CONVERSIONE PENTIMENTO REDENZIONE GIUSTIFICAZIONE SANTIFICAZIONE CONSACRAZIONE ELEZIONE GLORIFICAZIONE NUOVA_NASCITA - SPIEGAZIONE SINTETICA DEI TERMINI BIBLICI UTILE PER LO STUDIO  -  di Renzo Ronca - aggiornamento 1-11-19

 

 

 

La “Parola” è un mezzo di comunicazione che ha origine da Dio e che ha lo scopo di trasferire in noi -e tra noi- non solo significati, ma anche dei contenuti.[1]

Purtroppo, per un deterioramento difficile da capire e da spiegare, le parole comuni “dis-perdono” sempre più il loro significato originale e si corrompono in milioni di frammenti di significati sempre più relativi o individuali.[2] La conclusione è che comunicando tutto e il contrario di tutto, non comunicano più quasi niente.

Nello spiritualità cristiana le anime si sforzano di ritrovare quei significati che Dio voleva dare e che il mondo sta inflazionando al fine di non far più pensare le persone, e dunque non far più loro scegliere il proprio destino.

 

Le chiese in genere, a cominciare da quella di maggioranza nel nostro Paese, hanno involontariamente contribuito a formare un lessico specifico dottrinale liturgico di certi termini in base alla loro dottrina, ma non sempre purtroppo in base ai significati originali della “Parola” biblica. Nelle chiese allora si usano terminologie parole che all’interno della comunità hanno un significato abbastanza preciso, ma che in altre chiese o all’esterno di esse, nella società, o persino nella Bibbia, hanno altri significati.

 

Proveremo qui a spiegare con esempi scorrevoli le terminologie più usate.

 

 

L’INIZIO DELLA NOSTRA VITA TERRENA: COME UNA DERIVA NELLO SPAZIO.

Quando nasciamo sulla terra non è l’inizio di tutto, ma è un primo inserimento della nostra vita terrena in un progetto di Dio già esistente, di cui facevamo già parte.[3]

 

 

Per motivi in gran parte ancora oscuri, che la Bibbia ha raccontato con l’Eden, il serpente, il peccato originale, l’estromissione dal “paradiso terrestre” (e che probabilmente riguardano anche una manipolazione del nostro DNA fisico e “spirituale” se così si può dire), noi ci stiamo allontanando sempre più da Dio (qs è il senso principale del peccato). Ci stiamo “dis-perdendo” come le parole di una comunicazione senza più senso di cui parlavamo prima. Come frammenti di pianeti isolati dopo una grande esplosione, procediamo alla deriva nello spazio e nel tempo, allontanandoci sempre più da Dio, nostra origine, che pure ha messo in noi un Suo ricordo, un imprinting. Se non accadesse nulla per impedirlo saremmo destinati a perderci nella solitudine del nulla in quello spazio nero. Saremmo una stella cadente che non arriva da nessuna parte, e nella sua traiettoria si spegnerebbe piano piano. Potremmo chiamare questa vita senza Dio come ineluttabile destino di morte.

 

CONVERSIONE e NUOVA NASCITA[4]

Fortunatamente però Dio, nel corso della ns vita terrena, manda degli input ad incontrarci in grado di risvegliare quel ricordo di Dio, quell’imprinting assopito nel nostro inconscio. In qs modo, se l’uomo liberamente accoglie questi input, è come se desse alla sua anima la possibilità di una “nuova nascita”. Infatti, accogliendo in se stesso questo “germoglio”, arresta la sua deriva e modifica il suo percorso. Non andrà più verso il nulla dello spazio nero, ma riconvergerà verso Dio. E’ questo cambiamento di direzione che noi chiamiamo “conversione”. Ovvero l’incontro con una “comunicazione efficace” di Dio in grado: a) di renderlo consapevole di trovarsi su una direzione che va verso il nulla e b) di poter scegliere di fare una conversione ad “U” per poter tornare verso Dio che rappresenta per lui la vera Vita.

 

PENTIMENTO

Quando ci si rende conto che Dio non è un concetto, ma un Essere che ci ama moltissimo e si comprende quanto lo abbiamo offeso (sia personalmente che come esseri umani), inevitabilmente ci si sente dispiaciuti e in colpa. Non si tratta del senso di colpa disperato che distrugge (tipo Giuda che si suicidò), ma di un sentimento di colpa che ci apre subito alla speranza e al perdono del Signore per la Sua grazia (altrimenti la colpa ci schiaccerebbe).

Questo sentimento sofferto di dolore a volte molto profondo, manifestato spesso con pianto, non viene molto predicato,[5] eppure è uno scalino importante che indica come agisce lo Spirito di Dio, Il Quale per prima cosa “tocca” il ns cuore “convincendolo di peccato” (Giov 16:8). Del resto se non fossimo convinti di aver sbagliato strada, perché dovremmo fare una conversione e tornare indietro?

 

REDENZIONE 

Il termine indica qualcosa di più di una semplice liberazione; deriva dal latino che traduce una parola greca che significa riscattoliberazione di chi è prigioniero mediante una somma di denaro. La possiamo usare per indicare TUTTO il processo completo di salvezza dell’uomo, composto di tre fasi sostanzialigiustificazione, santificazione (consacrazione), glorificazione (spiegati di seguito).

 

Nell’AT l’Esodo è primariamente il libro della redenzione. I primogeniti vengono liberati dal sangue dell’agnello pasquale e dovranno poi essere riscattati mediante una somma pagata al santuario (Es.13:11-15). Per i Giudei che cadevano in disgrazia o perdevano la loro proprietà esisteva il diritto di riscatto del parente più prossimo (Lev. 25:25, 47-49). In un certo senso nel riscatto era insito il senso di appartenenza verso colui che svolgeva l’ufficio di redentore (Booz riscattò Ruth la moabita e la sua terra): l’intero popolo ebraico appartiene all’Eterno che lo ha liberato (Es 19:4-6; 20:2; Lev 25:38; Deut 7:6-8) e ogni israelita doveva versare mezzo siclo per il riscatto della propria persona (Es 30:12-16; Matt 17:24).

Nel NT Gesù Cristo rappresenta l’agnello pasquale ha dato il suo sangue per la nostra redenzione: “In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia” (Efesini 1:7)

 

 

GIUSTIFICAZIONE PER GRAZIA TRAMITE LA FEDE

E’ un tema basilare importantissimo, molto caro alle chiese evangeliche. Per mezzo della sola fede in Cristo Gesù  la giustificazione ci assicura la salvezza gratuita, l’ingresso nel regno spirituale di Dio, la liberazione dal peccato che ci avrebbe condotto alla morte eterna.[6]

 

SANTIFICAZIONE  -  CONSACRAZIONE  

(1P 1:2; Ro 6:22). Avviene per opera progressiva dello Spirito Santo e nella misura in cui noi camminiamo per lo Spirito non adempiendo i desideri della carne (Ga 5:17). È la costante e sempre più marcata separazione dell'uomo dal peccato. È il frutto che ci permette di essere sulla terra l'immagine del Signore Gesù Cristo.

“La prerogativa positiva della santificazione si manifesta in una vita imperniata sul carattere di Cristo. Questo modo di conduzione della vita, deve essere identificato in un impegno costante e intero nel servizio e nell’ubbidienza a Dio accompagnato da un alto senso per la giustizia. Infatti Gesù disse che saranno beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia (Matteo 5:6; 6:33), coloro che vivono questo sentimento sono spinti ad una volontaria consacrazione verso Dio. Paolo replica, inoltre, che i cristiani dovrebbero essere membri rivolti alla giustizia, per la santificazione (Romani 6:19); avvenuto questo si porta un evidente frutto santificativo (6:22), quando ci consacriamo a Dio, diventiamo Sua esclusiva proprietà, al fine di poter essere utilizzati per il Suo servizio. Di questo processo di rinnovamento, ne è coinvolta anche la nostra mente, in quanto viene rinnovata per servire Dio. Il cristiano diventa un uomo nuovo rivestito di santità e giustizia (Efesini 4:4) mediante una santa condotta(1°Pietro 1:15). Per ottenere una vita imperniata nella santità, nella giustizia e su una condotta santa, dobbiamo ricercare un rapporto continuo ed intimo con Cristo (Giovanni 15:4), una comunione con i credenti (Efesini 4:15,16), una particolare dedizione alla preghiera (Matteo 6:5-15,16), rinnegare se stessi, prendendo (quotidianamente) la propria croce, seguendo Gesù (Luca 9:23) ed un ubbidienza continua per essere ripieni dello Spirito Santo(Romani 8:14; Efesini 5:18)” [http://lagrazia.altervista.org/santificazione.html]

 

I termini “CONSACRAZIONE” e “SANTIFICAZIONE” hanno la stessa origine biblica derivano cioè dalle parole “kados” (ebraico) e “agios” (greco). Sostanzialmente indicano “la messa a parte per Dio”. -Solamente il contesto determina se la traduzione dall’ebraico debba essere “santo” santità” “il santo” “i santi” “consacrare” “consacrazione” “santificare” o “santificazione”. Anche nei singoli brani non sempre i traduttori sono concordi. L’ampio ventaglio di significati riguarda il processo mediante il quale un’entità è portata in relazione con, o giunge a somiglianza con, ciò che è santo [Dizionario biblico GBU]

 

SANTIFICAZIONE-CONSACRAZIONE SINONIMI? Santificazione e consacrazione potrebbero allora essere anche sinonimi, anche se personalmente nella santificazione vedo più un atto prettamente divino che agisce sull’uomo, mentre nella consacrazione penso che possa essere messa in risalto anche la volontà dell’uomo che si applica con impegno, ma è solo una mia opinione.

 

“…Per il credente la santificazione/consacrazione non è solo un “optional” ma è un comandamento da considerare con serietà.

Levitico 11:44-45 - Poiché io sono il SIGNORE, il vostro Dio; santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo. […] Siate dunque santi, perché io sono santo.

1Tessalonicesi 4:3 e 7(cfr Rom.1:7) - Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione- Infatti Dio ci ha chiamati non a impurità, ma a santificazione.

Efesini 1:4 - In lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e irreprensibili dinanzi a lui,

1Pietro 1:15-16 - ma come colui che vi ha chiamati è santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta, poiché sta scritto: «Siate santi, perché io sono santo».

Dal nostro punto di vista biblico dunque, non esiste un credente maturo nella fede che non sia consacrato a Dio. Questa consacrazione dovrebbe venire spontanea a tutti i credenti come normale crescita spirituale.”   (dal ns dossier: CONSACRAZIONE E TRASFORMAZIONE - riflessioni ]

 

 

SALVEZZA E SANTIFICAZIONE sono due cose diverse. Della santificazione consacrazione abbiamo già parlato sopra. La salvezza è la possibilità di modificare il destino mortale in cui siamo incappati allontanandoci da Dio. Tutti moriremmo senza la possibilità, per i meriti di Cristo, di essere liberati-salvati e ricondotti al piano originario di Dio che conduce alla vita eterna.  

Il sacrificio di Cristo sulla croce è la possibilità donataci, senza merito alcuno, di poterci tutti salvare dalla morte eterna ed accedere al paradiso, alla vita eterna. Nel momento in cui liberamente, per fede, accettiamo Gesù Cristo come nostro Signore, entriamo in una strada terrena già preparata verso l’eternità, con una crescita di maturità e consapevolezza. Vi sono –abbiamo visto- dei passaggi “normali” di crescita, come la consapevolezza di peccato, il pentimento, la conversione, la santificazione, la consacrazione, fino ad arrivare all’elevazione, quando saremo rapiti in cielo prima del ritorno di Gesù. La santificazione è dunque una conseguenza della nostra scelta di fede che si attua in questa vita terrena in modo da essere sempre più “slegati” dalle catene di questo sistema di cose. Viviamo ancora nel mondo ma distaccati dalle sue passioni, santificati “messi a parte” dal mondo, così da essere sempre più uniti al Signore che già è “Santo”. E’ la tendenza spirituale dell’uomo “nato di nuovo” ad assomigliare sempre più al suo Signore; una tendenza spirituale che modifica un poco alla volta anche il nostro comportamento terreno, secondo come è scritto: “siate santi perché io sono santo” (Levitico 11:44-45; 19:2; 20:7; 1 Pietro 1:15-16)

 

ELEVAZIONE E GLORIFICAZIONE – Entrambi i termini rappresentano il compimento assoluto della nostra salvezza. È la trasformazione del nostro corpo mortale in un corpo glorioso, simile a quello risorto di Cristo Gesù. È la massima manifestazione dell'uomo nuovo in Cristo. Sapendo che sangue e carne non possono ereditare il cielo, Dio trasforma il nostro corpo mediante la sua potenza. La glorificazione è "il fine" e la "manifestazione" piena del regno spirituale di Dio. (Ro 6:22; 8:17,30; 1Co 15:53).

 

«LA GLORIFICAZIONE avviene in tre situazioni diverse a seconda delle categorie di credenti:

a) Alla prima risurrezione, al ritorno di Gesù: per i credenti che si sono addormentati in Cristo [che sono morti ndr] prima della sua venuta.

b) Al rapimento: per i credenti che saranno ancora in vita nel giorno del ritorno di Cristo Gesù  [che saranno trovati in vita quando il rapimento avverrà ndr].

c) Prima del Regno millennale di Cristo  [quando Gesù tornerà con le persone precedentemente rapite ndr]: per i martiri della tribolazione che si saranno ravveduti e che avranno ricevuto in dono la vita eterna.»[7]

 

ELEVAZIONE - Generalmente si parla di elevazione in senso letterale (elevato, innalzato verso l’alto  come Gesù dopo la resurrezione, in Marco 16:19; Atti 1:2; Atti 1:9) per le persone che il Signore considererà “giuste” e che saranno fisicamente rapite senza passare attraverso la morte, poco prima del suo ritorno per il regno millennale. Ma il concetto di elevazione può avere anche riferimenti più ampi, come elevazione dell'anima nella preghiera [8]  .

 

Un passaggio scritturale importante su cui si potranno concentrare i nostri studi mi pare questo:

“Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati; 23 ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta; 24 poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. 25 Poiché bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. 26 L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte.  […]   51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. 53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. 54 Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».  55 «O morte, dov'è la tua vittoria? O morte, dov'è il tuo dardo?» 56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; 57 ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo (1 Cor 15:22-26; 51-57)

 


 

[1]

Vedi il ns dossier: COME COMUNICA IL SIGNORE CON NOI - Renzo Ronca - 58 pag - PDF -7-10-19 -

 

[3]

Questo argomento di fede meriterebbe più approfondimento. Ad esempio sviluppando passi come questo: “Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. (1Tessalonicesi 5:23), ed altri passi,  si arriva a comprendere che “l’uomo è un essere tripartito. …  Notiamo l’ordine delle tre componenti. La sequenza umana è: corpo, anima e spirito. Per Dio prima viene lo spirito, quindi l’anima e infine il corpo. Nella creazione originaria lo spirito aveva il primato rispetto al corpo. Il peccato ha invertito l’ordine: l’uomo vive per il corpo e trascura lo spirito. … dovremmo seguire l’ordine biblico, mettendo il benessere spirituale prima dei bisogni fisici..”  [da LA SANTIFICAZIONE  - 1 tess 5 – MacDonald pg 1017]. Le relazioni tra spirito anima e corpo di qs passo in 1 Tess. sono essenziali per comprendere cosa significhi “nuova nascita” di cui accenniamo tra poco. e sono stati da noi spiegati in forma scritta e su un video studio youtube, lo scritto è nel dossier: LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  – (PDF - 13 pagine); mentre il video studio si trova su youtube in  https://youtu.be/up4kco41ZBs  (se non si aprisse copiare il link nella barra internet).

 

[4]

Questi concetti sono stati da noi spiegati in forma scritta e su un video studio youtube, lo scritto è nel dossier: LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA 2 - VERSIONE BIBLICA SCORREVOLE DA 1 Tessalonicesi 5:23  – (PDF - 13 pagine); mentre il video studio si trova su youtube in  https://youtu.be/up4kco41ZBs  (se non si aprisse copiare il link nella barra internet).

 

[5]

Si sta insinuando attraverso insegnamenti moderni l’idea di un “dio buonista” che in fondo perdona tutti senza nemmeno bisogno di pentimento. Basterebbe solo credere in un generico amore verso tutti. Ci si dimentica che Dio ha anche stabilito dei tempi ed un giudizio finale, dove solo “un rimanente” sarà salvato.

 

[6]

Ecco alcuni passi significativi:

Romani 3,20-24

20 perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.

La giustificazione attraverso la fede in Cristo

Is 53:11; At 10:43; 2Co 5:21; Ga 2:15-16; 3:8-14, 22-29; Ef 2:7-9

21 Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: 22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: 23 tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.

Romani 3,28

poiché riteniamo che l'uomo è giustificato mediante la fede senza le opere della legge.

Romani 3,30

poiché c'è un solo Dio, il quale giustificherà il circonciso per fede, e l'incirconciso ugualmente per mezzo della fede.

Romani 4,2-5

2 Poiché se Abraamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; 3 infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia». 4 Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; 5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia.

Romani 4,23-24

23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto come giustizia, 24 ma anche per noi, ai quali sarà pure messo in conto; per noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù, nostro Signore,

Romani 5,1-2

Gli effetti della giustificazione ottenuta per fede

1P 1:3-9 (1Gv 4:9-10; Ro 8:32)

1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo fermi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio;

Romani 4,16

Perciò l'eredità è per fede, affinché sia per grazia; in modo che la promessa sia sicura per tutta la discendenza; non soltanto per quella che è sotto la legge, ma anche per quella che discende dalla fede d'Abraamo. Egli è padre di noi tutti

Galati 2,16

sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato.

Galati 3,2

Questo soltanto desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito per mezzo delle opere della legge o mediante la predicazione della fede?

Galati 3,5-7

5 Colui dunque che vi somministra lo Spirito e opera miracoli tra di voi, lo fa per mezzo delle opere della legge o con la predicazione della fede?

6 Così anche Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia. 7 Riconoscete dunque che quanti hanno fede sono figli d'Abraamo.

Galati 3,8-12

8 La Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato gli stranieri per fede, preannunciò ad Abraamo questa buona notizia: «In te saranno benedette tutte le nazioni». 9 In tal modo, coloro che hanno la fede sono benedetti con il credente Abraamo. 10 Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica». 11 E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede. 12 Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse».

Galati 3,21-22

21 La legge è dunque contraria alle promesse di Dio? No di certo; perché se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora sì, la giustizia sarebbe venuta dalla legge; 22 ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinché i beni promessi sulla base della fede in Gesù Cristo fossero dati ai credenti.

Galati 3,24-26

24 Così la legge è stata come un precettore per condurci a Cristo, affinché noi fossimo giustificati per fede. 25 Ma ora che la fede è venuta, non siamo più sotto precettore; 26 perché siete tutti figli di Dio per la fede in Cristo Gesù.

Galati 5,4-5

4 Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia. 5 Poiché quanto a noi, è in spirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia.

Tito 3,7

affinché, giustificati dalla sua grazia, diventassimo, in speranza, eredi della vita eterna

 

[7]

A questo testo riportato da   laparola.info/risurrezione-e-glorificazione, ho  aggiunto delle parentesi quadre con n.d.r., questo perché vi sono diverse scuole interpretative sulla modalità del ritorno di Gesù. Quella che noi abbiamo accolto è che prima avverrà il rapimento delle persone credenti considerate giuste (giustificate), poi, dopo, con esse, tornerà il Signore Gesù Cristo e instaurerà il millennio;  poi alla fine vi sarà il giudizio finale. Per chi vuole approfondire abbiamo diversi dossier nell’indice https://www.ilritorno.it/es/eshtml/indice_DOSS.htm (prima sessione: “1-ULTIMI TEMPI - RITORNO DEL SIGNORE”).  Come testi di studio è consigliato “IL ritorno di Gesù Cristo” di R. Pache, UCEB.

 

[8]

Vedi ad es.

PREGHIERA ED ELEVAZIONE

 

 

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