Bollettino libero cristiano evangelico  dell'Associazione ONLUS  "Piccola Iniziativa Cristiana" a cui tutti possono partecipare utile per la riflessione e lo studio biblico

 

GIUDA E LE CHIESE

di Renzo Ronca - 23-11-11

 

 

Una parte delle chiese cristiane assomiglia sempre più a Giuda Iscariota: non capisce il Cristo, Lo segue per opportunismo,  cerca il potere, ruba il denaro.

Quanto amo il Signore Gesù che, fondando la Chiesa vera, mai si occupò di politica, dell’accumulo di denaro e del potere! Egli pose un muro invalicabile tra le amministrazioni dell’uomo e le cose della fede;[1] 

ci mise in guardia contro la ricchezza[2]

che finisce sempre per condizionarci, soffocare la nostra natura spirituale e alla fine come un idolo-padrone, renderci schiavi.[3]

Non combatté fisicamente con le armi nella ricerca della libertà (come invece facevano gli Zeloti), ma riconobbe le ingiustizie e le ipocrisie nella chiesa del tempo;[4]

inoltre criticò apertamente i regnanti, opponendo alla loro tirannia una nuova modalità fraterna, rivoluzionaria per quel tempo.[5]

Giuda Iscariota probabilmente era uno zelota[6]

e si aspettava che Gesù riscattasse il popolo dal dominio romano attraverso una insurrezione patriottica popolare. Seguì Gesù ma non capì mai la Sua divina natura, cosa che invece Pietro (probabilmente anche lui zelota) intuì.[7]

 Giuda non si convertì veramente ma rimase un ladro.[8]

La sua natura inconvertita dunque, che si manifestava nella ricerca del potere umano e nel desiderio del denaro, lo portò a tradire il suo Signore.

Molto si è parlato di Giuda. C’è addirittura un filone moderno, insinuatosi nel cristianesimo superficiale mediatico, che tenta di far apparire Giuda come necessario a Gesù, quasi eroico. Non diamo retta a queste sciocchezze: seppure in buona fede, Giuda non accettò mai Gesù come il Cristo. Questo gli fu fatale alla fine quando preso dal suo senso di colpa, non avendo conosciuto veramente né Gesù né il Suo perdono, continuò a non confidare in Lui e si uccise impiccandosi.

Prima o poi quasi tutti noi credenti ci siamo chiesti: –ma se Gesù sapeva che Giuda l’avrebbe tradito, perché lo ha tenuto con sé?- Io penso che in questo ci sia un grande e doloroso insegnamento sia a livello della nostra persona, sia a livello profetico per la Chiesa.

Come meditazione per le nostre singole persone perché in tutti noi è potenzialmente presente una parte pronta a tradire. Giuda Iscariota era il dodicesimo apostolo che fu poi sostituito da Mattia.[9]

La dodicesima parte di noi, se così si può dire, è potenzialmente un Giuda. Probabilmente ci accompagnerà per un bel pezzo di strada nella conversione fino a quando, rivelandosi in noi il Cristo, sarà completamente sostituita nella nostra “nuova nascita” per mezzo del battesimo dello Spirito Santo.

Come insegnamento profetico perché Giuda è rappresentativo di quella chiesa che segue Gesù ma senza crederGli veramente. La chiesa corrotta, ipocrita, amante del potere e del denaro che tradisce il Signore e che da sola si sta già passando al corda al collo; infatti non ci sarà posto per lei nella resurrezione.

Non assistiamo passivamente al crescere di questo degrado scandaloso in chi usa impropriamente il nome di Dio, ma osserviamo, vigiliamo attentamente,  staccandoci subito da quella parte di chiesa dell'uomo che tradisce Gesù.

 

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[1]

Matteo 22:15 Allora i farisei si ritirarono e tennero consiglio per vedere di coglierlo in fallo nelle sue parole. 16 E gli mandarono i loro discepoli con gli erodiani a dirgli: «Maestro, noi sappiamo che sei sincero e insegni la via di Dio secondo verità, e non hai riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone. 17 Dicci dunque: Che te ne pare? È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» 18 Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, disse: «Perché mi tentate, ipocriti? 19 Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli porsero un denaro. 20 Ed egli domandò loro: «Di chi è questa effigie e questa iscrizione?» 21 Gli risposero: «Di Cesare». E Gesù disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio». 22 Ed essi, udito ciò, si stupirono e, lasciatolo, se ne andarono.

[2]

Matteo 19:21 Gesù gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va', vendi ciò che hai e dàllo ai poveri, e avrai un tesoro nei cieli; poi, vieni e seguimi». 22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne andò rattristato, perché aveva molti beni. 23 E Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. 24 E ripeto: è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».

[3]

Matteo 6:24 Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l'uno e amerà l'altro, o avrà riguardo per l'uno e disprezzo per l'altro. Voi non potete servire Dio e Mammona.

[4]

Matteo 23: 1 Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, 2 dicendo: «Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. 3 Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. 4 Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. 5 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; 6 amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, 7 i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!" 8 Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. 10 Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; 11 ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. 12 Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato.
13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. 14 [Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna.] 15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non importa; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato. 17 Stolti e ciechi! Che cosa è più grande: l'oro o il tempio che santifica l'oro? 18 E se uno, voi dite, giura per l'altare, non importa; ma se giura per l'offerta che c'è sopra, resta obbligato. 19 Ciechi! Che cosa è più grande: l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? 20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto quello che c'è sopra; 21 e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che lo abita; 22 e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra. 23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pagate la decima della menta, dell'aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge: il giudizio, la misericordia, e la fede. Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello.25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché pulite l'esterno del bicchiere e del piatto, mentre dentro sono pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere e del piatto, affinché anche l'esterno diventi pulito.27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaiono belli di fuori, ma dentro sono pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. 28 Così anche voi, di fuori sembrate giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquità. 29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché costruite i sepolcri ai profeti e adornate le tombe dei giusti 30 e dite: "Se fossimo vissuti ai tempi dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti!" 31 In tal modo voi testimoniate contro voi stessi, di essere figli di coloro che uccisero i profeti. 32 E colmate pure la misura dei vostri padri! 33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? 34 Perciò ecco, io vi mando dei profeti, dei saggi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, 35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l'altare. 36 Io vi dico in verità che tutto ciò ricadrà su questa generazione.

[5]

Marco 10:42-45 “Ma Gesù, chiamatili a sé, disse loro: «Voi sapete che quelli che sono reputati prìncipi delle nazioni le signoreggiano e che i loro grandi le sottomettono al loro dominio.  Ma non è così tra di voi; anzi, chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore;  e chiunque, tra di voi, vorrà essere primo sarà servo di tutti.  Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti»”

[6]

Zeloti: erano un gruppo ristretto, ma compatto ed accanito, con tre tesi fondamentali: a) rinnovamento radicale della società e del culto; b) insurrezione armata contro i romani; c) instaurare un nuovo Regno di Dio. Tendevano all'azione di forza, anche terroristica (i "Sicari"). Il programma di Cristo collimava idealmente con quello zelota. Nel suo gruppo almeno uno, Simone, era sicuramente zelota (forse anche Pietro e Giuda Iscariota). Non ha mai attaccato gli zeloti, però li critica nella sua predicazione ("amate i vostri nemici") e nel rifiuto alla grande tentazione del potere politico (tentazione nel deserto e la folla che lo vuole far re).[da www.finesettimana.org/pmwiki/index.php?n=Db.Sintesi?num=224 ]

[7]

Matteo 16:13 Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell'uomo?» 14 Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». 15 Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» 16 Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». 17 Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli.

[8]

Giovanni 12:4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» 6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e, tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro.

[9]

Atti 1:23 Essi ne presentarono due: Giuseppe, detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. 24 Poi in preghiera dissero: «Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, indicaci quale di questi due hai scelto 25 per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo». 26 Tirarono quindi a sorte, e la sorte cadde su Mattia, che fu incluso tra gli undici apostoli.

 

 

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