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MOVIMENTI DELL’ANIMA 1 – Alla deriva

'Renderci conto di questo stato di allontanamento, di “deriva spirituale” è per noi il primo indispensabile passo per poi desiderare coscientemente un ritorno'.

Di Renzo Ronca (marzo 2001; 24-2-09) 2-12-17 - (raccolta completa "Movimenti dell'anima" in PDF: www.ilritorno.it/es/eshtml/dossier/MOVIMENTI ANIMA.pdf )
 

 

 

 

 

L’uomo è stato creato da Dio per la vita; e la vita eterna è nel pensiero del Creatore.

La morte è subentrata come conseguenza dell’allontanamento dalla presenza di Dio; di per sé non esiste, come non esisterebbe il peccato se fossimo in Dio.

La vita attuale dell’uomo sulla terra non raffigura uno stato di “vita” come nel progetto iniziale di Dio, ma indica piuttosto uno stato di “dispersione” in atto. Noi siamo stati dispersi; la nostra condizione sarebbe semplicemente quella di anime alla deriva, senza speranza, proiettate verso il niente, se Dio stesso non avesse pensato con infinito amore ad un piano per riunirci a Lui attraverso Gesù Cristo.

 

L’allontanamento da Dio avvenne in un momento preciso dell’eternità, provocando un disfacimento graduale e relativamente lento del nostro essere. L’uomo, pensato per l’eternità, ha cominciato a morire. In Genesi possiamo vedere come le esistenze di quei personaggi diminuiscano sempre più passando da 500 a 400, fino a 100 anni. E’ un modo di comunicarci che più ci si allontana da Dio e più diminuisce la vita, cioè più ci si avvicina alla morte.

 

Ma il disfacimento non è solo fisico, sono convinto che anche i nostri pensieri, nella corruzione in cui l’uomo vive, siano inquinati e dispersi come coriandoli al vento. L’uomo non ha più una memoria cosciente. Se togliessimo la Bibbia non sapremmo più la nostra identità. Le persone senza Dio si identificano con il proprio corpo e basta. Niente spirito o anima, solo il corpo, la carne ed i suoi istinti. Materialismo puro. Non ci sono gli altri in questo egocentrico squallido mondo costituito solo da noi stessi.

 

Pensate ad una barca che va alla deriva senza nessuno al timone...  Pensate ad un sistema solare simile al nostro: per una complessa legge gravitazionale vi sono dei pianeti che ruotano attorno al sole. Vi è un perfetto equilibrio di forze che permette la continuità del movimento senza che i pianeti precipitino nel sole o vengano catapultati nello spazio. Ecco, l’uomo invece di seguire la sua orbita equilibrata attorno a Dio è come un pianeta che ha deciso, sulla scia di una disordinata affascinante meteora, di allontanarsi dalla propria orbita per seguire un’altra luce e poi invece si ritrova solo senza più riferimenti. Senza la luce vera, senza il calore e la forza di Dio che lo avvolgeva, l’uomo si allontana sempre più in un vuoto dove può contemplare solo il disfacimento di se stesso.

La condizione dell’uomo senza Dio è terribile; provate ad immaginarvi sopra una pietra nello spazio, soli, in un buio sempre più profondo, dove non c’è un rumore, un segno di vita, mentre la vostra mente torna con la memoria ad un tempo in cui qualcuno vi amava… Quale angoscia, quale strazio deve aver provato Gesù nel Getsemani, vedendosi staccato dal Padre….

 

Renderci conto di questo stato di allontanamento, di “deriva spirituale” è per noi il primo indispensabile passo per poi desiderare coscientemente un ritorno.

 

Tutto questo ravvedimento, anche se sofferto, è un segno della grazia di Dio e dell’opera dello Spirito Santo.

 

 

successivi:

 

 MOVIMENTI DELL'ANIMA 2 - Nostalgia - Riunione

 MOVIMENTI DELL’ANIMA 3 - conflitto e ritrovamento di sé nelle consolazioni di Dio

 

 

 

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