Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

 

NEL NUOVO MOVIMENTO CRISTIANO RICORDIAMO IL “DIO SCONOSCIUTO”

 di Renzo Ronca - 26-11-14 h.17,41

 

 

Abbiamo già parlato del NUOVO MOVIMENTO “SENZA APPARTENENZA” CHE “TRANSITA” NELLE CHIESE E LE “TRAPASSA(in https://www.ilritorno.it/studi_bibl/343_MR-6.htm e pag seguenti); ne abbiamo visto le caratteristiche e mostrato come sia “trasversale” alle chiese cristiane senza fanatismi o contrasti.

 

Torniamoci per un momento per ribadire una cosa semplice ma proprio per questo molto difficile da acquisire per noi occidentali abituati alle complessità dei ragionamenti.

 

Anche se parliamo fin troppo di Dio, ne abbiamo solo una visione confusa ed intellettuale in testa (quando non è veramente idolatria). Da un punto di vista spirituale siamo come gli Ateniesi al tempo in cui Paolo parlò loro di un “Dio sconosciuto”. Questi pensavano di essere molto avanti con le loro filosofie, purtroppo però tra tanti dèi nell’Aeropago (Atti 17:15-34) non avevano ancora capito chi era veramente Dio. Noi per svariati motivi abbiamo “definito” Dio (si può “definire”?)  in qualche modo, ma mi sono fatto l’idea che non Lo conosciamo veramente.

 

Dio è un Essere vivo che si rivela all’uomo; e l’uomo se Lo accetta, entra in relazione con Lui.

 

Non c’è nulla da interpretare in questa frase che ho appena scritto: Dio è realmente un essere vivo, che vive. Anche se la Sua vita è molto più della vita terrena a cui siamo abituati non è affatto uno spirito fantasma lontano che vaga tra le nuvole. E’ un Essere che ha con l’uomo una somiglianza che ci sorprenderà. Egli non solo vive ma vuole vivere accanto all’uomo che ha creato e vuole in qualche modo parlargli, spiegargli tante cose in modo che l’uomo possa ritrovare la strada di casa che evidentemente non ricorda più. Entrare in relazione con l’uomo non è una cosa fatta solo di incenso e visioni apocalittiche, Dio sa come entrare in contatto con l’uomo in modo semplice. Realmente e concretamente. Vi sono già tanti credenti che hanno questa particolare “intimità” con il Signore. Non dobbiamo spaventarci; è una cosa che il Signore può fare benissimo se noi ci atteniamo ai Suoi comandamenti con umiltà.

 

Questo entrare in relazione con Lui non è una filosofia o un discorso teorico ma è un modo concreto di scambiarsi sentimenti e contenuti.

 

E’ giusto frequentare le chiese cristiane per adorare insieme il Signore da cui dipendiamo tutti, ma non è giusto diventare dipendenti di una organizzazione denominazionale idealizzando magari figure di uomini santi

 

Siamo alle soglie del rapimento della Chiesa del Signore e per mezzo dello Spirito Santo, per i meriti di Cristo, Dio ci parla direttamente se abbiamo l’umiltà e la fede per ascoltarLo.

 

Si aprono in tempi in cui ogni anima sarà ammaestrata direttamente da Dio (Giov. 6:45; 1 Tess. 4:9; Isaia 54:13; Geremia 31:34)

 

Penso dunque che sia arrivato il momento –per chi vuole davvero conoscere/essere conosciuto da Dio- di accogliere questo intimo contatto tra la nostra anima e il Signore.

 

PreghiamoLo nel silenzio e nella pace della nostra stanza. Leggiamo la Scrittura e Lui ci illuminerà i passi da meditare. Lasciamo poi fare allo Spirito Santo mantenendoci in clima di preghiera, rispetto ed integrità e Lui elaborerà nella nostra coscienza quanto abbiamo letto.

Questa attività interiore verrà condotta dallo Spirito Santo stesso e resa comprensibile alla nostra coscienza sotto forma di incoraggiamenti, correzioni, prove, indicazioni, rivelazioni, affetti, ecc.

E’ così che la spiritualità si eleva e la ns fede matura.

In un modo forse diverso per ognuno di noi, ma sempre meraviglioso, il Signore si rivelerà al nostro cuore.

 

 

 

 

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