UN CUORE CALMO - di Stefania - 6-6-18

“A colui che è fermo nei suoi sentimenti Tu conservi la pace, la pace, perché in Te confida”  (Isaia 26:3)

 

Dio guarda al cuore dell’uomo.

Non si ferma a quello che diciamo o facciamo, Lui guarda a quello che abbiamo nel cuore mentre parliamo o agiamo.

Il cuore parla attraverso i sentimenti e i sentimenti segnalano la nostra posizione o la direzione verso la quale desideriamo andare: la paura ci dice da che cosa scappiamo; la rabbia ci dice che cosa vorremmo eliminare; la gioia ci dice di che cosa vogliamo godere; la tristezza ci dice che cosa ci manca. Se vogliamo sapere in quale relazione siamo rispetto a qualcuno o qualcosa, guardiamo al sentimento che proviamo nei suoi confronti.

I sentimenti sono notoriamente variabili, legati come sono alla complessità della nostra mente e delle diverse situazioni in cui ci troviamo. Siamo pessimi mantenitori di promesse proprio perché con il tempo mutano i nostri sentimenti. Promettiamo mari e monti quando siamo felici, quando all’inizio di una relazione o di un’esperienza vediamo “la vie en rose”. Ci dimentichiamo di aver mai preso un impegno o diventiamo esperti cercatori di alibi e attenuanti nel momento in cui cominciamo a vedere gli aspetti meno belli, i limiti, il lato umano e quindi bacato dell’altro.

I nostri sentimenti non sono fermi. Sono come il mare, spesso agitato da venti e correnti sommerse. Questo perché noi riponiamo il nostro cuore nelle cose mutevoli di questo mondo. La persona amata, un lavoro, una passione, la bellezza, i piaceri,  la ricchezza, il successo, la famiglia, le amicizie, ecc… Tutte queste cose mutano nel tempo, hanno aspetti positivi e negativi che non possiamo separare, sono sottoposte a momenti più o meno belli, e sono irrimediabilmente destinate a finire. Tutte le cose di questo mondo passeranno, la nostra vita cambia attimo per attimo e si avvicina ogni giorno di più alla sua fine.

Dio ci dice però di stare fermi nei nostri sentimenti. Com’è possibile questo? Come facciamo a rendere stabile quello che proviamo?

Prima di tutto notiamo che Dio non appoggia la nostra filosofia “va dove ti porta il cuore”.

“il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?” Geremia 17:9.

Il cuore non è di per sé saggio come molti di noi credono. Non è il cuore a governare la nave, ma la nostra volontà. Essa può tracciare la rotta di una nave e decidere di proseguire anche controvento. Noi possiamo decidere di fare qualcosa che riteniamo giusto anche se ci spaventa e ci porta uno svantaggio. Il cuore va dove noi lo indirizziamo, e se lo lasciamo libero di tracciare lui la rotta, esso va dove siamo stati condizionati ad andare.

Il cuore è maligno perché maligna è la nostra volontà. La nostra volontà è spontaneamente quella di onorare noi stessi, a volte in modo così distorto che sembra che vogliamo auto-denigrarci, ma di fondo tutti miriamo a gloriarci di noi stessi. Questa dunque è la direzione e inevitabilmente i nostri sentimenti cambieranno passando dalla calma alla burrasca quando vediamo la nostra stella oscurata da qualcosa o qualcuno. Fuggiamo dal dolore e dall’umiliazione, ricerchiamo la lode e il piacere, cerchiamo di “distruggere” coloro che ci ostacolano, rimpiangiamo situazioni ideali e irreali di perfezione. Riponiamo il cuore nella gloria di noi stessi e il cuore è instabile, inaffidabile.

Possiamo però prendere il nostro cuore e decidere di riporlo al sicuro, fuori dall’influenza degli elementi del mondo. In Dio, per la Grazia donataci in Cristo Gesù.

Dio non cambia mai. Lui è fermo, degno di fiducia e di lode. Lui è la stella polare, il bene in assoluto.

Chi confida in Lui ha il cuore calmo anche quando attraversa una tempesta. Chi confida in Dio, mette la volontà di Dio al di sopra della propria volontà. Il cuore sarà in pace, non si agiterà per le cose mutevoli di questo mondo, non si lascerà turbare da afflizioni passeggere perché riposa già oltre tutto questo.

È un traguardo difficile?

Dio non fa richieste eccessive per noi. Se in tutta la Bibbia ci comanda di avere fede in Lui e che il nostro cuore non sia turbato, è perché possiamo e dobbiamo obbedire. Possiamo e dobbiamo stare fermi nei nostri sentimenti riponendo in Dio il nostro cuore, il nostro tesoro più grande, desiderando la Sua vicinanza, la Sua conoscenza.

Cerchiamo Dio, conosciamoLo di più in Gesù. Troveremo vera pace e riposo. Il nostro cuore sarà finalmente calmo.

 

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