Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

NOI CRISTIANI SIAMO ANCORA GUIDATI DALLO SPIRITO DI DIO?

(Sintesi dell’incontro di edificazione della "Piccola Iniziativa Cristiana" tenuto a Vetralla il 28-2-09) 20-11-14- h.8,15

 

 

 

 Dopo i canti e la preghiera comunitaria di lode e adorazione..

 

 

1) Renzo introduce il tema dell’incontro e disegna uno schema alla lavagna in questo modo:

 

SPIEGAZIONE: Immaginiamo di schematizzare alcuni eventi importanti che interessano al storia cristiana fino ad oggi per capire meglio come agisce lo Spirito. Noi lo sappiamo che siamo creature terrene che si dibattono in un difficile equilibrio tra spirito e carne. Partiamo da quello che penso essere stato il momento di massima pienezza della Chiesa: il giorno della Pentecoste, quando lo Spirito Santo discese con potenza. Lo disegniamo nel punto più in alto. Ma quanto durò questa pienezza? Nemmeno 50 anni! Ecco infatti che appena le aspettative del prossimo ritorno di Gesù si raffreddarono, la fede si spostò dallo Spirito a qualcosa di più concreto, come le stesse istituzioni denominazionali o varie chiese che si erano formate, che davano sicurezza. Si scende così dalla guida dello Spirito dei primi anni che sceglieva, indicava, impediva, rivelava, alla guida delle istituzioni ecclesiastiche, che valutavano e guidavano in base ad altri parametri più umani, più vicini alla "carne". Al tempo della Riforma protestante iniziata da Lutero vi era un degrado incredibile: preti che nemmeno conoscevano le Scritture, che erano conviventi con donne lontano dalle loro chiese in cui non andavano mai.. corruzione di ogni ordine e grado... La riforma riportò la Chiesa vera in alto a seguire lo Spirito, la salvezza per grazia, la fede, ecc. Ma subito dopo sappiamo come andò a finire ed ecco di nuovo ricadere... E qui siamo già vicino i nostri giorni 30-40 anni fa il movimento pentecostale ricordò al mondo che esisteva ancora lo Spirito Santo. Oggi non so quante chiese pentecostali esistano, tutte frammentate, ci vorrebbe un lungo elenco e non so se veramente tutti si basino ancora sulla guida dello Spirito Santo: ad esempio a Roma due tra le più grandi denominazioni pentecostali hanno regole comportamentali opposte in merito a chi fare entrare in chiesa: una caccia le donne col velo l'altra caccia quelle senza. Il vedere oggi dove stiamo andando e come ritrovare lo Spirito di Dio necessario per andare incontro a Gesù sarà l'argomento che approfondiremo; ma a me sembra che stiamo andando di nuovo "sotto". Come risollevarci?

2) Ancilla: Non è in discorso globale, ma individuale. Nelle chiese pentecostali, apostoliche, carismatiche guardiamo l'uso dei "doni": ognuno ne fa il proprio segno di evidenziazione, come un idolo, come un egoismo. Uno dei problemi è che si guardano troppo i doni dimenticando il Donatore. L'"io" deve morire. La nostra natura umana non è santa da sola, non può santificarsi se non lasciamo il nostro "io". Nelle chiese purtroppo questo insegnamento, non si dà.

3) Roberto: Lo schema di Renzo è interessante perché ciclico (dalle stelle alle stalle) ed è così che in affetti avvenne.  Dalla morte dell'apostolo Giovanni (98 dC) la Chiesa era già quasi allo sfascio. Ai tempi di Paolo pensate già vi era chi affermava che Gesù non era venuto nella carne (i greci convertiti; sec i greci la carne  era da disprezzare; già entrava il paganesimo, il dualismo). Nel 130 dC  no c'erano già più gli ebrei messianici (che credevano in Cristo), ma vescovi greci che prendevano ordini dal vescovo di Roma. Il cristianesimo del 132 dC aveva già ben poco a che vedere col cristianesimo giudaico cristiano di Gesù. La chiesa istituzionalizzata era la chiesa degli uomini colti, greci filosofi... Ma non tutti si sottomisero: vi furono aspri dibattiti nella Chiesa. Fino al 500 avvenivano i miracoli dello Spirito Santo; all'inizio del 6° secolo spariscono. C'è un motivo: Virgilio I vescovo di Roma, dopo aver fatto assassinare il suo rivale si autoproclamò "papa". Nasce l'apostasia, le persecuzioni.. lo Spirito Santo se ne va. Vediamo sulle schema la Riforma, e poi subito ci fu la "Controriforma" cattolica dove venivano mandati dei veri e propri sicari, con l'ordine di uccidere... Poi nel 1965 nasce il movimento apostolico, nel 1969 il pentecostalismo... Guardate le conversioni importanti di oggi: (esempi di nomi illustri tra giornalisti scrittori e studiosi) vanno tutti nel cattolicesimo perché quello dà una impressone di stabilità e sicurezza. Oggi  nelle chiese pentecostali e non si sa bene dove andare...  Ci sono persone che si svegliano la mattina e si improvvisano pastori... Per rispondere ad Ancilla: non è vero che i pastori non insegnano a rinunciare al proprio "io", loro ne parlano eccome! Loro insegnano a far morire l'"io" dei fedeli, ma lo fanno per poi farli ubbidire a se stessi, non allo Spirito Santo!! (so di un pastore che "usa" i convertiti all'ubbidienza per farsi fare dei lavori per la sua casa personale) Vorrei ricordare un versetto dall'apocalisse: "Uscite da Babilonia popolo mio!"

4) Ancilla: Il popolo di Dio DEVE ripartire. Dal singolo.

5) Mirano: Non tutte le divisioni sono un abbandonare il Signore. Possiamo non essere d'accordo ma poi ci si ritrova. Marco fu mi pare la causa della lite tra Paolo e Barnaba perché Paolo non lo voleva, ma poi Paolo in una lettera successiva dice ".. e ti prego di rimandarmi Marco perché mi è utile per l'evangelizzazione..". Quindi se un persona pecca, se un pastore pecca, i fedeli devono riprenderlo.

6) Ancilla: Il segno tangibile della presenza dello Spirito Santo è l'amore che abbiamo gli uni per gli altri. Io frequento diverse chiese ma dovunque vado io mi commuovo e li sento fratelli.

7) Roberto: Il problema non è dottrinale -il 96% delle dottrine delle chiese protestanti sono identiche- ma è il voler primeggiare. Oggi serve una nuova Pentecoste. Lo Sp Santo scende ancora quando lo preghiamo, ma se non c'è umiltà non c'è riunione.

8) Renzo: Oppure l'appropiarsi di un messaggio dello Spirito: per esempio io sento una spinta da parte dello Spirito a dovermi convertire in una cosa, il messaggio è reale, ma on lo prendo solo per me bensì lo generalizzo e lo proietto sugli altri: "Il S ha detto che dovete convertirvi"

9) Roberto: Lo Spirito di Dio dà anche dei segni tangibili che dovremo controllare meglio. Troppe volte diciamo agli altri: "io sento..."  ma anche in questo è valido il "non nominare il nome di Dio invano"

10) Stefano: Ancilla ha parlato anche del Cristo interiore. Lo Sp Santo non è andato via, non è stato sconfitto. Magari non agisce come potrebbe perché contrastato, ma la fiamma prosegue ed andrà a termine. Il punto è: "come si manifesterà?". L'opera deve iniziare da me. Prima in noi stessi. Se non trova unità in te stesso è inutile. Il tempo della semina c'è già stato, oggi è il tempo della raccolta. Oggi Dio non opera come ieri. Negli ultimi tempi Dio si fa conoscere. Oggi possiamo avere la "mente di Cristo". Come mai non agisce allora nella nostra vita? Perché la "mente di Dio" c'è ma è celata! La "valigia del passato" va buttata via; "Dio ha fatto cose nuove". Il "ritorno a cosa" è prossimo. Vedere il problema degli altri non risolve: il pastore ha i problemi di pastore se li risolve lui. Io contemplo il "Vero specchio" e sarò trasformato "di gloria in gloria". Si cerca l'unità con Dio, ma c'è già! Siamo noi non la vediamo.. sei stato ingannato e non la ricordi scoprirai che tra te e Dio on c'è divisione. (Esempio di una storia simbolica in cui una onda dell'oceano, dietro la tentazione dell'ingannatore, si guarda allo specchio, ma lo specchio è limitato, piccolo, vede se stessa e si contempla, ma si dimentica di essere parte dell'oceano)

11) Marco: Pensavo all'immaturità dell'uomo. Lo Sp Santo lavora ma gli esseri umani non vogliono crescere. Io nel mio servizio per il Signore mi sono trovato spesso con tossici che mi telefonavano e mi dicevano: "pronto? Sono un ragazzo di 35 anni... sono un ragazzo di 43 anni..." Sono un "ragazzo"? a quell'età? E quando cresciamo? E' lo spirito del mondo che seguiamo. Conosco una chiesa dove si sta impegnando un fratello uscito dalla mia comunità che è diventato molto in gamba assieme alla moglie; ebbene quando nelle riunioni di chiesa i responsabili prendono la parola dicono: "il profeta.... Tizio" "l'apostolo Caio...."  "IL pastore Tal dei tali..." e poi quando arrivano a lui dicono solo: "..ed il fratello ...." Lui non ha titoli. Purtroppo c'è sempre bisogno di stimoli che ci facciano sentire migliori degli altri. Invece le persone mature sono come Giovanni Battista: "Lui cresce, io diminuisco". Le persone mature hanno amore gli uni per gli altri, non vedono rivali negli altri, ma esseri preziosi. Invece quante volte diciamo "quello lì proprio non lo sopporto"? Io errori ne ho fatti tanti nella giovinezza spirituale, ma mi rendo conto del valore delle persone. La persona matura non crea problemi, ma li risolve. Lo Sp. si muove: "Io spanderò il mio Spirito su ogni carne..", allora cerchiamo di non essere bambini dicendo "è  mio!". Se non cresciamo è tutto inutile. In 1 Corinti 15 Gesù dopo aver fatto tutto rimette tutto nella mani del Padre; non trattiene per Sé. In Giacomo 1 si parla del "combattimento della fede"; questo è utile, fondamentale per la trasformazione santificazione, crescita, maturazione. Le divisioni tipo "Io son di Apollo, io di Cefa, io di Paolo..." sono solo immaturità.

12) Roberto: Condivido pienamente. I riferimenti biblici del passato ci servono a maturare. Il passato è maestro di vita, serve per ragionare e crescere. Il combattimento della fede è importantissimo per mettere davanti a Dio le tue immaturità e raggiungere la maturità.

13) Renzo: Da quanto avete detto finora si può sintetizzare forse questo: era necessario passare per delle prove individuali (e storiche come nello schema) affinché ne uscisse il popolo di Dio raffinato: "mi lascerò un rimanente, un popolo povero ed umile che ricercherà il Signore..." In pratica proseguire continuare per poter essere in quel rimanente.

14) Stefano: "Il creato aspetta la manifestazione dei figli di Dio". I figli di Dio che dormono si devono svegliare affinché si veda la differenza tra ciò "che è" e tra ciò che "non è". La manifestazione di risveglio è già in atto. Come diceva Ancilla si guarda troppo al dono e non al Donatore. Ma quando tutti i desideri saranno finiti (cosa farò, cosa mangerò, come risolverò...), allora potrò essere unito al Donatore, allora verranno i frutti. Essere più in profondità: più ascolti, più senti Cristo, più trovi sicurezze.... appoggi sulla Roccia Gesù ed il resto non ha più importanza. La nostra mente alla fine tace cosicché posso scendere e unirmi all'oceano infinito. La vita del cristiano non è un cambiamento piccolo ma molto importante; ricordo la frase: "sta in silenzio davanti al Signore ed aspetta..".

15) Ancilla: Vorrei leggere questi passi: "17 affinché il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché possiate conoscerlo pienamente; 18 egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, 19 e qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza. 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo" (Efes 1:17-20); "14 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, 15 dal quale ogni famiglia nei cieli e sulla terra prende nome, 16 affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, 17 e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell'amore, 18 siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità dell'amore di Cristo 19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, 21 a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen.(Efes 3:14-21)Vorrei anche ricordare il senso della croce come donazione, affinché fondati in questo amore possiamo "sopportare ogni cosa".

16) Marco: Vorrei chiudere con un fatto che mi capitò che può essere un esempio utile: ero un giovane pastore pieno d'entusiasmo e di zelo per il Signore e stavo per intraprendere un'attività impegnativa con i tossicodipendenti; avevo ottenuto uno stabile bellissimo ad un prezzo accessibile e subito vi entrai pensando a tutti i progetti che potevo realizzare. A metà di una rampa di scale, mentre salivo, vidi una figura di un uomo grosso che mi fece trasalire. Come era possibile? Già erano entrati i ladri? Guardai meglio e vidi che c'era uno specchio: l'uomo grosso ero io! Il Signore mi fece capire distintamente: -Vedi? Questo è il nemico che devi abbattere, te stesso, il tuo "io"-. Concludo con una frase che sia di incoraggiamento all'umiltà e alla fiducia in Dio, che può ogni cosa: "Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze" (2 Cor 10:4)

 

Indice studi e riflessioni  -  Indice Incontri Pic - Home

 

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE