Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

IMMORALITA’ DEL CORPO E DELLA MENTE

IL CORPO NON CI APPARTIENE - L’INIZIO DEL PECCATO E’ MENTALE - VIGILANZA CIOE' VALUTAZIONE E SCELTA

di Renzo Ronca -  [8-12-13-h.9,45] - aggiornamento 10-6-14-h.17,30 - (Livello 3 su 5)

 

 

 

 

IL CORPO NON CI APPARTIENE

Fuggite l'immoralità! Qualsiasi altro peccato che l'uomo commette resta esterno al suo corpo; ma, chi si dà all'immoralità pecca contro se stesso.  O avete dimenticato che voi stessi siete il tempio dello Spirito Santo? Dio ve lo ha dato, ed egli è in voi. Voi quindi non appartenete più a voi stessi.  Perché Dio vi ha fatti suoi, riscattandovi a caro prezzo. Rendete quindi gloria a Dio col vostro stesso corpo. (1 Cor 6:18-20 TILC)

L’immoralità si intende qui come peccati commessi con il nostro corpo (fornicazione). Abbiamo detto “nostro” ma il cristiano dovrebbe rendersi conto che il corpo è di Dio che l’ha creato. Inoltre dopo la testimonianza della nostra fede che abbiamo fatto (battesimo) il Signore ha purificato il nostro corpo e vi abita come in un tempio. Quando noi compiamo dei fatti immorali non è più una cosa privata che riguarda solo noi, ma è come se esponessimo il Signore a questi fatti. Per questo noi credenti che siamo uniti al Signore dobbiamo stare più attenti degli altri.

L’INIZIO DEL PECCATO E’ MENTALE

Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. (Matteo 5:28)

L’immoralità non è mai solo fisica, ma quasi sempre è prima mentale e poi fisica. Questo insegnamento di Gesù è molto profondo. Egli non si riferisce agli sguardi fugaci che possono capitare a chiunque e che vengono subito corretti dalla nostra vigilanza, ma a quelli consapevoli, insistenti, in cui la volontà nostra suscita nella mente pensieri impuri e li elabora in mille forme. La repressione solo fisica in questo caso, mantenendo l’atteggiamento mentale del desiderio impuro, creerebbe una spaccatura nel nostro modo di essere  che prima o ci darà disordini, nostro malgrado. Infatti in questi casi pure se evitiamo di far conoscere i nostri desideri immorali al prossimo, ci apriamo a forze molto potenti che troveranno  uno scarico fisico spesso violento. Si parla a volte di “raptus” incontrollabili di vario genere; e forse in certi momenti possono travolgerci davvero.

VIGILANZA: VALUTAZIONE E SCELTA

La vigilanza cristiana non è solo una repressione di un desiderio nascosto, ma un’azione di valutazione e scelta a monte di una tentazione. La coscienza sceglie i pensieri e i desideri in quella che potremo chiamare ”prevenzione”.

Pensate ad un fiore in un vaso, appena spunta una piantina estranea la possiamo togliere facilmente, così non darà fastidio alla nostra pianta che avrà sempre il terreno fertile per crescere. Se invece la lasciamo crescere –senza alcuna azione preventiva- allora la pianta estranea assorbirà sempre più nutrimento dalla terra e diverrà grande e forte. Alla fine soffocherà la nostra piantina originaria.

Da oggi allora cerchiamo di essere più consapevoli dei nostri pensieri e dei nostri desideri; controlliamoli eliminando subito, al nascere, quelli che sono immorali.

Un modo per farlo, visto che il desiderio nasce dopo che abbiamo soffermato la vista su qualcosa che vorremmo possedere, è quello di spostare al più presto lo sguardo. Può sembrare banale ma è decisivo. Sforziamoci, soffermiamo lo sguardo il più possibile su cose buone, gradevoli, calme, edificanti, riposanti.  All’inizio ci vorrà la forza ripetuta di una buona dose di volontà, ma dopo sarà normale e piacevole; e tutta la nostra anima, spirito e corpo, ne beneficerà.

 

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