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“SOL INVICTUS” - LE ORIGINI PAGANE DEL NATALE, CHE NON E’ BIBLICO [Tratto da “La festa liturgica del Natale di Enzo De Fano” http://www.tuttolevangelo.com/studi/la_festa_del_natale.pdf - (Il titolo e le evidenziazioni sono nostre, l'immagine "sol-invictus" è tratta da wikipedia) ]
[.....] «Noi cristiani evangelici non riconosciamo questa festa per i seguenti motivi:
IL SILENZIO DEI VANGELI Non esiste alcun riferimento biblico che indichi la data del 25 Dicembre e non è menzionato né il mese, né il giorno della nascita del Salvatore. Anzi implicitamente e logicamente la narrazione dei Vangeli esclude la possibilità che Gesù sia nato d'inverno. Nel Vangelo di Luca al cap. 2:8 é detto: “In quella stessa regione c'erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia al loro gregge”. Nessun fatto nelle Scritture getta luce sulla stagione in cui nacque Gesù, fuorché questo: “Che i pastori stavano pascolando le loro greggi”, di notte, e certo quest'incidente non favorisce la data del 25 Dicembre se consideriamo:
1. La fredda atmosfera delle notti di Dicembre, in una situazione elevata come quella di Betlemme. In quella regione della Palestina, in quel periodo, la temperatura media notturna e di 7 gradi. 2. In Giudea in quel periodo i mesi, da dicembre a febbraio sono la stagione piovosa, durante la quale cade anche talvolta la neve. Per i pastori che facevan la guardia di notte al gregge, non poteva avvenire nel mese di dicembre, in quanto questi pastori riportavano i loro greggi al riparo in recinti coperti non più tardi del 15 Ottobre, per proteggerli dal freddo e dalla pioggia che seguiva quella data. Notiamo che la Bibbia stessa, nel Cantico dei Cantici 2:11 e in Esdra 10:9-13 prova che l'inverno era una stagione molto piovosa. “ poiché, ecco, l'inverno è passato, il tempo delle piogge è finito, se n'è andato”. “ Così tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro i tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo stava sulla piazza della casa di Dio, tremante a causa di questo fatto e della gran pioggia. Il sacerdote Esdra si alzò e disse loro: “Voi avete commesso un'infedeltà, sposando donne straniere, e avete reso Israele ancora più colpevole. Ma ora confessate la vostra colpa al SIGNORE, Dio dei vostri padri, e fate la sua volontà! Separatevi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere”! Allora tutta l'assemblea rispose e disse ad alta voce: “Sì, dobbiamo fare come tu hai detto! Ma il popolo è molto numeroso, piove molto e non possiamo stare allo scoperto; e questa non è faccenda di un giorno o due, poiché siamo stati in molti a commettere questo peccato”. Era un'antica usanza. tra i Giudei di quei giorni, di condurre i loro greggi all'aperto, nei campi, intorno alla Pasqua (all'inizio della primavera), per poi condurli all'inizio delle piogge nei recinti coperti. Dunque questa tradizione del Natale non proviene certamente dal N.T., né da nessuna altra parte della Bibbia. Non viene neppure dagli Apostoli che furono istruiti personalmente da Gesù Cristo, che invece istituì il battesimo in acqua (per la salvezza di chi avrebbe creduto in Lui) e la Santa Cena (per rammemorare il Suo sacrificio). Anche i Padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù. Ireneo e Tertulliano la omettono nella loro lista di feste (vedi enciclopedia. catt.). L'Enciclopedia Italiana Treccani, edizione 1949, lo afferma chiaramente nei seguenti termini: “I padri dei primi secoli non sembrano aver conosciuto una festa della natività di Gesù Cristo...La festa del 25 Dicembre sarebbe stata istituita per contrapporre una celebrazione cristiana a quella Mitriaca del dies natalis Solis invicti (Giorno natalizio dell'invincibile Sole), nel solstizio invernale” (Vol. XXIV. pag. 299).
Poiché la celebrazione del Natale é stata introdotta nel mondo cristiano dalla Chiesa Cattolica, esaminiamo che cosa ne dice l'Enciclopedia Cattolica. ediz. inglese 911, alla voce Natale (Christmas) si può leggere: “Il Natale non fu tra le prime feste della Chiesa...La prima evidenza di questa festa venne dall'Egitto…” Inoltre se Dio avesse stimato utile per noi che il mese e il giorno in cui l'Eterno Suo Figliuolo divenne incarnato, fossero conosciuti e celebrati in tutte le età, Colui che comandò di santificare il settimo giorno, in memoria della creazione, e d'osservare il 15 di Nisan la Pasqua, in commemorazione della liberazione d'Israele dall'Egitto, non avrebbe Egli distinto quel giorno in modo da rendere impossibile per i cristiani ogni disputa in proposito? E chi ne potrà dubitare? In mancanza di un ricordo preciso proveniente da Dio, tutte le ricerche hanno fine in semplici congetture e conseguentemente il volere imporre l'osservanza di un giorno speciale in commemorazione della natività del Signor Gesù Cristo é una vera ordinanza umana. Lo Spirito Santo ci rivela nella Scrittura solo ciò che è importante per l'uomo peccatore: La morte Giov. 3:16 “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna”; e La Sua resurrezione Rom.8:11, 34 “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi… Chi li condannerà? Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi”; Atti 3:14-15 “Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti. Di questo noi siamo testimoni”.
È UNA FESTA PAGANA In un trattato dell'anno 243 é indicato come giorno natalizio di Cristo il 28 Marzo. Altre date della nascita di Cristo sono il 2 Aprile (secondo Ippolito); il 19 Aprile ed il 20 Maggio. Le ultime sono: il 6 Gennaio (secondo Clemente Alessandrino; solo gli Armeni sembra che stabiliscano ancora la nascita di Cristo per il 6 Gennaio). Fu solo intorno al 325-354 che a Roma si stabilì nettamente la festa liturgica del natale al 25 Dicembre, la decisione fu presa per motivo teologico: quest'ultima data era una festa pagana di Mitra dedicata al “dio Sole” e si festeggiava il dio sole con giochi nel circo e con grande afflusso in Roma di gente da tutto l'Impero. L'imperatore Aureliano (270-275 d.C.) diede molta importanza al culto del sole e, nel 274, dichiarò il 25 dicembre natale del Sole Invitto. L'imperatore Costantino sostituì la festa del dio Sole stabilendo che per il 25 dicembre si festeggiasse la nascita di Cristo, pensando di sconfiggere e soppiantare i vecchi culti. Nel corso del IV sec. questa data andò acquistando credito, ma le feste pagane di questi uomini erano troppo radicate nel costume popolare per essere abolite dall’influenza del Cristianesimo… La festa pagana, con le sue baldorie e gozzoviglie, era talmente popolare per i cristiani che furon ben contenti d'aver trovato una scusa per perpetuare la celebrazione con pochi cambiamenti sia nello spirito, sia nell'usanza (N.B. qui si parla di cristiani, non si deve intendere i veri seguaci di Cristo, ma coloro che una volta erano pagani e dopo la simulata conversione di Costantino, accettarono la nuova religione di stato: il Cristianesimo). Cosi per quei pagani che si convertivano al cristianesimo si trovò la scusa necessaria per cominciare a considerare la loro festa pagana del 25 Dicembre (giorno natale del dio sole), come se fosse. il giorno natale del Figlio di Dio. Fu così che il Natale si infiltrò gradatamente nel mondo occidentale. E nel 534 d. C. il vescovo di Roma proclamò il 25 Dicembre anniversario della nascita di Cristo. Siberio ordinò ai fedeli di celebrare questo giorno per ricordare la natività di Gesù. Possiamo chiamarla o definirla come vogliamo ma rimane sempre la vecchia festa pagana in onore del Sole! L'unico cambiamento sta nel fatto che lo chiamiamo il natale di Gesù anziché “natale dell'invincibile Sole”. Noi possiamo chiamare un coniglio con il nome di leone, ma sempre un coniglio rimane. In seguito, per questa data del 25 dicembre i falsi ministri di Dio fecero fare dagli artefici delle piccole sculture di gesso o di altra materia e tra queste una raffigurante il “Bambino Gesù”… Così questi falsi dottori portarono un piccolo simulacro alla bocca degli uomini per farlo baciare, dando falsamente a credere che rappresenta il bambino Gesù. A questo riguardo l'apostolo Paolo dice: 2 Corinti 5:16 “Quindi, da ora in poi, noi non conosciamo più nessuno da un punto di vista umano; e se anche abbiamo conosciuto Cristo da un punto di vista umano, ora però non lo conosciamo più così”.
ORIGINE DEL NATALE: Nimrod, nipote di Cam, che a sua volta era uno dei tre figli di Noè, fu il fondatore del sistema babilonese. Quest'uomo edificò la torre di Babele, la città originale di babilonia, l'antica Ninive. Nimrod, in ebraico deriva da MARAD, che significa “si ribellò”. Da molti scritti antichi, si apprende molto su questo uomo che iniziò la grande apostasia che avrebbe poi dominato il mondo fino ad oggi. Nimrod era così malvagio e perverso che sembra abbia sposato la sua stessa madre, il cui nome era Semiramis. Dopo la morte prematura di Nimrod. la sua cosiddetta mogliemadre Semiramis, propagò la dottrina malvagia della sopravvivenza di Nimrod come essere spirituale, che appariva ogni anno (il 25 dicembre) in un albero sempreverde, lasciando dei doni su di esso; Furono queste le origini del cosiddetto “Albero di Natale”. Nel corso delle generazioni successive, la tradizione babilonese trasformò Nimrod in un falso Messia, il “Figlio di Baal” il “dio Sole”. Nel sistema babilonese, La “Madre e il bambino” (Semeramis e Nimrod) divennero poi il principale oggetto di adorazione. In seguito tale venerazione si sparse in tutto il mondo. entrando a fare parte di culture diverse si cambiarono solo i nomi: In Egitto, la madre e il bambino divennero "Iside e Osiride"; In Asia “Cibele e Attis”; Nella Roma pagana “Fortuna e Giove fanciullo”. Anche in Grecia, Cina, Giappone e perfino nel Tibet esisteva tale usanza, molto tempo prima della nascita di Gesù Cristo.» [...]
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