Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

LE VARIE FASI DEL CAMMINO VERSO DIO - IL VIAGGIO NEL DESERTO

Partire da lontano – perché Abramo si e gli altri no? – Perché la liberazione dall’Egitto durò 40 anni nel deserto?

di Renzo Ronca - 22-4-12

 

 

Per capire bene il percorso del santuario, come vedrete, occorre partire da lontano, perché la vita dell’uomo che vuole ritrovare Dio è sempre un cammino lungo. La caratteristica di ogni cammino è la consapevolezza. Dio infatti vuole creature pensanti, consapevoli di cosa sono, di dove sono e di Lui che le ama. Meno consapevoli saremo e più sarà lungo il nostro cammino.

 

ORIGINI - ALLONTANAMENTO

Dopo che entrò il peccato nell’uomo tramite l’inganno di Lucifero, l’ambiente che lo ospitava, pervaso della santità dell’Eterno, non poteva più accoglierlo.

La presenza, l’essenza  di Dio è tale che il peccato (cioè tutto quello che Gli è estraneo, contrario) non potrebbe sussistere davanti a Lui senza essere distrutto.

 

QUARANTENA

Fu necessaria dunque una specie di “quarantena” per l’uomo, un allontanamento fisico indispensabile perché si era “inquinato”. Il suo inquinamento (cioè l’apertura al peccato inteso come assenza di Dio-Vita, cioè come morte) avrebbe messo a rischio sia la sua vita di essere umano ed allo stesso tempo la vita di quelli che restavano in quell’ambiente “pulito”, cioè che avevano scelto di non contaminarsi col peccato (cioè il dubbio su Dio).

 

PASSAGGI DI RITORNO GRADUALI

Il santuario è la presenza di Dio anche in questa terra. Una presenza reale, salvifica, ma raggiungibile solo attraverso alcuni passaggi graduali, come dei “filtraggi” che dividano la parte più “pesante” (carnale, peccatrice) e l’abbandonino fino a raggiungere una parte “leggera” di santità, purezza spirituale, sufficiente a “sopportare” la gloria (potenza) di Dio senza esserne distrutti. Tuttavia questo non fu capito dall’uomo.

 

IL VIAGGIO DI ABRAMO -   Non ci è dato sapere con certezza perché Abramo si ed altri no. L’uomo comunque ha ed aveva una memoria di Dio.

Tale memoria era ancora più viva quando fu allontanato dall’Eden.

Nel moltiplicarsi e popolare la terra questo ricordo si è affievolito, ma è sempre esistente in modo più o meno consapevole. (1)

E’ probabile che qualche gruppo sia rimasto fedele a Dio nonostante tutto e che vagando sulla Terra non si sia disperso nel ricordo e nelle azioni. Abramo personificò questo voler seguire l’Eterno fidandosi solo di Lui.

 

La prima divisione tra gli esseri umani dunque sta tra chi ha intenzione di seguire Dio e chi non ne ha alcuna intenzione. Ritengo che ognuno di noi abbia in sé qs memoria che si affaccia alla coscienza e che desidera una risposta. Il voler seguire, conoscere ed essere parte di qs Dio e il non volerlo fare, costituisce la prima grande cernita delle anime nel mondo. In piena libertà. Chi desidera seguirlo si trova a partire un po’ alla cieca, come fece Abramo, senza sapere con esattezza dove sarà portato. Un cammino per fede, un lasciare le certezze mondane per l’incerto.

 

Il percorso di Abramo da Ur fino a Canaan fu molto lungo. Ci viene il dubbio che forse avrebbe potuto far prima. Ma un motivo ci sarà stato al perché di questo percorso e non di un altro, come vedremo tra poco. (vedi fig.4)

 

 

Fig.4

(da fisicamente.net)

 

 

 

 

 

 

 

IL VIAGGIO DI ISRAELE NEL DESERTO

Se Abramo fece un viaggio lungo per arrivare nella zona di Canaan, la lunghezza diventa molto evidente e addirittura contraddittoria nel viaggio di Israele nel deserto (fig.5).

 

 

 

Fig.5

( da scriptures.lds.org/it/biblemaps/map2.jpg)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La strada dell'esodo in teoria non sarebbe stata molto lunga: “occorrono circa 10 giorni  a piedi dall’Egitto alla terra promessa; ma Israele ci mise 40 anni” (2) come mai allora l’Eterno che guidava Israele con una colonna di fuoco fece questo lungo giro? L'intenzione di Dio era quella di provare la loro fede, renderla pura, rafforzarla. Invece quale era il motivo motivo per cui molti giudei Lo seguivano? Cosa desideravano veramente? Avevano capito che l’importante era l’Eterno, Essere vivo ancora con loro che on li aveva abbandonati, oppure lo seguivano solo per il soddisfacimento dei loro desideri che potevano avere tramite Lui? “Dio desiderava avere un vero rapporto con loro. Desiderava che Lo conoscessero personalmente, che Lo amassero con un amore sincero, fondato non sulle Sue benedizioni, ma su una conoscenza personale del Suo carattere.” (2)

 

Purtroppo anche oggi molti di noi noi lo seguono solo per i propri desideri non per i Suoi: se ci esaudisce in ciò che chiediamo allora va tutto bene ed abbiamo fede; se non fa ciò che desideriamo allora Lo mettiamo in dubbio, ci ribelliamo. Eppure la ribellione fu la causa proprio del lungo viaggio perché una generazione intera morì nel deserto.

 

Il raggiungimento della "terra promessa" non era il raggiungimento dei desideri umani, ma l’obiettivo vero era la comunione con Dio, da cui, poi, sarebbero derivate tutte le benedizioni. Le benedizioni dovevano essere conseguenti alla comunione tra anima e Dio, non potevano essere il motivo primario del viaggio. Il credente deve sforzarsi di capirlo bene.

 

CONSIDERAZIONI PER TUTTI QUELLI CHE SI AVVICINANO AL CAMMINO CRISTIANO

Allora prima di entrare virtualmente nel Santuario, alla ricerca di Dio, chiediamoci perché lo stiamo facendo. Cerchiamo davvero Lui? O ci sono altri motivi?

 

In fondo, basterebbe solo credere in Cristo: Sappiamo che questo ci procura salvezza e pace con il Padre. Che altro ci serve? Non potremmo subito conoscere il paradiso? Entrare nella nostra terra promessa? Perché continua tutto? La vita a volte è molto lunga e noi vi siamo morbosamente attaccati. Ma il fine del credente non è l'attaccamento a questa vita terrena. Noi siamo davvero staccati dalla mondanità, dalla carnalità? Diciamo di voler seguire  il cammino cristiano, ma è vero? Diventiamo davvero più spirituali?

 

Questi interrogativi cominceranno a  responsabilizzarci, a rendere fluida e libera la nostra mente. Anche se non riusciremo immediatamente a darci delle risposte complete, è bene rifletterci.

 

(continua)

 

Nella nostra documentazione di scritti ed immagini sulla rete ci siamo avvalsi di parecchie fonti riportate nella bibliografia finale  del nostro studio, all'ultima pagina. Tuttavia se qualche immagine è stata presa rapidamente senza riferimenti ce ne scusiamo e se ci fosse qlc copyright che ci è sfuggito, basta una comunicazione e la togliamo subito.

 

 

 

 

Pag precedente Pag successiva -   Indice studi biblici  -  Home

 

 

 NOTE

(1) Per uno studio approfondito su come avviene lo sviluppo di questa memoria nella nuova nascita puoi vedere il nostro: LA MERAVIGLIOSA NUOVA NASCITA NELLA SPIRITUALITA’ CRISTIANA

(2) tratto da http://fedepentecostale.xoom.it/virgiliowizard/sites/default/files/sp_wizard//usr/Verso%20il%20Trono-cap.%201.htm

 

Questo sito ed ogni altra sua manifestazione non rappresentano una testata giornalistica - vedi AVVERTENZE