Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

La vera legge del cristiano – Quanto siamo consapevoli di Dio?

di Anna Cuomo – 10-6-09

 

Premessa. Dio si serve di qualunque cosa per il nostro bene ed a volte risponde alle nostre domande nella maniera più impensabile.

Se noi ci fidiamo di Dio, Dio si fiderà di noi e farà aumentare la nostra fede e ci farà comprendere la Sua volontà.

Questi sono tempi difficili ma sono anche tempi unici perché mai l’uomo ha avuto a sua disposizione tante risorse materiali e non. Erano alcuni giorni che ero pervasa da una consapevolezza forte e cioè che l’Amore di Dio è a nostra disposizione perché ci è stato donato da Colui che è verace e fedele ma avevo anche la consapevolezza che noi non sappiamo attingervi e mi chiedevo il perché?

Molti dicono che il mondo sta per prepararsi a qualcosa di unico e definitivo e molti dicono anche che quello che succederà dipenderà anche da quella che sarà la nostra condizione spirituale in quel momento.

Ci sono i catastrofisti, ci sono i pessimisti ma ci sono anche quelli che dicono che Dio non può aver preparato niente di cattivo per i suoi figli. Io sono tra questi. C’è però qualcosa che deve farci riflettere. Dio sconfiggerà tutti i suoi nemici e l’ultimo nemico ad essere sconfitto sarà la morte. Gesù ce l’ha detto. Amen

Eppure ci sono tante cose che Gesù ci ha detto e che non abbiamo ancora compreso. Anche i bambini lo sanno: non esistono segreti, basta buttarci alle spalle quello che per secoli o millenni, filosofi, religiosi, teologi, falsi maestri ci hanno inculcato, tanto da oscurare la stupefacente bellezza e semplicità della nostra fede.

Noi non dobbiamo fare altro che accettare le parole Dio nella nostra vita. Ma è possibile che abbiamo perso tanto tempo in questi anni? Eppure ciò che dice  Dio è lì a portata di mano per tutti.

La legge di Dio è  racchiusa nelle parole di Gesù in Mt 22, 34

I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono; 35 e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". 38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».

Se è una legge non c’è nulla di magico o di astruso o di impossibile. Ad una legge bisogna solo ubbidire ed il gioco è fatto. Questa è una legge universale voluta da Dio per tutti gli uomini, ma Adamo ed Eva furono i primi a disubbidire e vollero conoscere anche cos’è il male e il male si impadronì di loro, dando luogo a quella confusione tra bene e male che spesso è all’origine di tutti i problemi della nostra vita e della nostra confusione spirituale. Non a caso in senso biblico il verbo conoscere significa avere contatto pieno, unione con le cose. Dio aveva dato all’uomo il potere su tutte le cose, Gesù è venuto a rinnovare questo patto e l’ha rinnovato nel so sangue, dando la Sua vita per noi. Parole che diciamo spesso,  ma forse non l’abbiamo capito perché per capire veramente Gesù, bisogna nascere di nuovo, ovvero nascere dall’alto. Ritornare alle origini. Gesù ce l’ha ripetuto in tutti i modi ma noi siamo sempre fermi lì davanti a quell’albero della conoscenza del bene e del male, finendo per scegliere anche inconsapevolmente il male.

Gesù non ha dato nessun nome a questa legge ma ci ha detto che funziona:

Luca 11:9 Io altresì vi dico: Chiedete con perseveranza, e vi sarà dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sarà aperto.

Matteo 18:19 E in verità vi dico anche: se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli

Matteo 21:21 Gesù rispose loro: «Io vi dico in verità: Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quello che è stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: "Togliti di là e gettati nel mare", sarebbe fatto

La conoscenza del bene e del male, cioè la confusione tra il bene ed il male ci impedisce di avere pienamente fede e di considerare le promesse di Dio come già realizzate.

Se consideriamo anche la preghiera insegnata da Gesù, il “Padre nostro”, ci rendiamo conto che tutte le invocazioni sono espresse in senso positivo:

Mt 6,9: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. 11 Dacci oggi il nostro pane quotidiano; 12 rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; 13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. [Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.]"

L’unica frase del “Padre nostro” con un “non” (non ci esporre alla tentazione) si riferisce appunto solo alla tentazione perché non era possibile esprimere altrimenti questo concetto.

Prima di fare un miracolo, Gesù in genere chiedeva alla persona da guarire se voleva essere veramente guarita e se aveva fede.

Matteo 8:13 Gesù disse al centurione: «Va' e ti sia fatto come hai creduto». E il servitore fu guarito in quella stessa ora

Giovanni 5:6 Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?»

Atti 14:9 Egli udì parlare Paolo; il quale, fissati gli occhi su di lui, e vedendo che aveva fede per essere guarito,

le nostre preghiere si concludono sempre con un Amen ma siamo consapevoli del suo significato? Siamo consapevoli di servire un Dio potente che ha stabilito la legge del bene in tutto l’universo e senza né saper leggere e scrivere tutti gli  elementi dell’universo gli obbediscono?

 

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