SE TU CAMMINI IN MIA PRESENZA... (1 Re 9:4)  INTEGRITA’ nella fede INVECE DI  RELIGIONE MONDIALE - (parte 10)

- di Renzo Ronca - 2-2-15 - agg. 9-6-21

 

 

 

 [Il Signore apparve per la seconda volta a Salomone e gli disse:] Quanto a te, se tu cammini in mia presenza come camminò Davide, tuo padre, con integrità di cuore e con rettitudine, facendo tutto quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti…. (1Re 9:4)

 

L’Eterno indica sempre la via del bene all’uomo, come fece con Salomone, di cui parlammo già(1), ma l’uomo difficilmente sa/vuole seguire questa linea di bene. Forse la causa principale dei mali dell’uomo è la perdita dell’”integrità”; concetto che vorrei approfondire oggi:

 

"Integro" significa: “intero, intatto; lo stato di una cosa che possiede tutte le sue parti, i proprî elementi e attributi, che conserva intatta la propria unità e natura, o che non ha subìto danni, lesioni, diminuzioni quantitative o qualitative. Pieno, intero, completo: letteralmente che non ha subìto mutilazioni o soppressioni, o che non ha patito danno, menomazione, pregiudizio, quindi intatto, illeso”. (Treccani)

 

Il cuore integro dunque è quello che rimane pieno intero intatto, che possiede tutte le sue parti. Ma questa “pienezza” come avviene?

 

se tu cammini in mia presenza..”

 

Camminare alla presenza di Dio è restare vicino a Lui senza allontanarsi; restare a Lui vicino significa riempirsi "dell'irraggiamento" di Dio. Il cuore si riempie di Dio in ogni sua parte. E' come se ai palpiti della vita fisica si aggiungesse uno speciale vibrare  che è l'eco, la trasparenza, la risonanza della vita di Dio.

 

Integrità è allora mantenere il proprio cuore ripieno della presenza del Signore. Se la nostra comunione con Lui è forte, questa pienezza non è solo una parola teorica, ma è una presenza vera. Non a caso Dio stesso comparve due volte a Salomone; non si parla di vaghi sogni o di angeli, ma di vere apparizioni dell’Eterno.

 

“Con integrità del cuore e con rettitudine..”

 

La rettitudine è il proseguire il cammino dritti e in linea retta.

 

Una linea si può tracciare in tutte le direzioni ma qui ci si riferisce ad una sola direzione: una linea dritta nel cammino dell’ubbidienza all’Eterno: “facendo tutto quello che ti ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti….”

 

Non diciamo che non sappiamo in cosa dobbiamo ubbidire, perché la Bibbia è facile da comprare e non difficile da leggere.

 

La parola “integrità” nell’AT è spesso seguita dalla parola fedeltà.

 

Fedele è chi mantiene la parola data all’altro, costante nel suo sentimento, che sa proteggere e portare sempre con sé l’amore che gli è stato affidato da un altro.

 

Le condizioni per godere delle grandi benedizioni del Signore sono dunque: mantenere il cuore ripieno della Sua presenza; vivere in maniera coerente senza voltare a destra o sinistra; ubbidire ai comandamenti; rimanere fedele al patto d’amore tra Dio e noi, senza compromessi col peccato.

 

Cerchiamo di capire bene questo non avere compromessi col peccato”:  non si tratta di un comandamento o di un integralismo fine a se stesso (2), ma di una consapevolezza profonda: per spiegarmi faccio un ragionamento semplicistico e schematico, ma utile: se c’è comunione tra anima e D_ allora possiamo dire che D_ è come fosse presente nell’anima nostra. Se io pecco, la mia anima va incontro al peccato, si apre al peccato; dunque il peccato entra in me; ma se in me è presente D_, allora io espongo D_ al peccato! Ora sappiamo che D_ è Santo e davanti a Lui non può esserci peccato; dunque se io espongo la mia anima al peccato possono succedere due cose: o vengo distrutto da D_ assieme al peccato (perché il peccato non può esistere davanti a D_), oppure D se ne va dalla mia anima per non distruggermi, ma io rimango solo col peccato, senza più D_.

 

Salomone nella vecchiaia perse la sua integrità per la sua debolezza verso le mogli straniere, le quali lo spinsero ad adorare altri dèi. Il suo cuore non era più solo di Dio, ma confuso nell’ambiguità religiosa: Al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gli fecero volgere il cuore verso altri dèi; e il suo cuore non appartenne interamente al SIGNORE suo Dio …(1 Re 11: 4)

 

Ecco perché dobbiamo spesso rivedere la nostra fede, controllare se amiamo ancora con tutto il cuore il nostro Signore oppure no. E chi può farlo meglio di D_ stesso? Davide piacque all’Eterno, nonostante i suoi peccati, proprio perché aveva questa umiltà di saper mettere totalmente esposto il suo cuore davanti a D_ quando per es diceva: Fammi giustizia, o Eterno, perché io ho camminato nella mia integrità e ho confidato nell'Eterno senza vacillare. 2 Investigami, o Eterno, e mettimi alla prova; purifica col fuoco la mia mente e il mio cuore. 3 Poiché la tua benignità mi sta davanti agli occhi, e cammino nella tua verità. (Salmi 26:1-10)

 

Sforziamoci allora di mantenere un cuore integro, ripieno della presenza di D_, perché questo solo ci può portare alla vita con le sue benedizioni.

Chi trova gioia in questa integrità, pregusta già l’eternità. Infatti è alla fine dei tempi, dopo il millennio, che D_, con la Gerusalemme celeste, scenderà ed abiterà per sempre con l’uomo, per l’eternità. (Apoc. 21:1-4)

 

 

  

 NOTE

 

(1)SALOMONE E IL SUO PECCATO -  e poi  SALOMONE PRIMO ESPONENTE DELLA “RELIGIONE GLOBALE” Il tutto raccolto anche in un dossier PDF intitolato RELIGIONE GLOBALE?  NO GRAZIE!

 

(2) L’integralismo è una “concezione politica o religiosa estremistica, che rifiuta tutte le posizioni differenti dalle proprie” (Trecc)

 

 

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