FESTE CATTOLICHE E COSCIENZA EVANGELICA - INIZIO DEGLI ERRORI

- di Renzo Ronca - 25-12-14-agg 23-6-21

 

 

Vivendo in Italia, paese quasi totalmente cattolico, noi evangelici ci troviamo spesso a disagio nella feste religiose, che osserviamo con un certo distacco. Tra noi c’è chi accetta dei compromessi (a volte troppi), e chi assume atteggiamenti molto rigidi (a volte troppi). Su questo vorrei esprimere la mia opinione senza permettermi di giudicare nessuno.

 

C’è una origine, un punto iniziale  sugli  “errori” religiosi e tradizionali delle feste che va conosciuta. E’ mia convinzione che i guai nascano sempre quando l’uomo ritiene di poter modificare le parole di Dio pensando di poter far meglio di Lui. Mi riferisco per esempio ai dieci comandamenti; ebbene il catechismo cattolico rimaneggiando il testo originale biblico, nel suo terzo comandamento (che corrisponde al quarto biblico) dice così: “Ricordati di santificare le feste” (1).

 

“Santificare le feste” ovviamente significa tutto e non significa niente. Il quarto comandamento biblico invece parla del sabato “Ricordati del giorno di sabato per santificarlo” (Esodo 20:8) non dice “ricordati di santificare un giorno qualsiasi durante la settimana”. Ora se continuamente non solo in qs capitolo ma in TUTTA la Bibbia il Signore ci parla espressamente del settimo giorno identificandolo con il sabato, un motivo ci sarà e prima di modificarlo io ci penserei perché, a quanto mi consta, l’uomo ne sa un po’ meno di Dio.

 

Quindi prima di parlare del Natale, dell’Assunzione, del 2 giugno, della befana, di halloween, del carnevale, vediamo subito che la prima differenza nasce dalla non osservanza del decalogo. Infatti quasi tutte le chiese protestanti si sono uniformate all’osservanza della domenica, dedicata anticamente al culto del dio sole ("sun-day" giorno del sole). Non voglio polemizzare, dico che un atteggiamento come questo, troppo accondiscendente verso la domenica e che lascia il sabato come un giorno qualsiasi, contraddice un atteggiamento evangelico troppo intollerante verso il Natale per esempio, o altre feste cattoliche alla Bibbia sconosciute.

 

Io lascerei alla maturità di ciascuna persona e di ciascuna denominazione la scelta di osservare quanto arriva a capire (una maturità crescente, spero, che migliora continuamente), senza giudicare gli altri. Tuttavia se c’è da fare una riflessione seria sulla feste dell’anno del nostro calendario occidentale, partirei senza dubbio come ho detto dai comandamenti, dal sabato, cioè dalla “legge regale” (diversa dalla “legge cerimoniale”). Poi se mai si parlerà del resto.

 

Non è male ricordare che c’è una priorità nel messaggio cristiano: c’è un bellissimo insegnamento che si trae dalla 2 lettera ai Corinzi cap. 5, vv.11-21 dove si parla del ministero della riconciliazione. A noi non interessa la riconciliazione tra le chiese in quella forma erroneamente chiamata “ecumenica” che unisce sacro e profano, interessa invece la riconciliazione delle anime con Dio per mezzo dell’amore di Cristo. Questa è la priorità del cristiano: capire vivere e trasmettere questo fondamento. Questo senso di pace con Dio finalmente ritrovato da tutti noi che prima eravamo “nemici di Dio”, si chiama “salvezza” e si esprime, si manifesta in una “nuova nascita”, prima interiore spirituale, poi esteriore comportamentale.

 

E’ poi nel cammino progressivo del nostro discepolato con Cristo che prendiamo atto giorno per giorno degli spessori della verità. Alcune di queste verità scoprono anche che moltissimi periodi di festa religiosa o statale  sono stati messi a copertura di altre feste pagane antiche, le cui radici nascoste ancora si agitano.

 

Più conosceremo Cristo-Verità e più sperimenteremo la libertà. Nella nostra libertà non imporremo le verità che abbiamo capito e fatte nostre, ma le testimonieremo con i fatti, con modestia, evitando il più possibile polemiche dottrinali e provocazioni religiose. Così quando ci chiederanno “ma perché il sabato lo dedichi a Dio e non lavori?” oppure “Come mai non ti fai il segno della croce davanti al bambinello del presepe?” allora risponderemo liberamente secondo una coscienza tranquilla che è ben cresciuta; e chi davvero ama il Signore ci capirà subito.

 

 

 

 

(1)

Pagina con schemi tavole comandamenti biblici e quelli del catechismo: CONFRONTO TRA I COMANDAMENTI CHE SONO NELLA BIBBIA E LA TRASCRIZIONE CATTOLICA

Libro PDF (gratuito, non commerciabile, libero per il solo studio personale)  AVVICINIAMOCI AI COMANDAMENTI BIBLICI IN MODO RAGIONATO -  con commenti ai testi originali presi da vari studiosi cristiani ed ebrei  - curato da Renzo Ronca - pag. 204

 

 

 

 

Correlazioni

Origini del natale, dell'albero, dello scambio dei regali, del presepe (L.)

 

 

 

 pag precedente  - Indice rifless. bibliche  -  Home

 

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica sono scritti NON PROFIT, senza fini di lucro, per il solo studio biblico personale di chiunque lo desideri - vedi AVVERTENZE