Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

NECESSARIO IMPOSTARE CON PRECISIONE IL CONCETTO “BIBBIA”

Occorre più motivazione e più rispetto per le cose di Dio - di Renzo Ronca - 31-12-14- h.11,30  (Livello 1 su 5)

 

 

 

 

 

Quando Impostiamo il navigatore in macchina, bene o male raggiungiamo sempre la meta prefissa. La scelta eventuale del tipo di strada, se lunga corta con pedaggio o senza, è relativa; l’importante sta nell’impostazione giusta della destinazione da raggiungere. Sarebbe assurdo impostare ad esempio Milano come destinazione e poi dopo buttare il navigatore perché non ci ha portato a Firenze. Penso che in quel  caso la voce del navigatore che ci guida, se potesse, ci direbbe: “attenzione! Accosta appena possibile, spegni il motore e torna domattina con le idee più chiare”.

Nessuno farebbe così vero? Eppure molti di noi quando leggono la Bibbia commettono la stessa assurdità: impostano il cervello su Milano e si lamentano perché la Bibbia non parla di Firenze.

Mi spiego meglio:

Quando noi credenti leggiamo la Bibbia (AT+NT), se siamo davvero credenti, sappiamo che essa esprime insegnamenti di Dio.

Quando invece l’apriamo ci aspettiamo di trovare notizie scientifiche, storiche, antropologiche, mitologiche, e magari anche la coltivazione della canna da zucchero. Sarebbe come leggere Freud ed aspettarsi una ricetta di cucina.

 

Il primo punto allora è che la Bibbia parla di Dio e del Suo rapporto con l’uomo. Non andiamoci a cercare altro.

 

Il secondo punto è che per fare questo Dio si è servito di un popolo, quello ebraico. Non so il perché di questa scelta: forse perché è stato l’unico popolo ad ascoltarLo o perché era il più piccolo e disprezzato; resta il fatto che la Bibbia è stata scritta con quel linguaggio e principalmente per quella cultura. E’ assurdo dunque che noi occidentali insistiamo a inquadrarla nella nostra cultura con la nostra mentalità. Se vogliamo capirla dobbiamo entrare nella mentalità giudaica. Se ci aspettiamo di capirla ragionando come moderni occidentali è aprire la mappa di Milano cercando il Musei degli Uffizi.

La Bibbia ripeto è stata scritta da giudei per i giudei. Certo i suoi insegnamenti sono universali e riguardano tutti noi credenti, ma passano da dalla cultura e dalla lingua ebraica; dunque chi vuole davvero capirla deve fare il primo atto di umiltà andando a cercarsi come scrivevano come ragionavano i giudei di quel tempo.

 

Il terzo punto è che troppe persone ne parlano senza motivazione. La Bibbia è un testo religioso. Tutti si sentono autorizzati a dire la loro senza avere un minimo di fede oppure avendo una fede “a modo loro” di chissà quale dio. Se io parlassi male di un testo religioso di un’altra religione -per esempio mediorientale- rischierei persino la morte; ora non dico di arrivare a quegli eccessi, però ricordiamoci che la Bibbia è un libro sacro e chiunque ne parla dovrebbe farlo con il dovuto rispetto. Non stiamo leggendo l’elenco del telefono. 

 

Il quarto punto è che la conoscenza di Dio, la fede, la salvezza,  non ci spettano di diritto senza un passaggio di consapevole conversione. Non è con la prepotenza intellettuale che si capisce Dio ma con la Sua attrazione che passa per i meriti di Cristo di cui dovremo essere consapevoli. Tutte le nostre aspirazioni devono essere sottoposte alla volontà di Dio; non c’è nulla di automatico o di dovuto.

 

Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. (Giovanni 6:44)

E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è dato dal Padre». (Giovanni 6:65)

 

Chi davvero ama Dio sente un desiderio insopprimibile di stare dove Lui sta, di ascoltare quello che Lui dice, di respirare l’aria che Lui respira. Chi ama Dio ama la Scrittura biblica in ogni punto, la legge l’ascolta la desidera; lo spirito dell’uomo che ama Dio non può fare a meno dello Spirito che anima la Scrittura biblica, è come l’acqua per chi ha sete il cibo per chi ha fame.

 

Chi dice “amo Dio ma non mi interessa la scrittura biblica perché penso che se ne possa fare a meno” dice una sciocchezza, o per lo meno non ama lo stesso Dio nostro della Bibbia.

 

E’ per questo motivo che prima di partire per un viaggio dobbiamo capirci bene sulla destinazione. Se vogliamo andare a “Milano” prendiamo il pullman d Milano, se vogliamo andare a “Firenze” prendiamo il pullman di Firenze. Ognuno è libero di scegliere la sua destinazione, basta che non facciamo confusione.

 

 

 

 

Correlazioni

Intellettuali orgogliosi conversione difficile (RR) - www.ilritorno.it/rifl_pillole/intellettuali_orgogliosi.htm

 

 

 

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