LA GRANDE RESPONSABILITA’ DI CHI PARLA E DI CHI ASCOLTA NEI TEMPI IN CUI VIVIAMO – parte 1: introduzione - di Renzo Ronca - 8-6-17

 

 

 

 

 

Lo sguardo e la mente di chi ascolta con attenzione e fiducia è come un foglio bianco su cui chi parla potrebbe scrivere di tutto. Per questo chi è chiamato ad insegnare correggere e consolare ha un privilegio ma anche una grande responsabilità. Egli vive una esperienza intensa molto complessa; in questa si instaura tra l'altro un particolare legame tra chi parla e chi ascolta che dovremmo considerare meglio.

 

CHI PARLA agli altri può esaltare o abbattere, edificare o distruggere; può dare dipendenza, libertà o scandalo.

“E chiunque scandalizzerà uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare” (Marco 9:42)

 

CHI ASCOLTA può lasciarsi trasportare oppure valutare con cautela, cominciando col distinguere e separare la personalità di chi parla dagli argomenti che illustra.  

“Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, affinché tu sia felice, e i tuoi figli dopo di te, quando avrai fatto ciò che è bene e giusto agli occhi del SIGNORE tuo Dio.” (Deuteronomio 12:28);

 "... «Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano; essi vi nutrono di cose vane; vi espongono le visioni del proprio cuore, e non ciò che proviene dalla bocca del SIGNORE. (Geremia 23:16)

 

LA SCELTA di ciò che viene trasmesso tramite le parole o la tipologia delle comunicazioni in genere, e la scelta di ciò che viene ascoltato ed eventualmente accolto, rappresentano le responsabilità personali che tutti abbiamo, sia che parliamo, sia che ascoltiamo.

“Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, affinché tu viva, tu e la tua discendenza,” (Deuteronomio 30:19)

 

Preghiamo ogni giorno il Signore perché ci dia un particolare discernimento in questo periodo di confusione, dove non si distingue più il maschio dalla femmina, la verità dalla menzogna, l’alto dal basso; dove anche molte chiese si sviano diffondendo insegnamenti vuoti:

"Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.  Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti d'uomini"» (Matt 15:8-9)

 “..il popolo, che non ha discernimento, corre alla rovina” (Osea 4:14b)

"E prego che il vostro amore abbondi sempre più in conoscenza e in ogni discernimento" (Filippesi 1:9)

 

(continua)

 

 

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