Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

La potenza di Gesù può spaventare

Riferimento alla tempesta sedata e alla guarigione dell'indemoniato

(R.R. 15-10-09)

 

 

 

 

Prendiamo due episodi vicini: Luca 8:22-25 (Gesù calma la tempesta) e Luca 8:26-39 (Gesù guarisce l’indemoniato di Gerasa).

Nel primo episodio, come è noto, Gesù dorme sulla barca, i discepoli hanno paura della tempesta e lo svegliano terrorizzati: «Maestro, Maestro, noi periamo!» Ma egli, destatosi, sgridò il vento e i flutti, che si calmarono, e si fece bonaccia. Poi disse loro: «Dov'è la vostra fede?» Ma essi, impauriti e meravigliati, dicevano l'uno all'altro: «Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all'acqua, e gli ubbidiscono?»

I discepoli vedendo questa potenza di Gesù potremmo dire che passano da una paura all’altra. Assistere ad una manifestazione di questo genere sarebbe sconvolgente per tutti: una persona ha una padronanza sulla natura! In un attimo non vedono il Gesù di prima che stavano portando all’altra riva del lago, non sanno più chi è questo uomo potente, e bisbigliando tra loro intimoriti, "dicevano l'uno all'altro: «Chi è mai costui che comanda anche ai venti e all'acqua, e gli ubbidiscono?»

Il secondo episodio, anch’esso molto noto, tratta della guarigione di un uomo posseduto da molti demoni. Immaginate la scena a cui assistono le persone semplici del villaggio: sanno che tra loro c’era uno molto strano “posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe” “che anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti.” All’arrivo di questo straniero chiamato Gesù che scende dalla barca, quest'uomo pazzo lo riconosce e gli si butta in ginocchio e tutti i suoi demoni con chissà quale voce “lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso”.

Se ancora oggi noi facciamo fatica a capire cos'è l'abisso e perché i demoni gli dicessero quelle cose, potete immaginare a quel tempo! Gesù permette poi agli spiriti di andare nei maiali e questi si buttano nel mare affogando. La vicenda ha dei risvolti misteriosi ancora oggi[1]

"Coloro che li custodivano videro ciò che era avvenuto, se ne fuggirono e portarono la notizia in città e per la campagna. La gente uscì a vedere l'accaduto; e, venuta da Gesù, trovò l'uomo, dal quale erano usciti i demòni, che sedeva ai piedi di Gesù, vestito e sano di mente; e si impaurirono. Quelli che avevano visto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato."

A questo punto ci aspetteremmo un minimo di timoroso ringraziamento, invece che fanno? "L'intera popolazione della regione dei Gerasèni pregò Gesù che se ne andasse via da loro; perché erano presi da grande spavento".

Riflettiamo, abbiamo due manifestazioni della potenza di Gesù: nella prima sgrida la tempesta e i suoi discepoli si chiedono impauriti "ma chi è veramente quest'uomo?"; poi nella seconda libera una persona posseduta e la gente vedendo ed ascoltando cose che non può capire, ha paura di lui e lo prega di andar via.

L'uomo terreno non può comprendere il soprannaturale (altrimenti non sarebbe "uomo terreno" legato alla natura, alla terra); i suoi comportamenti non sono classificabili. Noi stessi no sappiamo come reagiremmo di fronte al divino o a fatti di grande potenza. Probabilmente la prima reazione sarebbe per tutti  istintiva, di spavento.

I discepoli sulla barca e gli abitanti di Gerasa si trovano a fare l'esperienza del soprannaturale.  Un uomo capace di fare questo, cosa avrebbe potuto fare a tutti loro? Quelli di Gerasa avranno pensato: "Sarà un mago, un capo-demone pure lui? Mandiamolo via presto prima che ci faccia come ha fatto a quei maiali!"[2]

Carissimi noi leggiamo spesso delle grandi cose che ha fatto Gesù. Forse le diamo per scontate sapendo che Lui è Gesù, il Figlio di Dio che fa i miracoli; pensiamo che sia logico, perché così ci hanno detto. Eppure chi sperimenta sul serio la potenza divina (molti credenti hanno avuto questa grazia) sa che davanti a Lui ci sentiremmo tutti attoniti, impauriti, annichiliti.

Il nostro atteggiamento verso il Signore è diventato molto “umano”, pensiamo di trattare con uno come noi per il solo fatto che si sia fatto uomo. Gli diamo il giusto rispetto? Cerchiamo di meditare, per quanto possibile, al realismo di questi episodi che la Scrittura ci trasmette.  Essere davanti al Signore! Davanti al Creatore! Chi non si metterebbe in ginocchio intimorito?

 

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[1] Abiamo già incontrato questo episodio in: gli indemoniati ghergheseni: perché nei maiali, e perché si buttarono in mare?  E’ probabile che in qs villaggio l’allevamento dei maiali fosse una fonte di sostentamento, un'attività che le persone vedevano in positivo  (mentre davanti a Dio era cosa riprovevole mangiare quella carne); i guardiani nel vedere che tutti i maiali si erano gettati in acqua morendo, avranno pensato ad una perdita e a un comando diretto di Gesù. Da qui poi la paura e l’allontanamento. Ma Gesù non aveva comandato ai maiali di suicidarsi, bensì aveva solo permesso agli spiriti maligni di andare nei maiali. Il pastore Marco Bacchiocchi suppone che quella reazione istintiva delle bestie fu dovuta al fatto di trovarsi improvvisamente a contatto con spiriti terribili grandemente inquieti e riarsi come tizzoni che bruciano e il loro primo disordinato impulso sia stata quelli di cercare l’acqua senza pensare alle conseguenze.

 [2] Vedi nota precedente. Gesù non aveva comandato il suicidio dei maiali ma ha permesso che spiriti impuri andassero in carni impure.

 

 

 

 

 

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