il legaccio dei calzari!»

Anche qui Giov Batt invece di parlare di sé, sposta l’attenzione, la centralità del suo agire sempre sul Cristo, a cui lui non è degno nemmeno di allacciare le scarpe (cioè è meno di uno schiavo). Nel contempo rivela loro che Gesù era già presente in mezzo a loro (era nel loro tempo nella loro terra e si sarebbe manifestato presto) e che loro non lo conoscevano affatto

 

Fin qui il testo e il commento generale. Ora vediamo un’altra prospettiva che interessa più le nostre persone. Torniamo al v. 19  «Tu chi sei?»

 

Immaginiamo di dover noi, singolarmente, rispondere a questa domanda.

I farisei in qs caso erano come degli inquisitori religiosi e politici perché amministravano entrambe le cose, ma se qualcuno ci domandasse oggi in merito a ciò che facciamo: «Tu chi sei? Che dici di te stesso?» allora cosa potremmo rispondere?

E’ una domanda che volutamente vorrei lasciare aperta, senza binari prestabiliti. Pensateci e la volta prossima che ci incontreremo, se volete, ognuno di noi potrà dare la sua risposta.

 

 

 (1) Alcune fonti consultate: note di MacArthur.

 

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