Bollettino libero cristiano evangelico  della "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

RIFLESSIONI SUL PROFETA ABDIA IN RIFERIMENTO AI NS GIORNI

 

 di Renzo Ronca - 28-4-13-h.11 (Livello  1 su 5)

 

 

 

 

 

Il libro di Abdia (nome che significa “Adoratore di YHWH”) è il più piccolo del V.T. infatti ha solo 21 versetti. E’ una sintesi forte ed importante di tutto il messaggio dei profeti. Il filo conduttore infatti negli scritti profetici è sempre svolto su un duplice tema: il giudizio di Dio contro i nemici che opprimevano Israele e la grazia per il Suo popolo.

 

“Edom rappresenta il continuo nemico di Israele. Nell’A.T. il giudizio contro Edom è formulato più spesso che contro ogni altra nazione.” (1)

 

Il nostro nemico non è svanito, “Edom” in un certo senso perdura anche oggi.

 

“Questo piccolo libro parla  del pericolo del grande peccato dell’orgoglio e dell’arroganza, cioè il sentimento di superiorità che spesso deriva dall’avere il sopravvento sugli altri”. (1)

 

Quanti orgogliosi oggi hanno in mano il potere, aumentano la loro potenza e si fanno beffe della giustizia? Quanti di noi vivono nel mondo una vita di oppressione e miseria?

 

“Di fronte al benessere di Edom molti si saranno chiesti ‘come mai il malvagio prospera?’ (Sl 73:3)” (1)

 

E’ questa una domanda frequente anche ai nostri giorni. Vedere come prosperano i truffatori, i corrotti, i perfidi, gli arroganti, ci mortifica, ci rende tristi. Forse qualcuno disperato alza il suo grido verso Dio chiedendo:

Fino a quando avrò l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzerà il nemico su di me? (Salmi 13:2)

 

Abdia, parlando della giustizia di Dio anticipa in un certo senso il NT quando questo punto sarà ripreso più volte:

 

“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà” (Gal 6:7).

 

 “Noi infatti conosciamo colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta, io darò la retribuzione», dice il Signore. E altrove: «Il Signore giudicherà il suo popolo». È cosa spaventevole cadere nelle mani del Dio vivente. (Ebrei 10:30-31)

 

 

Ecco allora l’attualità di Abdia ai nostri giorni: la giustizia di Dio non è come la parola dell’uomo che oggi la pronuncia e domani la cambia. Dio “non muta” (Mal 3:6) non cambia idea al cambiare del tempo; le Sue promesse si realizzano sempre perché non sono solo parole, ma sono veicoli di Vita.

 

E allora, vedendo come si ingrassano e come ridono alcuni rappresentanti di un potere corrotto e maligno, non ci disperiamo. Non è lontana la giustizia di Dio ed avverrà proprio come dice il profeta:

 

Allora dei liberatori saliranno sul monte Sion per giudicare il monte di Esaù, e il regno sarà dell'Eterno. (Abdia 21)

 

Anche se il versetto di Abdia è riferito al millennio, la liberazione di Dio è sempre all’opera e presto il Signore stesso, dopo aver liberato quelli che hanno avuto fiducia in Lui, verrà a rapirci da questa babele.

A quel punto i corrotti e corruttori dove scapperanno?

 

 

 

 

 

 

(1)Tratto da commento su Abdia di W.L.Backer in “Investigare le Scritture”

 

 

 

 

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