SABATO, UN GIORNO VALE L’ALTRO? - da "AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO" parte 7 - di Renzo Ronca - 23-1-19

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Es 20:8 Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. 9 Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, 10 ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; 11 poiché in sei giorni il SIGNORE fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il SIGNORE ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato

Secondo la nostra logica occidentale un giorno di riposo vale l’altro: il venerdì dei musulmani il sabato degli ebrei o la domenica… non fa differenza…  ma è davvero così? Secondo la Bibbia, e dunque secondo l’Eterno che l’ha ispirata, no, non è la stessa cosa. Ma vediamolo:

La nostra suddivisione attuale della settimana: «I nomi dei giorni furono assegnati dai Babilonesi ed ereditati dai Romani. Hanno origine dai nomi del Sole e dei pianeti perché gli astrologi dell’epoca pensavano che i corpi celesti “governassero” a turno la prima ora di ogni giorno. Così il lunedì era il giorno della Luna (latino: Lunae dies), martedì di Marte (Martis dies), mercoledì di Mercurio (Mercuri dies), giovedì di Giove (Iovis dies), venerdì di Venere (Veneris dies). Sabato era in origine il giorno di Saturno (Saturni dies) tanto che la denominazione si ritrova nell’inglese Saturday.»[1]

« Nella nostra parte d’Europa, i giorni corrispondenti al sabato e la domenica furono rinominati in epoca molto tarda. Il sabato prese il nome dallo Shabbath ebraico, mentre nell’anno 383 la chiesa cattolica impose di rinominare il giorno del Sole Vittorioso come Giorno del Signore o Domenica.»[2]

La suddivisione biblica invece chiama i giorni ancora come nella creazione: il primo, il secondo, il terzo… il quarto…  (dove il primo è la domenica, il secondo è il lunedì ecc.) Solo il settimo giorno ha un nome: è shabbat sabato.

Che un giorno non sia come un altro lo dice proprio la Bibbia: Es 20:10 “ma il settimo è giorno di riposo”;   “ma il settimo giorno è il sabato” (Es 16:26b)

Quindi, a parte i nostri ragionamenti, chi veramente volesse seguire ciò che dice il Signore, deve tener conto che il giorno di riposo è individuato in modo preciso nel sabato.

Una domanda che potrebbe sorgere è la seguente: “ma nel corso dei secoli con tutte le vicende storiche e i cambi del calendario che ci sono stati, chi ci dice che il sabato di oggi corrisponda al sabato istituito allora nel comandamento?”  In effetti c’è stato già qualcuno che si è posto la stessa domanda. Ricevetti la fotocopia di un documento dalla Ch. Avventista del 7° Giorno con la risposta a questo quesito. La riporto esattamente come la leggo: «Londra, 4 marzo 1932 – [al signor] F.D. Nichol Review and Herald Takoma Park, D.C. – Egregio  signore, in risposta alla sua domanda possiamo dirle che da quanto ci risulta, nei vari cambiamenti del calendario, NON C’E’ MAI STATA ALCUNA ALTERAZIONE NELLA ROTAZIONE DEI GIORNI DELLA SETTIMANA, nonostante i tentativi per variarla sia nella Rivoluzione francese, che in Russia. Nell’almanacco Nautico del dottor Fotheringham, pag 740, si legge: “Il periodo dei sette giorni fui calcolato indipendentemente dal mese e da ogni periodo astronomico. Esso passò dalla chiesa ebraica alla chiesa cristiana”. Come lei vede, non c’è nessuna evidenza astronomica connessa con il periodo dei sette giorni. Molto distintamente J.W. Dyson - Astronomo reale - Osservatorio astronomico di Greenwich.» La stessa risposta fu poi confermata qualche giorno dopo (il 12 marzo 1932) da James Robertson – Direttore delle effemeridi americane – Osservatorio navale degli Stati Uniti.

Per quanto sorprendente dunque, se diamo fiducia a qs documentazione, il sabato di oggi corrisponderebbe davvero al sabato che Dio diede agli Israeliti.

Una volta individuato meglio il sabato ed aver compreso che Dio diede ad esso una particolare rilevanza, cerchiamo di capirne il perché.

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