Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

L’AMORE SIA SENZA IPOCRISIA - Romani 12:9a – Parte di un sermone del pastore John Piper

inviataci da Damaris Lerici (scritto completo in http://a3001.altervista.org/Lamoresenzaipocrisia.htm )

RIFLESSIONI DETTAGLIATE SULLE ESORTAZIONI DELL’APOSTOLO PAOLO IN ROMANI 12:9-21 . N.9 - 20-2-15- h.18 (Livello 4 su 5)

 

 

[….] Perciò, avendo visto che Paolo ha menzionato l’ipocrisia come qualcosa da evitare, passiamo un po’ di tempo su questo argomento, per capirlo meglio. Mettiamo in pratica il principio che ho menzionato prima, cioè di non leggere la Bibbia con troppo fretta.

L’ipocrisia di apparire migliori di quello che si è realmente

Per poter evitare l’ipocrisia, dobbiamo capire che cosa sia. L’ipocrisia si manifesta in almeno due modi diversi. In un modo, l’ipocrisia cerca di far apparire l’esterno più bello di quello che c’è realmente all’interno.

Per esempio, possiamo compiere delle gesta che sembrano essere atti d’amore, quando in realtà, li facciamo senza avere amore dentro. Questo è quello che Paolo descrive in 1Corinzi 13:3.

“Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente.” (1Cor 13:3 NRV)

È possibile fare grandi sacrifici che sembrano essere esternamente atti d’amore, mentre dentro al cuore, non c’è vero amore. Questo è un esempio di ipocrisia.

Solo per non dare un’idea sbagliata, notiamo che Paolo NON sta parlando di atti di ubbidienza, ma solo di atti volontari, che vanno oltre all’ubbidienza. È sempre giusto e doveroso ubbidire, sia se ne abbiamo voglia oppure no. Invece, non dobbiamo fare qualcosa volontariamente per farci vedere dagli altri diversi da quello che siamo, oppure per far sembrare qualcosa diversa dalla realtà.

Gesù denuncia duramente questo tipo di ipocrisia in Matteo 15:7,8

“7 Ipocriti, ben profetizzò Isaia di voi quando disse: 8 “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me.” (Mat 15:7-8 NRV)

La loro adorazione esterna, fatta con tante belle parole, non era il frutto di un’adorazione nel cuore. Gesù denuncia questo tipo di ipocrisia, condannandola severamente. Ascoltiamo le parole di Cristo in Matteo 23, mentre condanna i farisei perché cercavano di fare vedere all’esterno quello che non erano dentro.

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d’intemperanza.” (Mat 23:25 NRV)

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia.” (Mat 23:27 NRV)

Questo tipo di ipocrisia, quindi, si manifestaquando cerchiamo di apparire migliori davanti gli altri di quello che siamo veramente dentro. Questo è una abominazione a Dio.

 

L’ipocrisia che nasconde il peccato

C’è un’altra forma di ipocrisia ed è quando si critica o condanna un altro, per nascondere i propri peccati. Delle volte, uno si comporta così senza rendersi conto della malvagità di quello che sta facendo.

Troviamo questo tipo di ipocrisia molto spesso quando ci sono problemi in un matrimonio. Uno dei coniuge critica l’altro fortemente, come tattica per nascondere un peccato proprio. Però lo troviamo anche in altri casi. Per esempio, in Luca 6:42, Gesù dichiara:

“Come puoi dire a tuo fratello: “Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che hai nell’occhio,” mentre tu stesso non vedi la trave che è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello.” (Luca 6:42 NRV)

Chi si preoccupa del peccato di un altro, mentre lui stesso ha un peccato non confessato, è un ipocrita.

Quindi, il senso di Paolo in Romani 12:9, quando dichiara: “l’amore sia senza ipocrisia” è che dobbiamo evitare sia di cercare di sembrare agli altri quello che non siamo dentro, sia evitare di criticare gli altri per nascondere dei peccati nostri. Il vero amore deve essere senza ipocrisia. Infatti, se c’è ipocrisia, non c'è vero amore. In 1Corinzi 13:6 leggiamo che l’amore “...gioisce con la verità;” (1Cor 13:6 NRV) L’ipocrisia è falsità, è nascondere, è ingannare, è furbizia, è l’opposto della verità, e quindi, è l’opposto dell’amore. Dove c’è ipocrisia, non c’è vero amore. Perciò, Paolo dichiara: l’amore sia senza ipocrisia.

 

lo scopo dell’ipocrisia

Abbiamo visto che l’ipocrisia si manifesta sia nel cercare di apparire più belli, o più buoni, all'esterno, di quello che si è veramente dentro, sia per nascondere i propri peccati, criticando gli altri.

Ora, voglio considerare da dove viene questa malvagità. Perché le persone si comportano così? Perché NOI ci comportiamo così?

Nel Nuovo Testamento, sono descritte almeno due cose che spingono le persone a agire con ipocrisia.

 

Ricevere approvazione dagli altri

Il primo motivo per cui si usa ipocrisia è per cercare di ottenere gloria e approvazione dagli altri. Di natura, abbiamo un profondo desiderio di ricevere l’approvazione degli altri. Avere l’approvazione degli altri è un modo per l’uomo di cercare gloria per se stesso.

Per esempio, in Matteo 6:2, Gesù dichiara:

“Quando dunque fai l’elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.” (Mat 6:2 NRV)

Poi, nel v.5 aggiunge:

“«Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.” (Mat 6:5 NRV)

In altre parole, questi uomini cercavano l’approvazione degli altri. Agivano in quella maniera, sperando di essere notati e approvati dagli altri, ovvero, volevano gloria dagli altri.

“Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Giov 5:44 NRV)

“42 Ciò nonostante, molti, anche tra i capi, credettero in lui; ma a causa dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; 43 perché preferirono la gloria degli uomini alla gloria di Dio.” (Giov 12:42-43 NRV)

È importante capire che cercare l’approvazione degli altri vuol dire cercare di essere da loro glorificati. Quando facciamo così, l’unico beneficio che avremo saranno le briciole che ci daranno gli uomini. Poi, ci sarà la punizione.

Nella vita, o si cerca di vivere alla gloria di Dio, o si cerca gloria per se stessi dagli uomini.

Attenzione, qua è importante capire che cercare approvazione degli uomini non vuol dire che cerchiamo approvazione da tutti gli uomini. Per esempio, se pensiamo ai ragazzi di oggi, spesso, a tanti di loro importa ben poco quello che pensano gli adulti. Invece, importa moltissimo come gli altri ragazzi li vedono. Loro vogliono l’approvazione dai loro coetanei. Anche fra noi può essere così. Un credente potrebbe vantarsi, dicendo: “a me non importa quello che pensano i miei colleghi di lavoro di me!”, quando in realtà, gli importa moltissimo che gli altri credenti lo vedano come un bravo, maturo credente. Quindi, ricordiamo che voler l’approvazione degli altri è qualcosa che vogliamo non da tutti, ma da un certo gruppo di persone.

Molto spesso, cadiamo in questo terribile peccato di desiderare l’approvazione degli altri.

Quando vogliamo l’approvazione degli altri, il nostro comportamento sarà guidato da questo desiderio. Diventerà così una schiavitù, che ci ostacolerà da comportarci in base a quello che è giusto. Comportarci cercando l’approvazione degli altri vuol dire essere ipocriti.

Il vero amore, quello che Dio ci comanda di avere, non è così. Un credente che ha un vero amore non desidera l’approvazione degli uomini. Quel credente è stato liberato dalla schiavitù di volere la gloria dagli uomini.

Infatti, il vero amore non ha un concetto alto di sé, addirittura, pensa poco a se stesso. Un credente con vero amore nel suo cuore ha i suoi pensieri fissati su Cristo, e medita su tutto quello che Dio è per lui in Cristo.

In realtà, il comandamento che l’amore sia senza ipocrisia è il comandamento di conoscere Cristo, di amarLo e di cercare e trovare la propria soddisfazione in Cristo, in modo da non aver bisogno di desiderare l’approvazione degli altri.

Infatti, se tu stai cercando l’approvazione degli altri, stai cercando fango, quando potresti avere un tesoro tra le mani. Stai scavando delle cisterne screpolate. Dio parla di questo in Geremia 2

“«Il mio popolo infatti ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d’acqua viva, e si è scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l’acqua.” (Geremia 2:13 NRV)

Quindi, cercare l’approvazione degli altri è una forma di ipocrisia. Si cerca di apparire in una luce più buona di quello che si è in realtà. Questa è vivere una menzogna, ed è il contrario del vero amore.

l’ipocrisia che nasconde un peccato

Come ho detto prima, esiste anche un’altra forma di ipocrisia. Spesso, l’ipocrisia ha lo scopo di nascondere dei peccati che non hanno nulla a che fare con quello che stiamo cercando di far sembrare davanti gli altri.

Troviamo un esempio di questo in Luca 13, dove Gesù si trovò in una sinagoga di sabato, il giorno in cui i Giudei non dovevano lavorare. Gesù guarì una donna che da diciotto anni era posseduta da uno spirito che la rendeva inferma, ed era tutta curva e assolutamente incapace di raddrizzarsi.

Il capo della sinagoga si infuriò con Gesù, vi leggo il v.14.

“Or il capo della sinagoga, indignato che Gesù avesse fatto una guarigione di sabato, disse alla folla: «Ci sono sei giorni nei quali si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato».” (Luca 13:14 NRV)

Che cosa vediamo qua? Da quello che sembra, quest'uomo era molto zelante per la tradizione religiosa. Potremmo immaginare che il suo scopo nella vita fosse quello di aiutare le persone a seguire le tradizioni religiose.

Però, Gesù vedeva il suo cuore e dichiarò:

“15 Ma il Signore gli rispose: «Ipocriti, ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere?” (Luca 13:14-15 NRV)

Perché Gesù chiamò ipocrita questo uomo che era pieno di zelo per il Sabato? Non era ipocrita perché cercava l’approvazione degli uomini. Piuttosto, egli era un ipocrita perché il suo zelo religioso nascondeva un suo peccato! Di quale peccato si tratta ?

Gesù aveva detto: “ciascuno di voi non scioglie, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per condurlo a bere?”

Quello che Gesù, conoscendo bene anche il cuore, voleva dire era che a questo uomo non importava osservare il sabato. A lui importava curare i suoi beni, ovvero, a lui importavano i SOLDI!

Il suo apparente zelo per il sabato era tutto falso, per nascondere il suo amore per i soldi. Quindi, era un ipocrita, facendo sembrare che era zelante per le cose di Dio, nascondendo così il suo peccato di amare il denaro.

Perciò, anche questo è un altro modo in cui l’ipocrisia si manifesta: quando uno finge di avere zelo per qualcosa, per riuscire a nascondere un peccato.

Lo vediamo spesso nei matrimoni, quando uno dei coniugi è molto insistente su una posizione, che in realtà serve solamente per nascondere un peccato. Anche questo tipo di ipocrisia è un brutto peccato.

Applicazione

A questo punto, Dio volendo, il comandamento: “l’amore sia senza ipocrisia” è più chiaro di quello che era prima. E allora, come possiamo applicare questo comandamento alla nostra vita?

Dobbiamo esaminarci, per riconoscere se il nostro comportamento a volte possa essere ipocrita. Per esempio: stiamo cercando l’approvazione degli altri, che siano altri credenti, o amici non credenti? Ci importa come gli altri ci vedono? Ci vergogniamo quando il nostro comportamento ci fa essere visti male? Anche questo è un frutto di volere l’approvazione degli altri. Se abbiamo questo comportamento, allora, il nostro amore è ipocrita.

Quello che è giusto è aver un cuore che non pensa a come gli altri ci guardano, ma avere un cuore che fissa piuttosto lo sguardo su Cristo, impegnandoci a glorificare Dio e ad edificare gli altri.

Se ti rendi conto che stai cercando l’approvazione degli altri, non basta smettere. Hai bisogno di riconoscere questo come peccato, e confessarlo a Dio, e se necessario, anche agli altri.

Inoltre ci possiamo domandare: siamo ipocriti in quanto mettiamo molto enfasi sui peccati degli altri, anziché concentrarci sui nostri? Siamo tutti presi dalle pagliuzze degli altri, anziché preoccuparci di togliere le travi dei nostri occhi? Chi vive così, non ha un amore sincero. Chi vive così ha bisogno di confessare il suo peccato a Dio.

Oh che possiamo essere credenti che hanno un amore senza ipocrisia. Oh che possiamo smettere di fissare lo sguardo su noi stessi, e invece, che possiamo fissare il nostro sguardo su Cristo. Oh che possiamo trovare la nostra approvazione in Dio, portando gloria a Lui, anziché cercare gloria per noi stessi.

Oh che possiamo presentarci a Dio come sacrifici viventi, considerando la misericordia di Dio nei nostri confronti!

 

 

 

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